martedì 31 luglio 2012

MPP: "Proposte per il Monferrato"

Fonte: Tuono News, Quotidiano di Alessandria e Provincia  http://www.tuononews.it

30/07/2012
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CASALE MONFERRATO
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Massimo Iaretti, Presidente del Movimento Progetto Piemonte:

La posizione di MPP e di Nuove Frontiere, su questo argomento, non sono dunque in contrasto, anzi mi pare contengano alcuni punti di contatto e di interazione, anche se mi permetto di sostenere che ogni progettualità - ed in questo sono in perfetta sintonia con l’amico Martinotti Doria - debba avere un respiro più ampio del solo Monferrato Casalese, anche perché il confronto con altre territorialità non potrebbe che essere di beneficio per la zona..
Per un’operazione del genere lo strumento operativo non deve essere inventato, ma soltanto perfezionato ed è l’Agenzia di Sviluppo. La Città di Casale è l’unica, tra quelle del Monferrato in senso più ampio ad avere - sia pure non ancora totalmente operativo – a disposizione un simile organo, per di più a costo zero. E potrebbe dare a Casale un ruolo se non di primo piano almeno di copartnership nello sviluppo e nella crescita dell’idea, vista al possibile coabitazione con altri centri del livello di Asti e di Alba, che sono avanti a noi “anni luce”. Questo punto è stato più volte al centro di conversazioni informali con l’assessore comunale competente Nicola Sirchia che, peraltro, ha sempre dimostrato interesse quanto meno a valutarlo. Resta il fatto, e sono nuovamente in perfetto allineamento con Alberto Riccio, che adesso è ora di ingranare la quinta marcia. Altrimenti Casale ed il Monferrato rischiano davvero di diventare soltanto “una espressione geografica”, peraltro neanche tanto conosciuta. Come MPP faremo tutto quanto sarà nelle nostre possibilità affinché tali idee possano trovare, al più presto, una concretizzazione, convinti che la difesa del territorio non è solo una prerogativa dei Sindaci, ma anche dei Consiglieri Comunali e, soprattutto, dei Cittadini.

lunedì 30 luglio 2012

Il Movimento Progetto Piemonte interviene sul riassetto territoriale del Monferrato

Il Movimento Progetto Piemonte interviene sul riassetto territoriale del Monferrato

Fonte: Casale News http://www.casalenews.it/index 

Lettera del presidente Massimo Iaretti

Iaretti con l'ex sindaco di Asti Galvagno 

Il presidente del Movimento Progetto Piemonte Massimo Iaretti torna ad affrontare il tema del riassetto territoriale del Monferrato con questa lettera, che pubblichiamo integralemente:  “Il presidente dell’Associazione Nuove Frontiere Alberto Riccio – scrive Iaretti – affronta il tema dei nuovi assetti territoriali di Casale e del Monferrato con uno spirito propositivo che mi sento di condividere. E fornisce anche alcune indicazioni progettuali come il progetto di un Distretto turistico culturale interprovinciale del Monferrato, che coinvolga le 5 provincie piemontesi nelle quali il Marchesato si etendeva, o come gli Stati Generali del Monferrato proposti proprio l’anno scorso dal Movimento Progetto Piemonte”.

“A questo proposito mi si permetta una precisazione: gli Stati Generali vorrebbero essere un tavolo di lavoro al quale siedano le Amministrazioni del Monferrato Storico (da Chivasso ad Alba, da Acqui a Casale, da Asti a Moncalvo, per citarne alcune), insieme alle forze economiche e sociali ed al mondo dell’associazionismo, agli organi di informazione per scegliere quali possano essere gli elementi per esercitare una azione comune, AL DI LA’ DELL’APPARTENENZA A QUESTO OD A QUELL’AMBITO PROVINCiALE”.
“E dall’incontro dell’idea degli Stati Generali con quella del Distretto dei Vini – “Enolandia” è nata la collaborazione tra MPP e l’allora Sindaco di Asti Giorgio Galvagno che proseguirà anche nei prossimi mesi”.
“La posizione di MPP e di Nuove Frontiere, su questo argomento, non sono dunque in contrasto, anzi mi pare contengano alcuni punti di contatto e di interazione, anche se mi permetto di sostenere che ogni progettualità -  ed in questo sono in perfetta sintonia con l’amico Martinotti Doria - debba avere un respiro più ampio del solo Monferrato Casalese, anche perché il confronto con altre territorialità non potrebbe che essere di beneficio per la zona”. “Per un’operazione del genere lo strumento operativo non deve essere inventato, ma soltanto perfezionato ed è l’Agenzia di Sviluppo. La Città di Casale è l’unica, tra quelle del Monferrato in senso più ampio  ad avere  - sia pure non ancora totalmente operativo – a disposizione un simile organo, per di più a costo zero.  E potrebbe dare a Casale un ruolo se non di primo piano almeno di copartnership nello sviluppo e nella crescita dell’idea, vista al possibile coabitazione con altri centri del livello di Asti e di Alba, che sono avanti a noi anni luce”. 
“Questo punto è stato più volte al centro di conversazioni informali con l’assessore comunale competente Nicola Sirchia che, peraltro, ha sempre dimostrato interesse quanto meno a valutarlo. Resta il fatto, e sono nuovamente in perfetto allineamento con Alberto Riccio, che adesso è ora di ingranare la quinta marcia. Altrimenti Casale ed il Monferrato rischiano davvero di diventare soltanto “una espressione geografica”, peraltro neanche tanto conosciuta. Come MPP faremo tutto quanto sarà nelle nostre possibilità affinché tali idee possano trovare, al più presto, una concretizzazione, convinti che la difesa del territorio non è solo una prerogativa dei Sindaci, ma anche dei Consiglieri Comunali e, soprattutto, dei Cittadini”.

