martedì 23 marzo 2010

Programma in punti del candidato sindaco Giovanni Cornalea - lista civica progetto carrega - MPP.

Programma in punti del candidato sindaco Giovanni Cornalea - lista civica progetto carrega - MPP.

Le priorità sono: agricoltura (piena attuazione legge orientamento del 2001 con interventi finalizzati a sviluppo piccola impresa agricola), valorizzazione delle bellezze storiche, artistiche ed architettoniche del luogo, difesa del suolo ed assetto idrogeologico, esaltazione del ruolo di confine tra Piemonte e Liguria e del rapporto storico con l'antico marchesato di Torriglia. Politiche sociali finalizzate a far si che il paese possa essere vissuto nei 12 mesi, con contatti più frequenti (anche a mezzo di corsie "dedicate") con Cabella e, se del caso, con la Bassa Valle Borbera, cercare di favorire in loco l'occupazione con attività a basso impatto ambientale.

DICHIARAZIONE DI MASSIMO IARETTI, PORTAVOCE DELLA LISTA E PRESIDENTE DELL'MPP: "L'idea del sindaco uscente, Guido Gozzano, è senz'altro intelligente e va perseguita e, possbibilmente integrata e sviluppata, magari accordandosi con aziende di prefabbricati di qualità, in modo che si integrino bene nella suggestiva cornice naturalistica. Il Comune dovrebbe fornire l'assisteNza tecnica e burocratica, nei limiti delle sue possibilità".

lunedì 15 marzo 2010

Carrega Ligure, tre liste per ottanta abitanti

Carrega, tre liste per ottanta abitanti
Scritto da Il Secolo XIX di Genova e riportato su http://www.altavaltrebbia.net
Carrega Ligure. Tre liste per 80 votanti. In pratica, un candidato sindaco ogni ventisei potenziali elettori. È, ancora una volta, il "caso Carrega" a destare curiosità. Il paese, arrampicato sull'appennino piemontese nell'alta Val Borbera, diviso su 11 frazioni, aveva conosciuto cinque anni di commissariamento poiché l'unica lista che si era presentata al giudizio degli elettori, dieci anni fa, non aveva raggiunto il quorum. Agli ottanta aventi diritto per lo più persone anziane, se ne devono aggiungere altri 156 iscritti all'Aire, cittadini residenti all'estero. Si tratta in prevalenza di discendenti di emigrati in America che raramente tornano in Piemonte e, soprattutto, non tornano per votare. Così non si era raggiunto il quorum richiesto della metà più uno degli aventi diritto e a guidare il paese era stato un commissario prefettizio. Cinque anni fa si erano presentate due liste, tanto per scongiurare altri cinque anni di commissariamento. Guido Gozzano, un ingegnere informatico che vive abitualmente a Genova, ma che torna spesso nel paese di origine, era riuscito ad essere eletto. Ora si ripresenta a capo di una lista "Unione democratica". In paese si è faticato a costituire anche la seconda lista, "Alleanza democratica", guidata da Giovanni Chiesa, per non inciampare ancora nel rischio del mancato quorum. A sorpresa, però, di lista se ne è presentata un'altra che sarà guidata da Giovanni Cornalea: "Lista civica Progetto Piemonte - Mpp". Il candidato è un finanziere in pensione di Rosignano. «Siamo un movimento regionalista, non separatista e neppure federalista - spiega il portavoce Massimo Iaretti - che ha come obiettivo l'autonomia del Piemonte, la tutela della montagna, del territorio e dell'agricoltura. Ecco perchè partiamo da Carrega».

Il "terzo incomodo", inutile negarlo, ha lasciato sorpresi un po' tutti a Carrega, a partire dal sindaco che punta ad una rielezione facile e probabile, anche perchè ha già ottenuto il voto di non belligeranza della lista concorrente ma parente "Alleanza democratica".

«In realtà la nostra lista non è "contro" quella del sindaco uscente Guido Gozzano, con il quale mi lega anche un rapporto di amicizia. Se non fossero nate due liste, si rischiava il commissariamento. Più che un politico io mi sento pertanto un volontario - dice il candidato Giovanni Chiesa di "Alleanza Democratica" - è evidente che la collaborazione tra le due liste sarà massima. La terza? E' stata una sorpresa per tutti, ma ben venga il confronto». Pochi i punti del programma di Gozzano (e di Chiesa): la sopravvivenza di un piccolo comune che si trova alle prese con bilanci risicati, uno spopolamento da record (alcune delle frazioni sono già disabitate dagli anni Settanta) e una rete stradale da tenere efficiente e che si mangia gran parte degli stanziamenti. C'è poi il progetto delle "Case a un euro", lanciato lo scorso anno dal sindaco e che ha fatto il giro d'Italia. Per il momento il progetto è in una fase di studio: sono state censite le case disabitate che potrebbero essere cedute alla cifra simbolica, dietro l'impegno di ristrutturarle. Si tratta ora di prendere contatti con i legittimi proprietari, molti dei quali introvabili perchè emigrati da tempo, e concordare una forma di cessione. È stata coinvolta anche l'Università di Genova, facoltà di architettura. Secondo Gozzano, quelle delle case ad un euro, è una «idea da perseguire e portare avanti». Secondo l'avversario di Progetto Piemonte è,invece da stoppare per perseguire una «politica abitativa più realistica».
Irene Navaro
Articolo tratto da Il Secolo XIX del 04/03/2010

domenica 14 marzo 2010

Dichiarazione del Candidato Sindaco Piermassimo Guarnero (Lista Civica Progetto Parella - MPP) per le elezioni amministrative comunali a Parella

Dichiarazione del Candidato Sindaco Piermassimo Guarnero (Lista Civica Progetto Parella - MPP) per le elezioni amministrative comunali a Parella sul programma.

Il nostro programma non presenta punti particolarmente eclatanti perchè riteniamo si debba smettere di parlare per proclami (come male insegna la politica nazionale da qualunque parta e a tutti i livelli) ma per fatti concludenti. La nostra lista è composta da elementi che provengono da altre zone del Piemonte ma se l'elettorato dovesse darle l'opportunità di governare Parella per il prossimo quinquennio un assessorato verrà assegnato, come esterno, ad un cittadino di Parella. I punti cardine della nostra proposta amministrativa sono quello di inserire ancora di più Parella nel sistema Canavesano ed Eporediese, la tutela del territorio (con il potenziamento della politiche di protezione civile sia sotto l'aspetto strutturale che dell'informazione e della formazione alla popolazione), la valorizzazione degli aspetti culturali e delle bellezze ambientali ed artistiche presenti nell'ambito comunale, di concerto con il già importante tessuto associativo esistente, in modo che esse possano essere un volano per l'economia turistica ed avere un ritorno per l'intera comunità. Il tutto, poi, dovrà essere mediato attraverso forme di consultazione e di coinvolgimento attivo della popolazione. Se, invece, i cittadini di Parella ci assegneranno il ruolo di opposizione, accettato il ruolo come si conviene in una competizione democratica, lo rivestiremo per tutto il quinquennio con serietà facendo proposte costruttive per il bene di Parella e dei suoi abitanti.
Pier Massimo Guarnero

sabato 13 marzo 2010

Difendiamo e diffondiamo la lingua piemontese


Sto notando con piacere che lentamente ma progressivamente nel Monferrato di area casalese si stanno diffondendo corsi di lingua piemontese (anche nel borgo nel quale abito da alcuni anni, Ozzano Monferrato grazie ad una lodevole, giovane e dinamica assessore alla cultura, Laura Beccaria), richieste dalle nostre amministrazioni locali all'associazione Gioventura Piemontèisa di Torino (con il contributo finanziario della Regione Piemonte), che è specializzata da una ventina di anni su queste tematiche e cerca di conservare e divulgare oltre alla lingua anche la cultura, tradizioni, civiltà piemontese, ecc., che se non provvediamo a coinvolgere le giovani generazioni, è destinata inesorabilmente ad estinguersi in tempi brevi, nonostante sia la lingua minoritaria (nella sua accezione di lingua non ufficiale di uno stato) più diffusa in Europa, riconosciuta a livello internazionale ma osteggiata proprio dallo stato italiano, sempre più liberticida ed accentratore.

