martedì 30 agosto 2011

Anche il sindaco De Mori alla convocazione Stati Generali del Monferrato proposta dal Movimento Progetto Piemonte

Fonte: Localport, Quotidiano del Canavese http://www.localport.it/eventi/notizie/notizie_espansa.asp?N=78322

Politica - Chivasso - 29/08/2011

di Annarita Scalvenzo

Il sindaco di Chivasso, Gianni De Mori, è stato invitato da Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte, alla convocazione degli Stati Generali del Monferrato.
Una ragione storica è alla base di questo coinvolgimento della città nel progetto di questo soggetto politico, poiché Chivasso fu, per un certo periodo, residenza dei Marchesi del Monferrato. Secondo Iaretti, i recenti provvedimenti del Governo in merito all’abolizione delle Province, se venissero mantenuti nella forma originariamente annunciata, comporteranno dei notevoli cambiamenti nel territorio piemontese. Si aprono, pertanto, per gli enti territoriali della nostra regione degli scenari completamente nuovi che introducono a un futuro che sarà decisamente diverso da quanto è stato sino ad oggi. «E’ un’occasione unica per ripensare il territorio – dice Iaretti -, anche a prescindere dalla creazione di nuove province, nate dall’aggregazione di più territorio. L’occasione che mi pare debba essere colta è che un territorio, possa ritrovare un ruolo di primo piano che sempre nel passato ha avuto nel Sistema Piemonte. L’ambito territoriale cui mi riferisco è quello del Monferrato, al quale Chivasso ha significativamente appartenuto, essendo stata peraltro sino al 1435, anno della perdita a favore dei Savoia, residenza preferita dei Marchesi». Di qui, prosegue il Presidente del Movimento Progetto Piemonte, la necessità di un’azione politica forte per riaffermare la centralità del Monferrato nel Piemonte del Terzo Millennio, rispetto a un territorio che coinvolga gli antichi centri ducali e marchionali come Casale Monferrato, Acqui Terme, Moncalvo, Nizza Monferrato,Trino Vercellese, Canelli, Alba, Valenza, ed anche Asti, che è stata residenza dei Marchesi sia pure per un breve periodo.
«La strada, secondo il nostro modesto punto di vista, è quella della convocazione degli Stati Generali del Monferrato, allargati alle realtà amministrative, socio – economiche, sindacali, del mondo della cultura e del volontariato esistenti sul territorio. In quella sede si potrebbero individuare le strategie per un coinvolgimento di tutto il territorio di un percorso e di iniziative comuni che potrebbero avere sicuramente una ricaduta decisamente ampia». Per l’MPP, esiste infatti una convinzione forte e radicata che se questi territori interagissero attraverso un collegamento organico, attraverso una sorta di patto di governo del territorio stesso, il Monferrato così descritto potrebbe giocare un ruolo di primo piano all’interno del Sistema Piemonte e non solo, con notevoli potenzialità sotto l’aspetto turistico, agricolo, di tutela del territorio, socio – produttivo, culturale. E di qui si parte con tutta una serie di proposte: perché non valutare ad esempio l’ipotesi di una Università del Monferrato che raccolga le diverse realtà che già ci sono sul territorio? Perché non offrire pacchetti turistici omogenei o fare una promozione dei prodotti agricoli e una difesa dei produttori agricoli in modo sinergico?

domenica 28 agosto 2011

Parella (Torino), l'Unione di quattro comuni è bloccata dall'articolo 16, prenderà il nome di Terre del Chiusella