Redazione On Line

lunedì 16 luglio 2012

"Casale, il sindaco Demezzi uomo deciso, mandi a casa tutti gli Assessori"

IL DIRETTORE | lunedì 16 luglio 2012, 08:40

"Casale, il sindaco Demezzi uomo deciso, mandi a casa tutti gli Assessori"

Fonte: Atnews Quotidiano on line della provincia di Asti http://www.atnews.it
 
Riceviamo e volentieri pubblichiamo


Egregio direttore,
Assisto veramente stupito ed amareggiato da quanto sta accadendo all’interno del centro – destra che governa dal 2009 il Comune di Casale Monferrato. Non entro nel merito della diatriba tutta interna tra le componenti di ex Alleanza Nazionale e di ex Forza Italia, perché “tra moglie e marito non mettere il dito”. Se a suo tempo il matrimonio non è stato preceduto da un necessario periodo di fidanzamento, presto o tardi i problemi vengono a galla.
Voglio, però, fare una sola osservazione: il centro – destra attuale, quando era all’opposizione lamentava, periodicamente il “gioco delle tre carte” del centro – sinistra con l’ex-Margherita, o prima ancora la lista civica Città Insieme, che sollevavano delle problematiche all’amministrazione ed all’ex- Pds, per poi miracolosamente ricompattarsi in nome “della governabilità della Città” o meglio ancora del mantenere il potere.
Adesso che i ruoli si sono invertiti succede esattamente la stessa cosa.
Quale migliore dimostrazione per l’antipolitica che potrà dire che cambiano gli orchestrali ma la musica è sempre la stessa ?
Eppure uno dei motivi dell'ampia vittoria di Giorgio Demezzi e della coalizione che lo sosteneva e lo sostiene ancora era stata proprio la voglia di cambiare, di dare un nuovo segnale nel governare e, soprattutto, nell’approccio alla politica.
Dove è finito tutto questo ?
Che segnale del “menga” offre ai cittadini il partito di maggioranza in consiglio ed in città se si mette a litigare in un momento decisamente delicato per Casale con questioni aperte, nuovi assetti territoriali, perdita del Tribunale, collegamenti ferroviari, lotta all’amianto, solo per citarne alcuni. Per tacere della disaffezione alla politica e del crescere dell’anti – politica ?
Una soluzione c’è : Giorgio Demezzi, è un uomo di grande dirittura morale, ottimo lavoratore e persona che quando decide sa anche non guardare in faccia a nessuno. In questi anni ha effettivamente portato un vento nuovo , piaccia o non piaccia.
Allora dia un segnale chiaro: gli è stato chiesto un azzeramento della giunta ? Lo faccia, mandi a casa tutti gli assessori, ma proprio tutti. Poi scelga, come la legge 81 gli consente, pochi cittadini, di sua esclusiva fiducia e si presenti al consiglio comunale dicendo che quella è la “Giunta del Sindaco” e non dei Partiti. E faccia un discorso chiaro, soprattutto al suo partito ed agli alleati della Lega Nord, ma anche a tutti gli altri gruppi consigliari. O la si sostiene e si consente al Sindaco di lavorare tranquillamente fino a fine legislatura o si va tutti insieme a casa, con quello che ne consegue. E i cittadini casalesi, che stupidi non sono, potranno dare un nome e cognome a chi avrà provocato le elezioni due anni prima.
Cordialmente
IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Massimo Iaretti
Tel. 349/8773769
www.progettopiemonte.it

A Verolengo, presentata l'Associazione Difesa Civica "Carta di Chivasso"


POLITICA | domenica 15 luglio 2012, 13:00

A Verolengo, presentata l'Associazione Difesa Civica "Carta di Chivasso"

Fonte: Atnews Quotidiano on line della provincia di Asti http://www.atnews.it
 
L'associazione ha aderito al MPP e avvierà iniziative relative ai trasporti pubblici, della soppressione del tribunale di Chivasso, accorpato a quello di Ivrea. Importante il coinvolgimento dei cittadini
A Verolengo costituita l'Associazione Difesa Civica "Carta di Chivasso

Giovedì scorso, nella sala consiliare del Comune di Verolengo, si è tenuta la presentazione dell’ ADC - Associazione Difesa Civica e del Circolo Culturale “ Carta di Chivasso “.
Il presidente ADC, Luigi D’Alessandro, ha illustrato le iniziative dell’ Associazione ed i progetti che verranno a breve attuati nonché le iniziative relative ai trasporti pubblici e di ordinaria manutenzione pubblica collaborando con le amministrazioni comunali locali. Si è parlato attraverso il consulente legale e coordinatore ADC, Massimo Iaretti nonché presidente del Circolo Culturale “ Carta di Chivasso “ di Tribunali e delle conseguenze del ormai imminente soppressione della sezione staccata di Chivasso del Tribunale di Torino, con l’accorpamento al Tribunale di Ivrea.
Iaretti, dopo aver parlato come esponente dell’ADC, evidenziando l’importanza del coinvolgimento dei cittadini negli strumenti di partecipazione, ha illustrato le finalità del circolo culturale che si richiama esplicitamente alla Carta di Chivasso: “Il 19 dicembre del prossimo anno ci sarà la ricorrenza dei sessant’anni della sua sottoscrizione. E’ nostra intenzione ricordarla con una serie di iniziative di livello culturale che la ricordino, coinvolgendo i cittadini e le scuole”.
Dalla mia esperienza come Presidente ADC ho capito che bisogna lavorare sul senso civico e sullo spirito di aggregazione dei cittadini, non si può solo pensare al proprio orticello e basta, non ci si può solo lamentare senza fare nulla, la cittadinanza deve capire che non si può aspettare che si muovano sempre gli altri, se vogliamo farci ascoltare dobbiamo muoverci personalmente. ADC vuole essere un punto di riferimento e vuole aiutare i cittadini a fare proprio questo “ ha dichiarato Luigi D’Alessandro.
ADC ha aderito ad MPP-Movimento Progetto Piemonte a breve insieme porteranno avanti iniziative di informazione e di protesta relative all’ istallazione del Biodigestore di Torrazza ed allo stoccaggio dello smarino sostenendo le amministrazioni interessate nelle loro prese di posizione contrarie.
Alla serata hanno presenziato tra gli altri, l’assessore di Verolengo, Guido Scarfiotti ed il coordinatore del Movimento Progetto Piemonte di Chivasso, Nicola Bruzzese.
Per mettersi in contatto con ADC mandare una mail a : losportellodelcittadino(at)virgilio.it o telefonare ai numeri 320/3073925 e 349/8773769 o presso la sede ADC al Centro Otelli di Chivasso in via Paleologi 2 su appuntamento il Martedì mattino dalle 10 alle 12 ed il Giovedì pomeriggio dalle 17 alle 19. Per il contatto con il Circolo culturale Carta di Chivasso, tel. 349/8773769.
Red. Monferrato

domenica 1 luglio 2012

Sul biodigestore una interpellanza all’Unione Terre del Chiusella

COLLERETTO GIACOSA - Il Consigliere dell’Unione Terre del Chiusella Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte, ha presentato una interpellanza  in merito al progetto di un biodigestore sul territorio comunale di Colleretto Giacosa.
“Non ho nessuna posizione preconcetta a favore o contro l’impianto – dice Iaretti – Ma ritengo che, a prescindere dal fatto che l’impianto verrebbe collocato sul territorio di Colleretto Giacosa, questo, per la vicinanza territoriale, possa avere ricadute anche sull’intera area della Pedanea. Per questo è importante che se ne discuta nel Consiglio dell’Unione dei Comuni che non è soltanto un organo meramente amministrativo, ma anche politico. Nell’interpellanza chiedo al Presidente ed alla Giunta se non sia il caso di istituire un Osservatorio che segua da vicino, in stretto collegamento e solidarietà con il Comune di Colleretto Giacosa, tutto l’iter della struttura e propongo che i dati, favorevoli e contrari, vengano acquisiti mediante un confronto dell’Unione, attraverso audizioni da tenersi con i proponenti e il comitato che si oppone. Posizioni di muro contro muro potrebbero solo nuocere ad un dibattito che deve perseguire l’obiettivo della condivisione delle scelte”.