Paradossalmente la lingua piemontese potrebbe sopravvivere in alcune enclavi piemontesi nel mondo. E' infatti risaputo che sono più numerosi i piemontesi emigrati all'Estero di coloro che sono rimasti in patria, ed alcune comunità di piemontesi all'Estero sono particolarmente numerose e forti, avendo raggiunto posizioni autorevoli a livello politico, economico ed istituzionale, come in alcune province dell'Argentina, nelle quali la lingua piemontese è parlata abitualmente.

Del resto è dai tempi dell'Unità d'Italia, motivo per il quale io non sono propenso a festeggiare alcunché nella ricorrenza dei 150 anni ... che hanno fatto di tutto, inesorabilmente ed implacabilmente, per ridurre la lingua piemontese ad una lingua morta, facendo progressivamente vergognare, ridicolizzare e far sentire volgari ed ignoranti coloro che la parlavano, soffocandone le manifestazioni culturali e letterarie come arte minore, facendola scomparire da ogni contesto istituzionale e pubblico, ecc., convincendo mistificatoriamente il popolo piemontese che si tratta di un volgare dialetto, recrudescenza di un passato retrivo, primitivo e volgare, da rimuovere e cancellare per sempre.

A mio avviso si è trattato di una vera e propria persecuzione ed estinzione politicamente programmata, mirante ad una sorta di omogeneizzazione linguistica nazionale.

Noi piemontesi siamo stati maggiormente autolesionisti e suicidi in proposito, perche ad esempio i sardi ed i friulani la loro lingua l'hanno difesa e preservata meglio di noi, a partire dall'ambito famigliare e scolastico.

Io sono un cultore della lingua italiana, una delle più studiate ed apprezzate al mondo (per l'articolazione e l'armonia), pare che siano circa 400 mila ogni anno le persone, di livello culturale e sociale piuttosto elevato, che in giro per il mondo accedono ai nostri Istituti Italiani di Cultura ed alle sedi della Società Dante Alighieri, per amore della nostra lingua, per apprenderla, e non ai fini strumentali e speculativi, ma perché attratti dalla storia, cultura e bellezza del nostro paese e della sua letteratura. Da molti linguisti infatti la lingua italiana è ritenuta la più bella al mondo, ineguagliabile nella capacità di arricchire spiritualmente il discente.

Ma non per questo motivo disdegno il piemontese, che parlavo abitualmente fino ad alcuni anni fa, in ogni occasione, ma mi sto effettivamente rendendo conto che queste occasioni si stanno sempre più diradando ... inoltre sarà una sorpresa per molti, ma se si viaggia in Europa verso occidente, si scoprirà quante analogie il piemontese abbia con le lingue parlate in Francia e nella Penisola Iberica ... essendo una lingua originata dalla combinazione del latino col celtico, e quindi strettamente imparentata con il ligure, il francese, il bretone, il provenzale, il catalano, il portoghese, ecc..

Citando il grande filologo Giovanni Semerano, il nostro linguaggio è il lascito archeologico più ricco che possediamo, nel quale riecheggiano gli echi delle nostre antiche origini, culture e civiltà. Rammento che lo stesso Semerano smitizza il troppo abusato concetto di lingue indoeuropee, non costituendo affatto, a suo dire, un ceppo a se stante, avendo radici nelle lingue semitiche ed in particolare accadiche. Quindi la nostra lingua piemontese sarebbe addirittura di derivazione accadica (molto precedente al latino, le prime tracce nei testi risalgono a circa 5000 anni fa) e fa impressione riscontrare (sui testi specializzati) quanto alcune parole piemontesi siano simili alle antiche parole accadiche aventi analogo significato .

Inoltre è risaputo e ne sono convinto personalmente, che l'apprendimento di una seconda lingua, a noi così intimamente connessa e radicata nella nostra identità, oltre a positivi sentimenti di attaccamento alle nostre radici, alla nostra comunità ed ai luoghi di vita, favorirà anche quella elasticità mentale all'apprendimento, che favorirà a sua volta la conoscenza di altre lingue straniere, potenziando (soprattutto nei giovani) le modalità di comunicazioni e gli scambi culturali e la convivenza civile interetnica, che sarà in prospettiva sempre più accentuata. E questo vale in termini di reciprocità, varrà anche per gli stranieri presenti che si integreranno più facilmente, rispettando ed apprezzando la nostra cultura, antica ed affascinante, che li attrarrà sempre di più.

Concludo con un paio di inviti alla riflessione ed all'azione.

Invito tutte le amministrazioni locali monferrine a favorire la diffusione della conoscenza della lingua piemontese, perché così facendo potremo dare il nostro modesto contributo non solo alla sua perpetuazione ma anche alla conoscenza della straordinaria cultura letteraria e civiltà che ne è originata, almeno negli ultimi mille anni da cui si ha traccia scritta di tale lingua. Evitandone l'estinzione.

Invito i piemontesi ad essere maggiormente regionalisti ed autonomisti. Domandiamoci come mai il Piemonte, pur essendo la regione che ha voluto e realizzato l'Unità d'Italia, pur confinando con due Stati, pur ospitando al suo interno diverse minoranze, pur parlando al suo interno una mezza dozzina di lingue, non è una regione a Statuto Speciale, mentre lo sono altre regioni che hanno meno requisiti della nostra?

Grazie a cordialissimi saluti

claudio martinotti doria

http://www.cavalieredimonferrato.it

giovedì 11 marzo 2010

Lettera Aperta ai Cittadini di Carrega di Ligure. Di Giovanni CORNALEA. Candidato sindaco. Lista Progetto Carrega – MPP

Lettera Aperta ai Cittadini di Carrega di Ligure
Di Giovanni CORNALEA
Candidato sindaco
Lista Progetto Carrega – MPP

Mi chiamo Giovanni Cornalea, sono nato a Casale Monferrato nel 1956 e sono entrato silenziosamente (o meglio così avrei voluto) nella Vostra Comunità.
Insieme alle donne ed agli uomini che compongono la lista civica “Progetto Carrega – MPP” vorremmo dare un concreto aiuto alla comunità carreghina.
L’intento di Movimento Progetto Piemonte, al quale la lista aderisce, infatti, è proprio quello di salvaguardare ed aiutare le culture ed i territori montani e collinari della nostra regione.
Salvaguardare ed aiutare le montagne e le colline per evitare il continuo flusso migratorio dai luoghi delle proprie origini alla ricerca di un posto di lavoro, abbandonando ricordi, persone care e territorio.
Noi tutti siamo consapevoli che l’abbandono della montagna e della collina sarebbe disastroso per tutti e per questo deve essere sviluppata la ricerca di una economia sicura che metta al centro i giovani.
Solo così l’Autorità Comunale potrà presentare progetti professionali, agricoli, artigianali e turistici con le relative richieste alle Istituzioni preposte, a partire dall’Unione Europea, allo Stato Italiano, alla Regione Piemonte, alla Provincia di Alessandria.
In molti si saranno chiesti perché ho scelto, insieme agli altri componenti della lista, proprio Carrega Ligure. La risposta è semplice: oggi vivo in un comune collinare (Rosignano Monferrato), ieri – per motivi di lavoro – ho trascorso 4 anni della mia vita in una Regione di frontiera come il Trentino Alto Adige, a contatto con un ambiente che, seppure diverso, è in prevalenza, anzi nella totalità montano.
Per questa mia esperienza di vita e di lavoro ho maturato una sensibilità particolare verso le tematiche della montagna, del suo essere, del suo abbandono e della gente che vive in montagna.
Ecco perché sono a Carrega Ligure. Ecco perché la mia lista è a Carrega Ligure, contro nessuno ma, se ce lo si concederà dandoci la fiducia, per il bene della comunità intera.
Giovanni Cornalea
Candidato sindaco

martedì 2 marzo 2010

NON CI SIAMO PRESENTATI A CARREGA PER LA CADREGA. Risposta all'articolo pubblicato su Novi on line

NON CI SIAMO PRESENTATI A CARREGA PER LA CADREGA
Egregio Direttore,
nel ringraziare per l'attenzione posta alla vicenda delle 3 liste a Carrega Ligure in occasione delle prossime comunali, come presidente del Movimento Progetto Piemonte e portavoce della lista Progetto Carrega, devo fare alcune precisazioni in merito all'articolo di Ermanno Cecconetto "A Carrega 3 liste a contendersi la poltrona".
Innanzitutto l'MPP non è venuto a Carrega per conquistare una cadrega, come si potrebbe pensare dal tono dell'articolista. Sarebbe meglio, in ogni caso, specificare che ciò che verrà o meno sarà il frutto di una competizione democratica che mette in gioco 3 liste in un comune con meno di 100 residenti. Sarà anche paradossale ma se la legge lo consente non vedo perché così non debba essere.
Nel merito della presentazione della nostra lista, insieme a quella di Parella nel Canavese, questo vuole significare innanzitutto una prima esperienza elettorale per chi vi ha preso parte. Credo che in un momento di disaffezione alla cosa pubblica e di degrado come quello che stiamo vivendo, il fatto che una decina di persone decidano di mettersi in gioco, SENZA SECONDI FINI, perché tutti hanno una loro vita ed un loro lavoro al di fuori dalla politica di professione, sia comunque un fatto positivo.
In secondo luogo la presentazione di una lista a Carrega Ligure è coerente con le priorità del Movimento.
Se Ermanno Cecconello - al quale do atto di essersi documentato sul nostro sito internet - avesse guardato forse più a fondo avrebbe visto che il Movimento Progetto Piemonte ha si, come obiettivo di lungo periodo, l'ottenimento dello Statuto Speciale per la Regione Piemonte, ma nel breve periodo ha come priorità l'agricoltura, la collina e la montagna del Piemonte. E guarda caso la prima uscita ufficiale è stata proprio ad Angrogna in Val Pellice e la seconda Nonio nel Verbano Cusio Ossola, al di là dei riflettori e delle luci della città.
Il candidato sindaco Giovanni Cornalea, oltre al programma depositato, sta lavorando anche ad una serie di proposte che verranno sottoposte alla popolazione nei prossimi giorni. E' ovvio che starà alla nostra capacità o meno di spiegare cosa vogliamo fare il successo o l'insuccesso della campagna elettorale ed il risultato conseguente.
Crediamo che le persone siano più che mature per credere se le si vuole prendere in giro o meno.
Mi sembra quindi un poco sbrigativo enunciare che alcuni carreghini non nascondono dubbi sul contenuto della lista. Prima ci conoscano, poi ci giudichino, altrimenti replichiamo il tormentone della politica degli ultimi anni per cui se tizio accenna a dire qualcosa, caio prima ancora che parli ha già detto il contrario.
Un ultimo appunto ad Ermanno Cecconetto: l'appellativo di "foresti" in un'Europa che ha superato le barriere doganali mi sembra (ma questa è la mia opinione, la sua non posso pretendere che la cambi) fuori luogo: si tratta di persone che vivono tutte in Provincia di Alessandria, non nell'Altipiano della Sonora o in Slavonia o nella regione di Città del Capo. Voglio esplicitare a chiare lettere che MPP è un movimento a carattere regionale ( quindi non necessariamente federalista o qualcosa che scimiotti il federalismo) aperto a tutti i piemontesi e per piemontesi si intendono coloro che in Piemonte vivono e lavorano, anche se non sono originari del Piemonte e non vi sono nati, perché con il loro lavoro e la loro opera contribuiscono al suo sistema, siano essi originari di Locana, di Cuneo, di Cannobio, oppure di San Giuseppe Jato, di Maglie, di Caserta oppure ancora di Bucarest o di Durazzo.
Credo sia doveroso dirlo ed affermarlo chiaramente, a scanso di equivoci. In ogni caso la lista Progetto Carrega ha uno scopo molto chiaro: venire messa in condizione di poter dare il suo apporto, in modo franco e leale, a favore della comunitè carreghina. Siamo venuti a Carrega non contro qualcuno ma per poter tentare di dare un contributo positivo per Carrega oggi e per il Piemonte e la montagna piemontese, domani.
Sempre disponibile ad ogni chiarimento e confronto civile e diretto, ritenendoli il sale del dialogo e della democrazia, porgo cordiali saluti.
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte
Portavoce Lista civica Progetto Carrega - MPP