Fonte: Atnews Quotidiano on line della provincia di Asti http://www.atnews.it

La manovra aggiuntiva rischia di fare "il passo del gambero". Ma lo Statuto delle "Terre del Chiusella", unione di quattro Comuni canavesani, verrà approvato
A volte i provvedimenti scritti dalla sera alla mattina, come l’articolo 16 rischiano di fare compiere il classico “passo del gambero” a processi che sono giunti ormai alla fine e che stanno per dare esiti positivi.
Quattro Comuni canavesani, Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello, con una popolazione complessiva di circa 1600 persone, stavano infatti per portare a termine la costituzione di una Unione di Comuni chiamata “Terre del Chiusella” con già definita la bozza dello Statuto.
Questa iniziativa doveva essere esaminata in una riunione convocata al Municipio di Parella (Comune che sarà la sede legale dell’Unione quando partirà) l'altro ieri, 23 agosto. E il testo era, ed è, il risultato di un lavoro svolto dai Sindaci e dal loro consulente nell’arco dei mesi e maturato dopo un confronto costruttivo tra tutti i Comuni, anche all’interno dei singoli consigli comunali.
Le novità introdotte dalla manovra aggiuntiva che eliminano, nei Comuni al di sotto dei 1000 abitanti la giunta ed il consiglio comunale, e stabiliscono l’obbligo per questi di costituirsi in unioni municipali, dove il Comune è rappresentato dal solo sindaco, rischiano però di vanificare un processo costruito nel tempo e di far fare un passo indietro.
Contro questa impostazione, però, sindaci, assessori e consiglieri comunali delle quattro municipalità, si sono espressi negativamente al punto che, dietro sollecitazione del vice sindaco di Colleretto Giacosa, Alberto Dinie, del consigliere di minoranza di Parella, Massimo Iaretti (Progetto Parella aderente a Movimento Progetto Piemonte – MPP di cui è presidente), hanno ritenuto di dover comunque sottoporre, in tempi brevi all’approvazione dei rispettivi consigli comunali lo Statuto dell’Unione.
Poi si attenderà a procedere alla costituzione formale dell’Unione dei Comuni, auspicando che la manovra stabilita dal Governo, su questo punto possa trovare dei correttivi in Parlamento.
Insieme allo Statuto è stato proposta l’approvazione di una delibera o di un ordine del giorno che faccia presente che tutto era stato fatto in tempi brevi e nel rispetto delle leggi per arrivare al traguardo dell’Unione e che l’articolo 16, così come concepiro, comporta il rischio di vanificare del lavoro svolto, peraltro egregiamente.
Inoltre statuto e delibere approvate verranno trasmesse a tutte le più alte cariche dello Stato e sarà richiesto un incontro alla Regione Piemonte per affrontare nel merito le problematiche emerse.

mercoledì 24 agosto 2011

Stati Generali del Monferrato, partite le lettere ai sindaci.

Stati Generali del Monferrato, partite le lettere ai sindaci

Fonte: Casale News http://www.casalenews.it/index

Prosegue l'iniziativa del Movimento Progetto Piemonte, dopo che la manovra finanziaria ha messo in discussione le province

Il Movimento Progetto Piemonte torna sull’idea di convocare gli Stati Generali del Monferrato e compie un passo formale. Subito dopo ferragosto è stata inviata una lettera (in allegato) ai sindaci di Acqui Terme, Alba, Asti, Canelli, Casale Monferrato, Chivasso, Moncalvo, Nizza Monferrato, Trino Vercellese e Valenza nella quale si chiede di attivare tutte le procedure per arrivare alla convocazione degli Stati Generali di Monferrato.

“La manovra aggiuntiva che tocca province e comuni in modo non marginale, anche se i tempi di attuazione non saranno poi così stretti – dice il presidente Massimo Iaretti – offre l’occasione per ripensare i territori del Piemonte, andando al di là di quelle che saranno le configurazioni provinciali”. Di qui l’idea di mettere a confronto città che in passato hanno avuto un legame attraverso il Monferrato storico e che potrebbero costituire un territorio omogeneo.

“Gli Stati Generali, nelle nostre intenzioni dovranno mettere a confronto enti territoriali e locali, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, mondo della cultura e del volontariato, organi dell’informazione e da tale confronto potranno nascere delle line guida per il territorio, questo a prescindere dall’appartenenza ad un ambito provinciale o ad un altro”.

Secondo il Movimento Progetto Piemonte, quindi, la strada non è tanto quella di pensare prioritariamente a nuove province o ad aggregazioni di province in questa o in quella direzione, ma di mettere le basi con un metodo di confronto diretto le istituzioni e chi vive nei territori, per il riequilibrio territoriale di una regione da sempre torinocentrica ed oggi anche con una forte spinta novaracentrica. “Siamo disponibili ad incontrare tutte le amministrazioni che lo riterranno e a confrontarci con esse nel merito” conclude il presidente dell’MPP che preannuncia anche l’invio della richiesta a tutti i comuni che nelle province di Alessandria, Asti, Cuneo, Vercelli e Torino fecero parte dell’antico Marchesato di Monferrato.

Redazione On Line

lunedì 22 agosto 2011

Piccoli Comuni a rischio: il Movimento Progetto Piemonte propone la creazione della Provincia del Monferrato

Fonte: Buone Notizie http://www.buonenotizieonline.it

Il Movimento Progetto Piemonte ha deciso di convocare gli Stati Generali del Monferrato. Motivo? Ripensare l’attuale Provincia e i comuni che ne fanno parte, mettendo a confronto le varie realtà per ridisegnare e equilibrare una parte del piemonte legata storicamente al Monferrato. L’idea nasce anche come reazione alla manovra economica in discussione in questi giorni in Parlamento e che, se approvata, porterebbe alla soppressione degli enti provinciali che amministrano un territorio con una popolazione inferiore ai trecentomila abitanti e i comuni al di sotto dei mille residenti.
Il Movimento, subito dopo ferragosto, ha inviato una lettera ai sindaci di Acqui Terme, Alba, Asti, Canelli, Casale Monferrato, Chivasso, Moncalvo, Nizza Monferrato, Trino Vercellese e Valenza nella quale si chiede di attivare tutte le procedure per arrivare alla convocazione degli Stati Generali di Monferrato. “Gli Stati Generali – dice il presidente Massimo Iaretti- nelle nostre intenzioni dovranno mettere a confronto enti territoriali e locali, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, mondo della cultura e del volontariato e organi dell’informazione. Da tale confronto potranno nascere delle linee guida per il territorio, questo a prescindere dall’appartenenza ad un ambito provinciale o ad un altro”. Secondo il MPP quindi, la strada non è tanto quella di pensare prioritariamente a nuove province o ad aggregazioni di province in questa o in quella direzione, ma di mettere le basi con un metodo di confronto diretto le istituzioni e chi vive nei territori, per il riequilibrio territoriale di una regione da sempre torinocentrica ed oggi anche con una forte spinta verso Novara. “Siamo disponibili a incontrare tutte le amministrazioni che lo riterranno e a confrontarci con esse nel merito” conclude il presidente dell’MPP che preannuncia anche l’invio della richiesta a tutti i comuni che nelle province di Alessandria, Asti, Cuneo, Vercelli e Torino fecero parte dell’antico Marchesato di Monferrato.

venerdì 19 agosto 2011

Il sindaco di Asti Galvagno è stato invitato a partecipare agli Stati Generali del Monferrato

Fonte: Atnews Quotidiano on line della provincia di Asti http://www.atnews.it

Pubblichiamo la lettera che il presidente del Movimento Progetto Piemonte, ha inviato anche ai sindaci di: Casale Monferrato, Acqui, Moncalvo, Alba, Chivasso, Nizza Monferrato, Canelli, Valenza Po, Trino Vercellese

Egr.Sig.
Dott. Giorgio Galvagno
Sindaco del Comune di
14100 - Asti

Residenza Municipale
OGGETTO: Richiesta convocazione Stati Generali del Monferrato

