domenica 12 febbraio 2012

Rischio soppressione uffici giudiziari in Chivasso.

Al Direttore de “Voce del Canavese” (successivamente pubblicata)

OGGETTO: soppressione uffici giudiziari in Chivasso.

Egregio direttore,

il non costruttivo clima di rapporto tra maggioranza ed opposizione instauratosi a Chivasso sin dal momento della nascita dell’attuale giunta guidata da Gianni De Mori ha fatto passare in secondo piano un evento che – se confermato – non avrà per i cittadini chivassesi e dei comuni vicini una ricaduta decisamente negativa.

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo schema di decreto attuativo per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie degli Uffici dei Giudici di Pace.

Niente di definitivo, certamente, ma l’allegato allo schema, prevede la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Chivasso ed il suo accorpamento a Torino.

Il che, con la prossima – e a quanto pare inevitabile – soppressione della Sezione Staccata di Chivasso del Tribunale di Torino, porterebbe (uso il condizionale perchè in situazioni del genere la speranza DEVE essere l’ultima a morire,accompagnata da fatti concreti) ad una totale desertificazione di Chivasso da parte della giustizia.

A prescindere da quale sarà il futuro dell’amministrazione De Mori/Castello e dalla difficoltà che può avere avuto in questi mesi, su questa problematica la stessa è stata assolutamente assente.

E non poteva essere altrimenti, vista la risposta che, nel dibattito pre – elettorale tra i candidati sindaco l’allora candidato De Mori diede alla sua domanda riguardo al destino della Sezione Staccata: l’impressione che ne ebbi, seduto tra il pubblico senza diritto di parola perché non candidato sindaco, fu al di là di una debole affermazione che si sarebbe fatto il possibile, di una rinuncia a combattere a priori, perché tutto sembrava già scritto.
Sinceramente mi pare poco, perchè anche una semplice diminuzione degli uffici giudiziari di una Città come Chivasso non può essere vista che come una disgrazia, caduta sul capo di tutti i cittadini e non soltanto delle categorie professionali direttamente coinvolte, come avvocati e dottori commercialisti. E questo il sindaco, che è un avvocato, non poteva non saperlo.

Passo ora ad argomentare nel dettaglio quanto ho detto:

Innanzitutto la Sezione Staccata del Tribunale e l’Ufficio del Giudice di Pace di Chivasso non riguardano soltanto la città di Chivasso ma diversi altri centri che sono in relazione territoriale con Chivasso. Il venir meno degli uffici giudiziari sarebbe un impoverimento nel rapporto tra Città e territorio e il ruolo della Città ne uscirebbe sicuramente ridimensionato, essendoseli fatta scappare di mano senza lottare.

L’accorpamento degli uffici a Torino comporterebbe inevitabilmente maggiori costi e ricadute negative, innanzitutto per cittadini che vedrebbero dilatarsi ulteriormente i tempi di giustizia, sia per il contenzioso attualmente (ed in futuro) riguardante la competenza della Sezione Staccata che quello del Giudice di Pace. Non va dimenticato, poi, che il carico dei procedimenti, andrebbe ad aggiungersi a quello di uffici giudiziari di una Città metropolitana, che è infinitamente maggiore di quelli di dimensioni medio – piccole, quali sono i centri interessati dalla competenza territoriale di Chivasso.

Riguardo ai disagi ed all’allungamento dei termini, faccio solo due piccoli esempi pratici: per depositare un ricorso contro una sanzione amministrativa (divieto di sosta, autovelox, guida senza cincture) o per controllare la data dell’udienza, al cittadino chivassese (o degli altri Comuni) non sarà più sufficiente recarsi nella cancelleria civile in Città, ma dovrà sobbarcarsi una trasferta a Torino, con la perdita di mezza giornata. E poi ancora, se gli atti oggi vengono notificati alle controparti dagli ufficiali giudiziari di stanza a Chivasso, domani lo saranno da quelli di stanza in Torino. Con tutto ciò che, in termini di appesantimento ciò comporterà.

Senza contare che una volta soppresso l’ufficio molto, molto, molto difficilmente con i chiari di luna che ci sono, verrà ripristinato. Magari ciò avverrà in un romanzo di fantascienza. Pertanto fino a che esiste un ufficio è dovere di una città lottare per mantenerlo, se esso serve davvero ai cittadini.

E l’amministrazione della giustizia è un qualcosa che serve e tocca direttamente TUTTI i cittadini.

Movimento Progetto Piemonte – MPP a Chivasso, presente con lista Progetto Chivasso – MPP che ha candidato Nicola Bruzzese, alle ultime elezioni cominali non ha avuto la possibilità di essere rappresentato in Consiglio Comunale. Poco male, crediamo nella democrazia diretta e il responso dei cittadini è sacro. Ma è altrettanto doveroso essere presenti sui problemi e nella vita di una comunità anche se si è fuori dalla macchina comunale.

Pertanto, perché si ritiene il problema serio e trasversale, anticipo sin d’ora che MPP sta valutando una azione di democrazia diretta per cercare di sensibilizzare l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale a muoversi nella giusta direzione per non perdere un treno rappresentato, per gli uffici del Giudice di Pace, da quanto previsto dallo schema di decreto che,all’articolo 3 prevede che entro sessanta giorni dalla pubblicazione dell’elenco degli uffici per i quali è prevista la soppressione, sul bollettino ufficiale e sul sito internet del Ministero della Giustizia, “gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace, con competenza sui rispettivi territori, di cui è proposta la soppressione, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi”. Si tratta di un onere, indubbiamente, ma almeno da valutare nell’interesse delle comunità interessate dalla competenza territoriale del Magistrato.

Per questo ci appelliamo, agli ordini professionali, alle associazioni di categoria, alle organizzazioni sindacali, al mondo dell’associazionismo, ai singoli cittadini per trovare un tavolo di confronto e concertare a breve azioni coordinate di democrazia diretta (come petizioni, interpelli, la proposta di una delibera di iniziativa popolare come previsto dallo Statuto del Comune di Chivasso) per evitare che la Città ed il territorio di impoveriscano ulteriormente.

Questa sarebbe, come ho detto, una disgrazia.

Come Movimento Progetto Piemonte noi ci crediamo e su questo iniziativa siamo pronto, da subito, a misurarci ed a lavorare insieme a tutti coloro che lo vorranno portare avanti.

Cordialmente

Casale Monferrato/Chivasso, 22 gennaio 2012

IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Massimo Iaretti
Tel. 349/8773769

1 commento:

  1. complimenti...io invece lavoro in un ufficio gdp di nizza monferrato provincia di Asti, che viene chiuso e destinato ad Acqui Terme. ma se il Tribunale minore di Acqui poi viene chiuso l'incertezza è: si va ad Alessandria, sede di Provincia per Acqui o come si dice viene accorpato il tutto ad Asti? tiziana

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