Elezioni 2010. A CARREGA LIGURE (97 abitanti) 3 LISTE A CONTENDERSI LA POLTRONA DI SINDACO. Una è dell'MPP

Elezioni 2010. A CARREGA LIGURE (97 abitanti) 3 LISTE A CONTENDERSI LA POLTRONA DI SINDACO. UNa è dell'MPP
Fonte: http://www.novionline.net/news/invia-il-tuo-articolo/elezioni-2010-a-carrega-3-liste-a-contendersi-la-pol.html
Scritto da Ermanno Cecconetto
martedì 02 marzo 2010
A marzo, oltre che per le regionali, si vota per rinnovare anche alcune amministrazioni comunali, fra cui il piccolo comune di Carrega Ligure, splendido gruppo di paesi incastonato nell'Alta Val Borbera.
I suoi 97 residenti, sparsi in 11 frazioni, ne fanno il secondo Comune più piccolo della Provincia dopo Castellania (dati Istat 2009) e gli permettono un buon piazzamento anche nella classifica nazionale.
La lezione del 2004 è servita ai carreghini, quando si presentarono con una sola lista e non superarono il 50% più uno degli aventi diritto al voto e vennero commissariati
Appare molto singolare che la legge non ammetta deroghe per Comuni dove il capitale umano disposto a candidarsi è ovviamente limitato, anche perchè spesso di tratta di prendersi in carico più oneri che onori, visto anche il taglio dell'ICI che sicuramente ha pesato di più che non in medio grandi amministrazioni pubbliche
Ma poichè la legge non ammette ignoranza, nel 2005 si presentarono addirittura 3 liste, forse più per scongiurare un nuovo commissariamento che per agonismo politico.
Quest'anno le liste locali si erano ridotte a 2 soltanto, in fondo tanto basta per scongiurare la fatidica soglia del 50%+1, ma sabato c'è stato un colpo di scena che ha lasciato stupiti molti carreghini.
A sorpresa, infatti, il Movimento Progetto Piemonte ha presentato in Comune una sua lista di "foresti" per concorrere alla carica di Sindaco
Da internet apprendiamo come l’obiettivo prioritario della loro azione, nata nel giugno del 2009, sia il conseguimento per il Piemonte dello Statuto Speciale, ma in fondo non è la prima volta che movimenti o partiti politici si presentano con liste di bandiera solo per poter dire "noi siamo anche a Carrega"
Alcuni amici carreghini non nascondono i loro dubbi sul contributo che questa lista potrà portare in Comune, ma quando i consigli si terranno d'inverno e le strade saranno gelate, si vedrà se questo movimento si è presentato tanto per appuntare una bandierina sulla cartina del Piemonte o se fa sul serio
Sicuramente, dopo le case ad 1 euro e la "decrescita felice", Carrega continua a far parlare di se e speriamo che la cosa possa portare novità interessanti nel piccolo Comune valborberino, perchè i suoi residenti non meritano di esser presi in giro.