Signor Sindaco,
i recenti provedimenti del Governo in merito alla abolizione delle Province, che dovranno essere ovviamente validati dal Parlamento, se venissero mantenuti nella forma originariamente annunciata, comporteranno dei notevoli cambiamenti nel territorio piemontese . Si aprono, pertanto, per gli enti territoriali della nostra regione degli scenari completementi nuovi che introducono ad un futuro che sarà decisamente diverso da quanto è stato sino ad oggi.
Non volendo entrare nel merito di cambiamenti ancora tutti da venire, mi permetto, però, di evidenziare che è un’occasione unica per ripensare il territorio, anche a prescindere dalla creazione di nuove province, nate dall’aggregazione di più territori. Sarebbe questa, peraltro, una operazione aritmetica volta a salvaguardare questo o quell’ambito amministrativo.
L’occasione che mi pare debba essere colta è che un territorio, e lo ribadisco indipendentemente dall’appartenenza ad una o ad un’altra realtà provinciale, possa ritrovare un ruolo di primo piano che sempre nel passato ha avuto nel Sistema Piemonte.
L’ambito territoriale cui mi riferisco è quello del Monferrato al quale Asti ha significativamente appartenuto, essendo stata luogo di soggiorno dei Marchesi sia pure per un breve periodo.
Di qui la necessità di un’azione politica forte per riaffermare la centralità del Monferrato nel Piemonte del Terzo Millennio, rispetto ad un territorio che coinvolga gli antichi centri ducali e marchionali come Casale Monferrato, Acqui Terme, Valenza Po, Nizza Monferrato,Chivasso, Canelli, Moncalvo, Trino Vercellese, Alba.
La strada, secondo il nostro modesto punto di vista, è quella della convocazione degli Stati Generali del Monferrato, allargati alle realtà amministrative, socio – economiche, sindacali, del mondo della cultura e del volontariato esistenti sul territorio. In quella sede si potrebbero individuare le strategie per un coinvolgimento di tutto il territorio di un percorso e di iniziative comuni che potrebbero avere sicuramente una ricaduta decisamente ampia.
E’ in noi convinzione forte e radicata che se questi territori interagissero attraverso un collegamento organico, attraverso una sorta di patto di governo del territorio stesso, il Monferrato così descritto potrebbe giocare un ruolo di primo piano all’interno del Sistema Piemonte e non solo, con notevoli potenzialità sotto l’aspetto turistico, agricolo, di tutela del territorio, socio – produttivo, culturale.
Perché non valutare ad esempio l’ipotesi di una Università del Monferrato che coagula le diverse realtà che già ci sono sul territorio? Perché non offrire pacchetti turistici omogenei o fare una promozione dei prodotti agricoli ed una difesa dei produttori agricoli in modo sinergico?
Tanto Le trasmetto e richiedo in qualità di presidente di Movimento Progetto Piemonte, movimento politico, nato il 24 giugno del 2009 a Casale Monferrato, che nel suo Statuto ha posto tra le priorità la valorizzazione e l’esaltazione del ruolo del Piemonte e delle sue componenti territoriali.
E il Monferrato, per il ruolo che ha avuto nei secoli è una di queste.
Rimanendo a disposizione per ogni chiarimento e/o delucidazione, porgo I miei più cordiali saluti.
Casale Monferrato, 16 agosto 2011

Lettera di analogo contenuto viene inviata ai sindaci di Casale Monferrato, Acqui Terme, Moncalvo, Alba, Chivasso, Nizza Monferrato, Canelli, Valenza Po,Trino Vercellese
IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Dott. Massimo Iaretti

martedì 16 agosto 2011

Lettera ai Sindaci per la convocazione degli Stati Generali del Monferrato

Egr.Sig.
Dott. Ing. Giorgio Demezzi
Sindaco del Comune di
Casale Monferrato
Residenza Municipale

OGGETTO: Richiesta convocazione Stati Generali del Monferrato

Signor Sindaco,
i recenti provedimenti del Governo in merito alla abolizione delle Province, che dovranno essere ovviamente validati dal Parlamento, se venissero mantenuti nella forma originariamente annunciata, comporteranno dei notevoli cambiamenti nel territorio piemontese. Si aprono, pertanto, per gli enti territoriali della nostra regione degli scenari completementi nuovi che introducono ad un futuro che sarà decisamente diverso da quanto è stato sino ad oggi.
Non volendo entrare nel merito di cambiamenti ancora tutti da venire, mi permetto, però, di evidenziare che è un’occasione unica per ripensare il territorio, anche a prescindere dalla creazione di nuove province, nate dall’aggregazione di più territori. Sarebbe questa, peraltro, una operazione aritmetica volta a salvaguardare questo o quell’ambito amministrativo.
L’occasione che mi pare debba essere colta è che un territorio, e lo ribadisco indipendentemente dall’appartenenza ad una o ad un’altra realtà provinciale, possa ritrovare un ruolo di primo piano che sempre nel passato ha avuto nel Sistema Piemonte.
L’ambito territoriale cui mi riferisco è quello del Monferrato del quale Casale è stata per un significativo periodo, dal 1435 al 1536, capitale e del quale ambisce oggi a ritornare avere un ruolo di aggregazione su area vasta, come dimostra la delega per “Casale Capitale del Monferrato” da lei assegnata.
Di qui la necessità di un’azione politica forte per riaffermare la centralità del Monferrato nel Piemonte del Terzo Millennio, rispetto ad un territorio che coinvolta gli antichi centri ducali e marchionali come Moncalvo, Trino Vercellese, Chivasso, Canelli, Nizza Monferrato, Alba, Valenza, Acqui Terme ed anche Asti, che è stata residenza dei Marchesi sia pure per un breve periodo.
La strada, secondo il nostro modesto punto di vista, è quella della convocazione degli Stati Generali del Monferrato, allargati alle realtà amministrative, socio – economiche, sindacali, del mondo della cultura e del volontariato esistenti sul territorio. In quella sede si potrebbero individuare le strategie per un coinvolgimento di tutto il territorio di un percorso e di iniziative comuni che potrebbero avere sicuramente una ricaduta decisamente ampia.
E’ in noi convinzione forte e radicata che se questi territori interagissero attraverso un collegamento organico, attraverso una sorta di patto di governo del territorio stesso, il Monferrato così descritto potrebbe giocare un ruolo di primo piano all’interno del Sistema Piemonte e non solo, con notevoli potenzialità sotto l’aspetto turistico, agricolo, di tutela del territorio, socio – produttivo, culturale. Perché non valutare ad esempio l’ipotesi di una Università del Monferrato che coagula le diverse realtà che già ci sono sul territorio. Perché non offrire pacchetti turistici omogenei o fare una promozione dei prodotti agricoli ed una difesa dei produttori agricoli in modo sinergico.
Tanto Le trasmetto e richiedo in qualità di presidente di Movimento Progetto Piemonte, movimento politico, nato il 24 giugno del 2009 a Casale Monferrato, che nel suo Statuto ha posto tra le priorità la valorizzazione e l’esaltazione del ruolo del Piemonte e delle sue componenti territoriali,
E il Monferrato, per il ruolo che ha avuto nei secoli è una di queste.
Rimanendo a disposizione per ogni chiarimento e/o delucidazione, porgo I miei più cordiali saluti.
Casale Monferrato, 16 agosto 2011

Lettera di analogo contenuto viene inviata ai sindaci di Acqui Terme, Alba, Asti, Canelli, Chivasso, Moncalvo, Nizza Monferrato, Trino Vercellese, Valenza Po
IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Dott. Massimo Iaretti

Il Movimento Progetto Piemonte approda a Verolengo

Il Movimento Progetto Piemonte approda a Verolengo
Luigi D’Alessandro fiduciario MPP
“Un filo diretto con i cittadini attraverso lo Sportello”
Luigi D’Alessandro, 40 anni, operaio, sposato con una figlia è il fiduciario del Movimento Progetto Piemonte a Verolengo. L’MPP, movimento nato nel 2009 a Casale Monferrato che ha come obiettivo lo Statuto Speciale per il Piemonte, incomincia a radicarsi sul territorio e, in particolare nel Chivassese. Proprio a Chivasso il movimento aveva presentato una propria lista alle elezioni comunali. “Il nostro impegno – dice D’Alessandro, che è stato nominato dal presidente di MPP, Massimo Iaretti – è quelle di valorizzare il territorio piemontese, e Verolengo in questo contesto, in tutte le sue realtà, cittadine ed agricole, impenditoriali e commerciali, attraverso iniziative che facciano risaltare le capacità produttive, i prodotti tipici, il turismo, non dimenticando il ruolo che Verolengo ha avuto, in passato, nel territorio del Marchesato di Monferrato, patrimonio storico che è stato dimenticato”. Luigi D’Alessandro evidenzia anche che l’MPP di Verolengo intende avere un filo diretto con i cittadini attraverso lo “Sportello del Cittadino”, iniziativa che consentirà di raccogliere le loro doglianze, vagliare le possibili soluzioni e si impegnerà nel segnalare e sollecitare i casi che gli verranno sottoposti nelle sedi competenti
“Crediamo – dice ancora l’esponente dell’MPP – nei giovani, con le loro idee creative e su di loro puntiamo per un impegno nella vita socio – politica ed amministrativa del comune, e negli anziani dei quali è un onore “sfruttare” la loro storia e la loro esperienza”. E, dopo il periodo estivo, verrà effettuata una presentazione del Movimento Progetto Piemonte alla cittadinanza di Verolengo
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte

venerdì 5 agosto 2011

Una nuova provincia? Convochiamo gli Stati Generali del Monferrato

Il Castello Paleologo di Casale Monferrato è stata la sede della Corte Marchionale a far data dal 1435, rendendo il borgo Capitale del Monferrato

Fonte: Atnews Quotidiano on line della provincia di Asti http://www.atnews.it

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Le dichiarazioni rese da Marco Galvagno, presidente del Consiglio Provinciale di Asti al quotidiano online ATnews.it, hanno il pregio di sollevare due problemi.

Innanzitutto quale debba essere il ruolo delle province in un momento nel quale sono sempre più forti le spinte per la loro abolizione.

Abolizione che, se fatta dalla mattina alla sera, con un colpo di scure, sarebbe sicuramente inutile oltre che dannosa.

Lo Stato italiano, sin dalla sua Unità è sempre stato modellato su questi ambiti territoriali per cui il passaggio da questi a non si sa che cosa sarebbe soltanto foriero di guai. Che fine farebbero gli Uffici del Governo, le Questure, le Camere di Commercio, le Asl stesse, per non parlare delle sedi decentrate dei diversi organismi, come le Poste Italiane, solo per fare un esempio.

Quale sarebbe la soluzione: l’accentramento a livello regionale? Davvero un bel passo avanti: si è sempre detto che decentramento era sintomo di democrazia e di efficienza, adesso si torna all’accentramento ed al gigantismo. Complimenti davvero Inoltre abolire le province senza prima dare una dimensione minima diversa ai Comuni sarebbe un puro e semplice suicidio amministrativo.

Diversa è la questione se ridurle, farle diventare realmente enti di governo del territorio su area vasta, con nuove aggregazioni territoriali. E in questa direzione è positiva la proposta di Marco Galvagno anche se deve essere approfondita e spiegata, sia agli amministratori locali che alle popolazioni.

Riguardo al ruolo di Casale – come pure di Acqui, di Alba, di Bra, di Chieri e, perché no, di Chivasso – nell’ambito di una eventuale realtà provinciale di questo tipo credo sia prematuro parlarne oggi. Prima occorre che le diverse realtà inizino a dialogare tra loro, superando diffidenza, campanilismi e differenze di coalizione politica di governo.

Come Movimento Progetto Piemonte, essendo nati a Casale Monferrato, abbiamo sempre avuto per questa città e per il Monferrato, un'attenzione particolare. Però valutiamo, a differenza di certe liste civiche, forse troppo civiche, e tra queste faccio il nome ed il cognome di Nuove Frontiere, il problema in un’ottica che non è solo quella del campanile.

Casale è stata sicuramente Capitale del Monferrato, ma non lo è più da secoli. Casale, insieme alle altre capitali storiche del Monferrato (Chivasso, Valenza, Moncalvo, Trino e, sia pure per un breve periodo Asti) ed a città come Acqui o Canelli, rappresenta un territorio molto vasto, che si colloca al di là dei confini provinciali ed anche regionali – se si considerano Savona ed il Savonese .

Se questo territorio interagisse attraverso un collegamento organico, attraverso "una sorta di patto di governo del territorio stesso", potrebbe giocare un ruolo di primo piano all’interno del Sistema Piemonte e non solo, con notevoli potenzialità sotto l’aspetto turistico, agricolo, socio – produttivo.

Perché non pensare, ad esempio, ad un’Università del Monferrato che coaguli le diverse realtà che già ci sono sul territorio. Perché non offrire pacchetti turistici omogenei o fare una promozione dei prodotti agricoli ed una difesa dei produttori agricoli in modo sinergico.

In questo modo si avrebbe anche un Piemonte meno “Torinocentrico” o “Novaracentrico” secondo le nuove tendenze, ma più equilibrato nelle sue componenti territoriali.

Detto questo occorre fare un passo concreto: nei prossimi giorni invieremo una lettera ai Sindaci di Asti, Casale Monferrato, Chivasso, Valenza, Trino Vercellese, Canelli, Acqui Terme e di altri centri significativi per la storia monferrina, chiedendo la convocazione degli Stati Generali del Monferrato, allargati alle realtà amministrative, socio – economiche, sindacali, del mondo della cultura e del volontariato esistenti sul territorio.

Non occorre una grande spesa, una riunione del genere può benissimo essere fatta in modo semplice, ma badando agli aspetti concreti. E questa iniziativa non potrà non partire che da Casale o da Asti, o da tutte e due insieme. Come Movimento Progetto Piemonte la nostra parte di pungolo la faremo, poi toccherà alle Istituzioni e alla gente, che dovrà venire informata e coinvolta, ed informeremo e coinvolgeremo, nel modo più diretto e corretto possibile. Piermassimo Guarnero Coordinatore Movimento Progetto Piemonte

Casella Postale 11 - 15033 Casale Monferrato Tel. 349/8773769 portavoce@progettopiemonte.it

mercoledì 3 agosto 2011

Iniziativa “estiva” di Progetto Casorzo. Interpellanze sull’Unesco e le fontane leggere

Iaretti (MPP): “I primo frutti del lavoro della giunta ombra”

Casorzo – Durante la riunione che si era svolta la scorsa settimana a Vignale per la presentazione della zona di eccellenza 9 – Grignolino, da inserire nella Lista dell’Unesco come patrimonio dell’umanità, il presidente Roberto Cerrato aveva lanciato un appello ai comuni affinché aderissero all’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli Langa – Roero e Monferrato. L’associazione in questione si occuperà ai fornire attività di governance, coordinamento e pianificazione delle attività e dei progetti riguardanti il sito. Il territorio comunale di Casorzo è inserito nell’area di eccellenza “Core Zone” n° 9 del Sito, incentrata sulla produzione vitivinicola del Grignolino, pur essendo stato specificato nella presentazione della “Core Zone” che “la grande varietà di vitigni autoctoni ha reso nota l’area anche per il Ruché ed il Malvasia di Casorzo”. I consiglieri del gruppo Progetto Casorzo che aderisce al Movimento Progetto Piemonte, Marzo Zatti, Fabrizio Iaretti ed Aris Solini, hanno presentato una interpellanza nella quale chiedono all’amministrazione comunale se intenda aderire all’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato e quali iniziative intenda promuovere e con quali strumenti di comunicazione nei confronti della popolazione, per sottolineare agli abitanti di Casorzo l’importanza della candidatura del sito “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe – Roero e Monferrato” all’inserimento nella Lista del Patrimonio dell’Umanità, in vista della visita degli ispettori UNESCO prevista nei prossimi mesi di settembre/ottobre 2011.
Il gruppo di minoranza Progetto Casorzo ha poi presentato una seconda interpellanza nella quale chiede al sindaco ed alla giunta se non ritenga il caso di installare anche nel comune della collina monferrina una “fontana leggera”, in grado di erogare acqua refrigerata e filtrata, gasata e non, come è avvenuto anche in altre realtà quali Alfiano Natta e Mirabello Monferrato, dove la popolazione ha reagito in modo positivo all’innovazione. Una fontana leggera, infatti, consentirebbe una notevole diminuzione dell’utilizzo delle bottiglie in plastica, con minori spese per la raccolta differenziata e potrebbe essere frutto della collaborazione con il Consorzio dei comuni per l’Acquedotto del Monferrato.
Commenta il presidente del Movimento Progetto Piemonte Massimo Iaretti: “Sono i primi frutti del lavoro di Marzo Zatti e della “giunta ombra”. Qualcuno potrà anche ironizzare su questo concetto, ma l’obiettivo è semplice: avere una presenza in consiglio comunale che non sia soltanto fatta di una opposizione sterile, urlata e fine a se stessa, che non porta da nessuna parte e servirebbe unicamente ad esacerbare gli animi, ma fare proposte nel merito, come il lavoro svolto da Marco Zatti e dalle persone che con lui collaborano sta dimostrando”.

Casale Monferrato, 2 agosto 2011
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte