martedì 13 agosto 2013

Iaretti (MPP) contrari allo studio della Società Geografica che cancella il Piemonte ...

Dopo la presentazione dello studio della Società Geografica italiana su “Il riordino delle funzioni dello Stato”
Iaretti (MPP): “Assolutamente contrari, non si può riscrivere il sistema delle autonomie stando seduti ad un tavolino e vivendo nelle nuvole. Le 3 entità previste dai “saggi”cancellano
il Piemonte senza tenere conto della sua storia”.
Da settembre tavole rotonde ed incontri
per sensibilizzare il Piemonte su questo pericolo
Inoltre MPP ribadisce la richiesta di convocare gli
STATI GENERALI DEL MONFERRATO

Il Movimento Progetto Piemonte – MPP boccia in pieno, senza se e senza ma, le conclusioni contenute nella pubblicazione della Società Geografica Italiana, “Il riordino territoriale dello Stato”, che contengono le risultanze del work shop quasi omonimo “Il riordino territoriale dello Stato. Riflessioni e proposte della Geografia Italiana”, tenutosi l’8 marzo 2013 a Roma. Il documento, coordinato da Michele Castelnuovo, è stato illustrato nel tavolo tecnico al ministero degli Affari Regionali il 19 luglio, alla presenza del sottosegretario Walter Ferrazza. E soltanto nelle ultimissime pagine dopo tanta teoria viene preconizzata, quasi sotto traccia, una divisione amministrativa del territorio nazionale in 36 aree, chiamate “sistemi urbani”. Per quello che oggi è il Piemonte ne verrebbero individuati 3: uno corrispondente in gran parte all’attuale Provincia di Torino, uno comprendente i territori delle province di Vercelli, Biella, Novara, VCO, il Canavese e laValle d’Aosta, un altro le province di Alessandria, Asti e Cuneo, denominate “Le Langhe”.
Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte – MPP rimanda al mittente l’intera impostazione: “Innanzitutto è da evidenziare il modo assolutamente sotto traccia con il quale si sta proponendo questo studio. Il fatto che lo stesso sito della Società Geografica Italiana dica chiaramente che sia stato discusso in un tavolo tecnico al ministero degli Affari regionali, presente un esponente del Governo, indica che non è uno studio fine a sé stesso, bensì qualcosa di più. In seconda battuta l’impressione è che si sta assistendo ad una proposta di riscrittura del sistema delle autonomie locali fatta a tavolino da persone che non hanno avuto alcun contatto, almeno in Piemonte a quanto mi risulta, con chi vive la realtà di governo locale tutti i giorni. L’impressione è che si prosegua sulla sciagurata strada già avviata con il Governo Monti che ha portato a quel mostro giuridico che è la riforma delle circoscrizioni giudiziarie. La Società Geografica Italiana sostiene di aver agito per creare un sistema basato sulla competitività, sulla sostenibilità (viene il dubbio che anche gli estensori dello studio siano stati presi da un afflato proprio degli economisti) dimenticando completamente un fattore fondamentale costituito dalla storia e della tradizioni di un territorio e delle genti che lo abitano. Nel merito del Piemonte, a prescindere da ogni ulteriore considerazione contraria, per la quale si potrebbe scrivere un altro studio, anche se non con i mezzi ed il blasone della Società Geografica Italiana, non si comprende per quale motivo si parli di sistema Langhe, unendo un territorio assai più vasto della Langa geograficamente conosciuta e si dimentichi completamente il Monferrato, con la sua storia ed il suo passato di Stato europeo nel Medioevo. Analoga considerazione deriva dalla creazione del sistema Vercelli – Biella – Novara – Verbania – Canavese – Valle d’Aosta che, addirittura cancellerebbe dalla carta geografica la realtà di una Regione a Statuto Speciale qual è la Valle d’Aosta, staccando poi il Canavese e la Città di Ivrea dal futuro ambito della Città Metropolitana di Torino. Movimento Progetto Piemonte – MPP si opporrà, d’ora in avanti, con tutta la forza, il peso e la determinazione di un movimento che ha alla sua radice l’identità del territorio piemontese e delle differenti componenti sociali, economiche, culturali e linguistiche. Nei prossimi mesi, a partire da settembre/ottobre, Movimento Progetto Piemonte – MPP organizzerà, in collaborazione con altre forze e con associazioni culturali e storici del territorio, come Roberto Maestri presidente del Circolo I Marchesi del Monferrato tavole rotonde ed incontri per sensibilizzare il mondo politico, economico e culturale piemontese su questo grave, e strisciante, pericolo. Inoltre ribadiremo ai sindaci delle città monferrine la necessità della convocazione degli Stati Generali del Monferrato, peraltro già evidenziata dal sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi”.
Casale Monferrato, 13 agosto 2013

Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte

domenica 11 agosto 2013

Modello di reclamo per salvare la linea Casale Vercelli

MPP pubblica un modello di reclamo preconfezionato cui dovete solo aggiungere i vostri dati e la firma, che una volta compilato dovrete inviare a mezzo posta ordinaria al difensore civico della Regione Piemonte per un intervento sull'assessore a favore del mantenimento della linea Casale - Vercelli su rotaia.



UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO DELLA REGIONE PIEMONTE
VIA DELLALA 8 – 10121 - Torino

Il sottoscritto n. a il e residente a - C., Tel Cell. , posta elettronica:
Espone
1 – alcune testate giornalistiche hanno riportato, nel mese di giugno, notizia della soppressione quasi certa della linea ferroviaria Casale – Vercelli, con attivazione di servizio sostitutivo
2 – in data 27.06.2013, il Sindaco di Casale Monferrato ha inviato una lettera all’Assessore Regionale ai Trasporti sottolineando come sia inammissibile l’eliminazione di tale tratta, in quanto si andrebbe a penalizzare in maniera eccessiva non solo la Città di Casale Monferrato, ma l’intero territorio del Monferrato Casalese.
3 – tali considerazioni di opposizione al provvedimento sono contenute in una successiva lettera nella quale Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale e Capigruppo consiliari hanno richiesto un incontro all’Assessore Regionale ai Trasporti per illustrare le ragioni del diniego a tale soppressione.
4 – E’ in corso una petizione, organizzata dal Comitato Pendolari Casale – Vercelli – Milano per chiedere alla Regione Piemonte di non attuare tale provvedimento.
5 – Nonostante l’importanza che la tratta ha peri collegamenti su rotaia per la Città di Casale Monferrato ed il territorio del Monferrato Casalese (la tratta viene utilizzata quotidianamente da un considerevole numero di pendolari che, per motivi di studio o di lavoro, si recano a Torino, Milano, Vercelli, Novara) tuttavia, nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una serie di decisioni che l’hanno progressivamente penalizzata in quanto dapprima è stato destinato ad altri scopi il finanziamento previsto per l’elettrificazione, poi è stata inserita tra le linee ferroviarie minori e, soltanto in un secondo momento, temporaneamente mantenuta in vita, pur con molte difficoltà puntualmente evidenziate agli enti proposti ai rappresentati dei pendolari.
6 – Preoccupazione e contrarietà per la soppressione della tratta ferroviaria Casale – Vercelli è stata evidenziata anche dal Magnifico Rettore dell’Ateneo del Piemonte Orientale, nella sua lettera del 8.07.2013, con specifico riferimento alle problematiche che verrebbero crearsi per gli studenti universitari che frequentano i corsi dell’Università “Avogadro” a Vercelli, Novara ed Alessandria
7 – Anche per quanto attiene il servizio sostitutivo su gomma si sono, nel periodo si mantenimento temporaneo, registrati non pochi problemi al punto che l’Associazione Temporanea di Imprese tra Atap Spa, Baranzelli Natur Srl e Stac Srl, in qualità di gestore affidatario del contratto di servizio per l’erogazione dei servizi di TPL di sua competenza, coma da deliberato della Provincia di Vercelli con proprio documento ha annunciato che “non potendo oggettivamente procedere con l’erogazione dei servizi in totale carenza di copertura finanziaria e contrattuale, i servizi sostitutivi i ferrovia delle autolinee Romagnano – Santhià e Vercelli – Casale Monferrato saranno interrotti a partire dal 1 febbraio 2012”, stante la mancata assunzione di impegno formale da parte della Regione Piemonte che aveva garantito il riconoscimento dei relativi corrispettivi solo sino al 31.03.2013.
8 – Tale stato di cose è stato oggetto di apposita richiesta di intervento all’Ufficio del Difensore Civico della Regione Piemonte del 28.01.2013, poi rientrata, alla luce dell’adempimento della Regione Piemonte.
9 – L’atteggiamento della Regione Piemonte, segnatamente le decisioni e gli orientamenti dell’Assessore Regionale ai Trasporti sono palesemente contrastanti con quanto espresso dal III° Piano Regionale dei Trasporti della Regione Piemonte che prescrive, nelle sue enunciazioni generali che “il rilancio delle rete ferroviaria nel suo complesso deve porsi con rinnovato vigore” il che va in tutt’altra direzione con le politiche regionali in materia di trasporto ferroviario degli ultimi anni, legate alla cosiddetta rete “minore”.

Tutto questo premesso il ricorrente

Chiede
All’Ill.mo Difensore Civico del Piemonte di voler intervenire personalmente e per iscritto nei confronti del Presidente della Giunta Regionale e dell’Assessore Regionale ai Trasporti affinché venga TEMPESTIVAMENTE assicurato ai pendolari ed ai viaggiatori, il mantenimento della linea ferroviaria Casale Monferrato – Vercelli per tutte le motivazioni addotte nella narrativa che precede
Li,


Il ricorrente

Il sottoscritto, ai sensi dell’art. 23 D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, acconsente l’utilizzo di dati e informazioni raccolti per le finalità istituzionali dell’Ufficio del Difensore Civico Regionale.

Li,


mercoledì 7 agosto 2013

Tutor di colonia feline ampliare la formazione anche ai volontari di altri centri monferrini

Dopo la notizia del Registro per i tutor di colonia feline
Graziana Perin (MPP): “Bene il provvedimento
del Comune di Casale Monferrato”
E in una lettera all’assessore De Luca chiede di ampliare
la formazione anche ai volontari di altri centri monferrini

Il Movimento Progetto Piemonte - MPP valuta positivamente la notizia della comunicazione relativa all’istituzione del Registro dei tutor delle colonie feline, attraverso la manifestazione di interesse o la richiesta degli interessati (enti, associazioni, volontari) riguardante il Comune di Casale.
Graziana Perin, responsabile per il Benessere Animale di Movimento Progetto Piemonte – MPP ha scritto all’assessore comunale all’ambiente Vito De Luca sottolineando che “la strada delle formazione dei tutor di colonia felina è sicuramente un passaggio importante per migliorare l’interazione uomo/animale e per assicurare uno stato di maggiore benessere agli animali d’affezione, in linea con la normativa europea, nazionale e regionale”.
Movimento Progetto Piemonte – MPP propone all’assessore De Luca di valutare la possibilità di allargare i corsi di formazione anche a volontari, enti o associazioni del Monferrato Casalese.
La richiesta – spiega Graziana Perin – trae origine da una doppia motivazione: la prima è che la presenza dei felini (gatti in questo caso) è significativa in diverse altre realtà del Monferrato che non hanno la stessa sensibilità o gli stessi strumenti del Comune di Casale. La seconda motivazione risiede nel fatto che, anche per una problematica di questo genere, Casale può svolgere il ruolo di Comune capofila, come più volte è stato sottolineato ed avviene in diversi altri ambiti”
Casale Monferrato, 7 agosto 2013

Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte