mercoledì 27 ottobre 2010

Interpellanza di MPP a Parella per favorire il settore agricolo paesaggistico

Gruppo Consigliare Progetto Parella - MPP

Egr.Sig.
Sindaco del Comune di Parella

Il sottoscritto Pier Massimo Guarnero, caporuppo del Gruppo Consigliare “Progetto Parella – MPP” presenta la seguente

INTERPELLANZA

VISTO che il presidio del territorio è una priorità per la difesa del suolo ed una buona ed efficiente urbanizzazione

RILEVATO che tale priorità è inserita nel programma dell’Amministrazione Comunale

RILEVATO l’art. 15 del D.Lgs. 228/2001 “Orientamento e modernizzazione del settore agricolo” a norma dell’art. 7 della L. 5.03.2001 N° 57 prevede che “al fine di favorire lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione ed alla manutenzione del territorio, alla salvaguardia del paesaggio agricolo e forestale, alla cura ed al mantenimento dell’assetto idrogeologico”, le Pubbliche Amministrazioni possano stimolare apposite convenzioni con gli imprenditori agricoli

Tutto ciò premesso
INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore all’Agricoltura per sapere se

l’Amministrazione Comunale di Parella abbia stipulato analoghe convenzioni con gli imprenditori agricoli o se simili convenzioni siano in atto anche in forma consortile con comuni viciniori
in caso di risposta negativa via sia l’intenzione ad agire utilizzando gli strumenti normativi e con quale tempistica.

Parella,

Pier Massimo Guarnero

Prosegue il cammino verso l’integrazione dei 5 comuni della Pedanea. Il contributo di MPP

Fonte: Gazzetta del Canavese

PARELLA – Prosegue il cammino verso l’integrazione dei 5 comuni della Pedanea. Anche se all’appello manca soltanto il mandato al primo cittadino di Loranzè (ma arriverà tra poche settimane), i sindaci della stessa Loranzè, Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello si sono ritrovati per valutare insieme la strada per arrivare ad una gestione associata dei servizi. Intanto, però, dal Movimento Progetto Piemonte – che è presente con 3 consiglieri di minoranza a Parella – arriva una originale proposta che vorrebbe fare crescere la cultura civica dello stare insieme. „Proponiamo a tutti e cinque i comuni di costituire un Consiglio intercomunale dei bambini della Pedanea – dice Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte e consigliere comunale di minoranza a Parella – la nostra iniziativa ha una doppia finalità: da un lato quella di diffondere una coscienza civica sin dalla più tenera età, ed in questo momento ce n’è veramente bisogno in tutto il Paese, dall’altra di abituare sin da piccolissimi gli abitanti di questi comuni a ragionare in un’ottica che vada al di là del campanilismo puro e semplice“. Così nei prossimi giorni l’MPP – Movimento Progetto Piemonte invierà ai Comuni della Pedanea una lettera di accompagnamento ad una proposta di ordine del giorno nel quale, se approvati dai rispettivi consigli comunali, si impegnano i sindaci a concorrere all’istituzione del „Consiglio dei bambini e delle bambine delle municipalità della Pedanea“. „Il documento – spiega Graziana Perin, referente Mpp per le politiche scolastiche e sociali e consigliere a Parella – spiega come il consiglio sia un laboratorio costituito per favorire la crescita civica dei piccoli cittadini e, in particolare, il senso di appartenenza alla comunità ed al territorio, la partecipazione alla vita del comune, l’educazione civica, la capacità di prendere decisioni autonome e responsabili, una migliore conoscenza di istituzioni e servizi pubblici, la conoscenza del proprio ruolo e di quello degli altri“. Il progetto è destinato ai bambini di tutti i comuni della Pedanea delle classi quarta e quinta primaria, dovranno eleggere un presidente del consiglio che farà la promessa formale davanti ai sindaci dei comuni interessati. „Il Consiglio dei bambini come quello dei ragazzi – dice ancora Iaretti – non è una novità perché diversi comuni, anche in Piemonte, l’hanno già adottato, mentre è una novità assoluta il fatto che si pensi di istituirlo coinvolgendo da subito più comuni. L’idea, ovviamente sempre che venga recepita, è che la sede sia itinerante presso l’uno o l’altro municipio“. Movimento Progetto Piemonte chiede anche che i sindaci ed i consiglio comunali tengano conto delle decisioni prese dal Consiglio dei Bambini e delle Bambine e ne diano risposte motivate.
„In questo modo – aggiunge Graziana Perin – abbiamo voluto dare un nostro contributo concreto, ad impatto economico bassissimo o praticamente nullo alla vita sociale della Pedanea. Siamo anche disposti ad illustrarlo nelle varie realtà municipali, ovviamente se ci verrà richiesto e auspichiamo che l’iniziativa trovi il più ampio sostegno“.

Richiesta di discussione dell'Ordine del Giorno su istituzione “Consiglio Comunale dei Bambine e delle Bambine delle Municipalità della Pedanea”

Egr.Sig.
Sindaco del Comune di
10010 – Colleretto Giacosa
Residenza Municipale

Egr.Sig.
Sindaco del Comune di
10010 – Loranzè
Residenza Municipale

Egr.Sig.
Sindaco del Comune di
10010 – Strambinello
Residenza Municipale

Egr.Sig.
Sindaco del Comune di
10010 – Quagliuzzo
Residenza Municipale

OGGETTO: richiesta discussione Ordine del Giorno su istituzione “Consiglio Comunale dei Bambine e delle Bambine delle Municipalità della Pedanea”

Si trasmette, allegata a questa lettera, copia di proposta di ordine del giorno elaborata dal Movimento Progetto Piemonte – MPP, nella quale si chiede alla Amministrazione Comunale ed al Consiglio Comunale in indirizzo di voler mettere in discussione il document che propone l’istituzione di un “Consiglio Comunale dei Bambine e delle Bambine delle Municipalità della Pedanea”
Analogo documento viene proposto dal nostro gruppo consigliare denominato “Lista Civica – Progetto Parella – MPP” all’Amministrazione ed al Consiglio Comunale di Parella.
Il Movimento Progetto Piemonte è un Movimento Politico aperto, laico ed aconfessionale, nato per iniziativa di un gruppo di cittadini piemontesi a Casale Monferrato, antica capitale del Monferrato il 24 giugno 2009, festa del Santo Patrono di Torino.

Il suo obiettivo prioritario è il conseguimento dello Statuto Speciale per il Piemonte sul modello di quelli già esistenti e previsti dalla Carta Costituzionale che costituisce il punto di riferimento fondante del Movimento, insieme ai valori di libertà ed autonomia contenuti nella Carta di Chivasso.
Scopo della presentazione della proposta di Ordine del Giorno alle Municipalità in indirizzo è quello di stimolare, attraverso un’iniziativa che ha già diversi precedenti in tutta Italia ed in Piemonte, la crescita civica dei piccolissimi e dei piccoli residenti nei Comuni di quella che un tempo era l’unica municipalità di Pedanea.
Ciò in quanto, inoltre, è ad avvalorare il percorso di dialogo avviato dalle Ammininistrazioni destinatarie della missiva, nella certezza di dare un contributo propositivo.
A disposizione di ogni chiarimento, e se le S.V. lo riterranno opportuno, per illustrare il documento ed il suo contenuto, davanti ai rispettivi Consigli Comunali, porgo distinti saluti.
Casale Monferrato, 22 ottobre 2010

IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Dott. Massimo Iaretti

Proposta di costituzione del Consiglio Comunale dei Bambini e della Bambine delle Municipalità della Pedanea

Gruppo Consigliare
Progetto Parella - MPP

Egr.Sig.
Sindaco del Comune di Parella

Il sottoscritti Pier Massimo Guarnero, caporuppo, Massimo Iaretti, Tiziana Perin, consiglieri del Gruppo Consigliare “Progetto Parella – MPP” presentano il seguente

ORDINE DEL GIORNO

VISTO percorso avviato dai Comuni di Colleretto Giacosa, Loranzè, Parella, Quagliuzzo, Strambinello, e formalizzato attraverso delibere recepite dai singoli consigli comunali

RILEVATO che le cinque municipalità in periodo antecedente della loro storia hanno fatto parte di una unica identità comunale chiamata Pedanea

EVIDENZIATO il valore primario che assumono la partecipazione e la consultazione della popolazione nel governo della cosa pubblica, nelle forme e nei modi regolamentati dallo Statuto Comunale, dallo Statuto della Regione Piemonte e della Costituzione della Repubblica Italiana

DATO il grande valore che assumono i giovani ed i giovanissimi nell’ambito di una comunità locale, come futuri elettori ed amministratori del domani

VALUTATA POSITIVAMENTE l’esperienza dei “Consigli Comunali dei Bambini e delle Bambine” e dei “Consigli Comunali dei Ragazzi e delle Ragazze” avviata sul territorio nazionale ed in specifico con diverse articolazioni in Piemonte

ESSENDO gli stessi laboratori costituiti per favorire la crescita civica dei piccoli cittadini come occasione di incontro per esprimere bisogni, desideri, sogni, cercando di realizzare dal punto di vista amministrativo i loro progetti condivisi

VISTA la storica occasione di creare un unico progetto condiviso rivolto ai piccoli cittadini delle Municipalità della Pedanea

SOTTOLINEATO ANCORA che lo Statuto Comunale valorizza la consultazione e la partecipazione come strumenti di appartenenza ad una Comunità civica

Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale di Parella

DA MANDATO AL SINDACO

- Affinchè d’intesa con gli altri Sindaci dei Comuni della Pedanea costituisce il “Consiglio Comunale dei Bambini e della Bambine delle Municipalità della Pedanea” prevedendo che nell’apposito Regolamento, che dovrà venire ratificato d’intesa dai rispettivi Consigli Comunali, entro 60 giorni dall’approvazione di questo ordine del giorno, siano contenute le seguenti indicazioni di indirizzo:
a) Il “Consiglio Comunale dei Bambini e della Bambine delle Municipalità della Pedanea” favorisca e promuova il senso di appartenenza alla comunità ed al territorio, la partecipazione attiva alla vita del Comune di appartenenza e degli altri Comuni della Pedanea, l’educazione civica, lo spirito critico, la capacità di progettare, cooperare e verificare, la capacità di prendere decisioni autonome e responsabili, una migliore conoscenza delle istituzioni, dei servizi pubblici e del loro funzionamento, la conoscenze del proprio ruolo e quello degli altri, proponendo iniziative ed imparando a rispettare le regole.
b) Sia aperto a tutti i bambini e bambine frequentanti le classi 4° e 5° primaria, nelle scuole presenti sul territorio di Pedanea e comunque residenti nelle 5 municipalità
c) Abbia sede, a turno, presso ognuno dei 5 palazzi municipali dei comuni della Pedanea
d) Abbia la durata di un anno scolastico
e) Alle sedute venga data la massima pubblicità, siano pubbliche e svolte con l’assistenza di un segretario comunale
f) Si svolgano almeno due volte all’anno
g) Nella prima riunione il Consiglio nomini al proprio interno un Presidente del “Consiglio Comunale dei Bambini e della Bambine delle Municipalità della Pedanea”
h) Le decisioni siano adottate con i voti della maggioranza assoluta dei consiglieri presenti
i) Le decisioni del “Consiglio Comunale dei Bambini e della Bambine delle Municipalità della Pedanea” sotto forma di pareri e proposte saranno verbalizzate e sottoposte alle Amministrazioni Comunali, singolarmente o collettivamente, le quali dovranno prenderle in considerazione e dare motivata risposta
j) Il “Consiglio Comunale dei Bambini e della Bambine delle Municipalità della Pedanea” potrà richiedere ai Sindaci dei Comuni, singolarmente o collettivamente, di porre all’ordine del giorno dei Consigli Comunali un argomento per la relativa discussione.
k) Il Presidente del “Consiglio Comunale dei Bambini e della Bambine delle Municipalità della Pedanea” prima di assumere le proprie funzioni farà promessa formale di fronte ai Sindaci delle 5 Municipalità e una volta in carica rappresenterà a tutti gli effetti il Consiglio.

Parella,
Pier Massimo Guarnero
Massimo Iaretti
Graziana Perin

domenica 10 ottobre 2010

Alcune precisazioni di Iaretti in seguito all'articolo pubblicato on line su Tuono News

Egregio direttore del giornale online Tuononews

Egregio Direttore,
Ringraziandola preliminarmente per lo spazio dedicato al mio intervento come Presidente del Movimento Progetto Piemonte, visti i commenti (sono un vostro lettore quotidiano perché credo che le testate online, specialmente a livello locale, siano una delle frontiere dell’informazione) Le chiedo di poter fare alcune precisazioni ed integrazioni a quanto pubblicato:
1) un gruppo di cittadini e cittadine, valsesiani e vercellesi, ha dato vita, nei giorni scorsi, ad una lista civica che concorrerà, con un proprio candidato presidente ed al di fuori degli schieramenti attuali, alle prossime elezioni per la Provincia di Vercelli. “Progetto Provincia Valsesia e Vercelli” aderisce al Movimento Progetto Piemonte e ha indicato lo scrivente come candidato presidente.
2) “La lista e l’MPP non vogliono essere un fuoco di paglia – dice ancora Iaretti – ed il nostro progetto lo scriveremo con la gente dopo averla sentita nelle nelle baite, nelle case, nei circoli, nelle piazze, nelle strade e ovunque ci sia data la possibilità di parlare e di confrontarci”. Quindi un programma che dovrà venire dal basso e non dall’alto, anche se ci sono alcuni punti fissi.
3) La Provincia di Vercelli, così come è oggi, con le sue limitazioni territoriali e la sua scarsa popolazione non ha più ragione di esistere. La fusione in un nuovo soggetto con Casale Monferrato sul genere della “coprovincia” o “Provincia federate”, tanto spinta dal deputato Roberto Rosso, rischia di nascere già morta se è solo una operazione aritmetica per mantenere in vita l’Ente Provincia. Allora si che si dovrebbe concordare con chi dice che è una operazione mirante solo a salvare delle sedie e delle poltrone. Noi crediamo fortemente, invece, all’integrazione della Valsesia, del Vercellese e del Casalese in un nuovo soggetto che vada dal Monte Rosa alle colline del Monferrato passanto per la pianura risicola. Esso sarebbe davvero un elemento di riequilibrio territoriale del Piemonte Nord Orientale
4) Riguardo alle critiche ed ai commenti sono sempre ben accetti quando costruttivi, ma non bisogna correre il rischio di cadere nelle chiacchere da bar. Mi spiego meglio: è vero che le Province, così come sono, servono poco, ma è altrettanto vero che lo Stato Italiano, e prima di lui il Regno Sardo Piemontese, erano modellati proprio su questi enti territoriali. Oggi abolire le Province senza prima riformare SERIAMENTE il sistema della autonomie locali (ad esempio mettendo un limite minimo di popolazione per i comuni “alla francese” di 10/15mila abitanti e valutati dei sistemi di cooperazione intercomunale, vuole dire soltanto creare del caos. E poi come la mettiamo con enti come le Camere di Commercio o articolazioni come le Questure o i Comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri. Noi non proponiamo una nuova, ulteriore, provincia, ma un ridisegno territoriale delle provincie nell’ambito della nostra regione, a partire da Vercelli.
Meglio che siano i piemontesi a decidere, piuttosto che qualche burocrate del ministero o qualche parlamentare che non sa neanche dove si trovano Alessandria, Casale Monferrato o Vercelli.
I cittadini hanno bisogno di fatti concreti. Noi cercheremo, se ce la faremo e se ci sarà data l’oppotunità, di farlo agendo e guardanto la gente negli occhi.
Il resto sono solo chiacchere, nascondendosi dietro uno pseudonimo o un nickname.
Grazie per l’ospitalità e complimenti per la linea editoriale.
Casale Monferrato, 9 ottobre 2010
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte

venerdì 8 ottobre 2010

Provincia Federata Vercelli-Casale, Iaretti (MPP): "Un nuovo inizio, non una minestra riscaldata della vecchia cucina politica"

Fonte: Tuono News, Quotidiano di Alessandria e Provincia http://www.tuononews.it

Casale Monferrato - Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Massimo Iaretti (Movimento Progetto Piemonte), sull'ipotesi di provincia federata Vercelli-Casale: "Mi permetto di chiederle un poco dello spazio sulla sua testate per l’argomento che oggi è tornato di moda, ovvero la Provincia Federata Casale – Vercelli o Vercelli – Casale. Poiché ne scrivo e sostengo quest’idea da vent’anni circa (e all’epoca a Casale, la mia città natale, qualcuno mi prese per folle perché “se si va con Vercelli dobbiamo cambiare la targa dell’auto”) ritengo di dover mettere qualche puntino sulle “I”, anche alla luce dei tanti che saltano sul carro dell’ultima moda. Riguardo ai fatti concreti e non alle parole le prime proposte, non di mera provocazione politica, ma che entrano nella sostanza, i primi passi vennero compiuti da esponenti dell’allora area socialista e socialdemocratica. Ne ricordo alcuni: nel 1991 si svolse a Vercelli un incontro tra la sezione Psdi di Casale ed i gruppi consigliari alla Provincia ed al Comune di Vercelli da cui scaturì un ordine del giorno che venne presentato dal consigliere Emanuele Caradonna, all’epoca capogruppo socialdemocratico in Comune a Vercelli e, in conseguenza di questo, fu istituita una commissione per esplorare la possibilità dell’integrazione dei due territori. Qualcosa di simile è avvenuto quasi vent’anni dopo nella Provincia di Vercelli con la seconda amministrazione Masoero. Nei primissimi anni Novanta, l’avvocato Roberto Scheda, nella veste di presidente della Cassa di Risparmio di Vercelli elaborò un progetto turistico delle terre del riso e del vino che, tradotto in cartografia, poteva delimitare i confine di una nuova provincia da Gattinara a Moncalvo. Le idée, all’epoca molto avanti di Scheda, vennero rispedite al mittente da tutta la classe politica casalese in un convegno nell’appena inaugurato Teatro Municipale. L’unica voce che si levò a favore fu quella di Gianni Cardillo, capogruppo Psdi a Palazzo San Giorgio. Poi c’è stata la mozione di Mario Oddone – Uniti per Casale – che chiedeva all’amministrazione casalese di pronunciarsi per un rapporto con Vercelli, che venne però cassata dal centrosinistra al governo della città a larga maggioranza. Tra le voci che si espressero a favore della co – provincia, vorrei ricordare anche quelle di Cristiano Bussola (chissà se lo ricorda) , dell’ex deputato Alda Grassi e, anche, sommessamente, la mia. Oggi le cose sono cambiate ma il metodo pare lo stesso. A determinare l’accelerazione è stata la ventilate ipotesi di sopprimere la Provincia di Vercelli a fare muovere Roberto Rosso, vice presidente della Regione e deputato che è riuscito a mettere in piedi una campagna davvero molto efficace sul piano mediatico (e su questo Roberto è davvero bravo). Ma il rischio è quello di seguire la logica della politica di sempre, ovvero di rincorrere una emergenza soltanto quando i buoi sono scappati o stanno per scappare. A giudizio mio, e del Movimento Progetto Piemonte che rappresento, la nuova provincial se nasce come semplice aggregazione territoriale di Vercelli e di Casale, senza tenere conto della Valsesia, rischia di essere semplicemente il frutto di una somma algebrica, ovvero Vercelli + Casale – Valsesia = tutto come prima. La provincia federata, ammesso che nasca davvero, se dovesse seguire questo ragionamento sarebbe soltanto un tentativo di mantenere in vita un ente provincia, non, al contrario, di dare vita ad una nuova aggregazione territoriale che potrebbe avere un ruolo nel Piemonte del terzo millennio, in particolare con un ruolo di cerniera nel Piemonte Orientale, sia sotto l’aspetto agricolo, che turistico, che produttivo, che culturale. Se, invece, la Valsesia assecondasse l’idea di chi la vuole con Novara, o seguisse i sogni minoritari di una cantonalizzazione o ci fossero altre fughe in avanti – come quella recentemente proposta di un passaggio di Borgo d’Ale, Santhià ed Alice Castello alla Provincia di Biella – il territorio sarebbe mutilato in partenza. E per fare un ibrido senza nè capo nè coda è meglio lasciare le cose come stanno. Casale in questo ambito un ruolo lo può e deve avere. Se è vero che è Capitale del Monferrato perché il Sindaco Giorgio Demezzi non convoca gli Stati Generali dell’Antico Marchesato, che porterebbero al confronto amministrazioni come quella di Trino, di Moncalvo e, perché no, di Chivasso (che non farà parte dell’area metropolitana di Torino e con Casale ha legami attraverso la Valcerrina ed l’antico collegio senatoriale), e non si inizia così a gettare le basi per una proposta di provincia unitaria che si confronti con il Vercellese e la Valsesia e proceda in tempi brevi verso la nuova realtà provinciale. In questo modo si potrà iniziare a gettare le davvero le basi di un processo serio che guarda al concreto. Altrimenti ci saranno sempre e solo speranze. E, come recita un proverbio, chi vive sperando muore ….. E siccome, personalmente e come MPP, riteniamo che “tempus regit actum”, saremo presenti con una nostra lista ed nostro candidate presidente alle prossime elezioni provinciali di Vercelli (ovviamente se e quando si faranno) mettendo al primo punto la provincia federata della Valsesia, delle Terre d’acqua e del Monferrato Casalese."

Un casalese si candida alla guida della Provincia di Vercelli. E' Massimo Iaretti esponente del Movimento Progetto Piemonte

Un casalese si candida alla guida della Provincia di Vercelli. E' Massimo Iaretti esponente del Movimento Progetto Piemonte: 'Non saremo un fuoco di paglia'

Fonte: Casale News http://www.casalenews.it/index

8 Ottobre 2010 – CASALE – Un gruppo di cittadini e cittadine, valsesiani e vercellesi, ha dato vita, nei giorni scorsi, ad una lista civica che concorrerà, con un proprio candidato presidente, al di fuori degli schieramenti attuali, alle prossime elezioni per la Provincia di Vercelli.
"Progetto Provincia Valsesia e Vercelli" aderisce al Movimento Progetto Piemonte (nato il 24 giugno 2009 con lo scopo di trasformare il Piemonte in Regione a Statuto Speciale, attualmente con rappresentanze istituzionali nei consigli comunali di Parella nel Canavese e di Rosignano Monferrato in provincia di Alessandria) ha indicato come candidato Massimo Iaretti, giornalista e consulente di sicurezza del lavoro.
Cinquant’anni compiuti a giugno, è nato a Casale Monferrato, di famiglia originaria valsesiana (di Gattinara) è piuttosto radicato anche a Vercelli e nel Vercellese lavorandovi da oltre 20 anni.
"Partiamo con largo anticipo rispetto alla data delle elezioni, peraltro solo ipotetica – dice Massimo Iaretti – perché è nostra intenzione fare conoscere il nostro progetto per la Valsesia, il Vercellese e non solo, ai cittadini, in quanto è nostra intenzione avere sempre con loro un contatto diretto e trasparente e fare seguire, ove sia possibile, alle parole vuote, dei fatti concreti. La nostra sarà una campagna elettorale lunga, sobria, senza apparenze inutile, dagli enormi manifesti che campeggiano da sempre sui muri di Vercelli, agli spot sui mass media. Cercherò, e insieme a me tutti coloro che appartengono alla mia formazione politica, incontri e contatti personali, ovunque e dovunque sia possibile".
Un primo esempio "sul campo" verrà dall’organizzazione che "Progetto Provincia Valsesia Vercelli" intende darsi. Nei prossimi giorni verrà completato l’organico dei "delegati di collegio", ovvero di coloro che si occuperanno delle varie parti del territorio provinciale e saranno sul posto referenti della lista civica e punto di osservatorio e di ascolto verso i cittadini,sia prima che dopo le elezioni, qualunque ne sarà l’esito.
"La lista e l’MPP non vogliono essere un fuoco di paglia – dice ancora Iaretti – ed il nostro progetto lo scriveremo con la gente dopo averla sentita nelle baite, nelle case, nei circoli, nelle piazze, nelle strade e ovunque ci sia data la possibilità di parlare e di confrontarci".
Quindi un programma che dovrà venire dal basso e non dall’alto, anche se ci sono alcuni punti fissi.
"Sin d’ora diciamo – continua Massimo Iaretti – che il nuovo presidente ed il nuovo consiglio provinciale di Vercelli dovranno avere la capacità e la responsabilità di costruire un ente territoriale nuovo.
La Provincia di Vercelli, così come è oggi, con le sue limitazioni territoriali e la sua scarsa popolazione non ha più ragione di esistere.
La fusione in un nuovo soggetto con Casale Monferrato sul genere della "coprovincia" o "Provincia federate", tanto spinta dal deputato Roberto Rosso, rischia di nascere già morta se è solo una operazione aritmetica per mantenere in vita l’Ente Provincia.
Allora si che si dovrebbe concordare con chi dice che è una operazione mirante solo a salvare delle sedie e delle poltrone. Noi invece crediamo fortemente all’integrazione della Valsesia, del Vercellese e del Casalese in un nuovo soggetto che vada dal Monte Rosa alle colline del Monferrato passando per la pianura risicola. Esso sarebbe davvero un elemento di riequilibrio territoriale del Piemonte Nord Orientale e consentirebbe una promozione del territorio attraverso le sue potenzialità turistiche, culturali, agroalimentari, socio – produttive".
Iaretti indica, con larghissimo anticipo, quali saranno - ovviamente se i cittadini della Valsesia e del Vercellese daranno fiducia a lui ed alla lista che lo sosterrà – i primi due atti che compirà a livello provinciale: l’immediata costituzione di un tavolo di lavoro istituzionale per aprire da subito a Casale ed all'area Casalese per la creazione del nuovo ente territoriale e la modifica dello Statuto Provinciale con la previsione dell’istituzione del "Cantone Valsesia" quale soggetto autonomo e componente della nuova Provincia.
Sui vari aspetti socio – economici e strutturali, nonché sull’importantissima questione della sanità, il cui patrimonio va comunque e sempre difeso con forza, "Progetto Provincia Valsesia Vercelli" elaborerà dei documenti specifici, frutto del confronto tra le idee dei suoi aderenti e la popolazione. In questo modo si cercherà di "somministrare" a Valsesiani e Vercellesi, rendendoli partecipi, un piatto davvero diverso e non la solita minestra riscaldata della partitocrazia.
Questo affinché Vercelli e la Valsesia continuino ad essere protagonisti di un territorio autonomo, con un ruolo determinante nell’economia del Piemonte.

Redazione On Line

giovedì 7 ottobre 2010

Per la gestione associata dei servizi. INSIEME I COMUNI DELLA PEDANEA. Iaretti dell'MPP ha ottenuto il coinvolgimento di tutti i gruppi consigliari

Fonte: La Gazzetta del Canavese, Giovedì 7 ottobre 2010 - Anno 5 - n. 38 - pag. 6

I comuni che facevano parte della municipalità di Pedanea torneranno a lavorare insieme?
La legge prevede ormai che i centri con meno di 5mila abitanti (e meno di 3000 in montagna) debbano trovare delle forme di gestione associata dei
servizi. Così Colleretto Giacosa, Loranzè, Strambinello, Quagliuzzo e Parella hanno iniziato un cammino per gestire in comune alcune funzioni (amministrazione, gestione e controllo, polizia locale, istruzione pubblica, viabilità e trasporti, gestione del territorio e ambiente) che passa attraverso
una delibera di consiglio che dà mandato ai sindaci di proseguire il cammino. L’atto, già votato da Colleretto Giacosa, Strambinello e Quagliuzzo, è
stato approvato all’unanimità da Parella nella seduta di mercoledì sera, mentre per Loranzè si attendono tempi leggermente più lunghi. Il provvedimento è stato illustrato dal Sindaco Roberto Comitini, che ha sottolineato la necessità di andare nella direzione della gestione dei servizi associati, mentre Massimo Iaretti (Presidente di Movimento Progetto Piemonte) ha chiesto ed ottenuto il coinvolgimento attivo di tutti i gruppi
consigliari (la lista civica che sostiene il sindaco, MPP ed MFL) attraverso la conferenza dei capigruppo, «in modo che ogni passaggio di un percorso
così cruciale per la comunità parellese venga condiviso da ogni sua componente». La delibera prevede che il Sindaco relazioni in consiglio sugli esiti
degli approfondimenti con una cadenza di almeno due mesi e le conclusioni arrivino entro il 30 aprile dell’anno prossimo. Il Consiglio di Parella è stato
preceduto da una breve ed appassionata comunicazione di Laura Rocchietta, rappresentante di Libera per l‘Eporediese, l’associazione contro le mafie, che ha illustrato le attività dell’associazione fondata da don Ciotti. E presto potrebbe venire portata in consiglio la proposta di adesione di Parella al sodalizio, analogamente a quanto è avvenuto nella vicina Strambinello.

mercoledì 6 ottobre 2010

In vista delle provinciali del 2011 nasce la Lista Civica "Progetto Provincia Valsesia Vercelli" che aderisce al MPP, Iaretti candidato presidente

In vista delle provinciali del 2011 nasce la Lista Civica "Progetto Provincia Valsesia Vercelli" che aderisce al Movimento Progetto Piemonte - Massimo Iaretti candidato presidente

Un gruppo di cittadini e cittadine, valsesiani e vercellesi, ha dato vita, nei giorni scorsi, ad una lista civica che concorrerà, con un proprio candidato presidente, al di fuori degli schieramenti attuali, alle prossime elezioni per la Provincia di Vercelli.

"Progetto Provincia Valsesia e Vercelli" aderisce al Movimento Progetto Piemonte (nato il 24 giugno 2009 con lo scopo di trasformare il Piemonte in Regione a Statuto Speciale, attualmente con rappresentanze istituzionali nei consigli comunali di Parella nel Canavese e di Rosignano Monferrato in provincia di Alessandria) ha indicato come candidato Massimo Iaretti, giornalista e consulente di sicurezza del lavoro.

Cinquant’anni compiuti a giugno, è nato a Casale Monferrato, di famiglia originaria valsesiana (di Gattinara) è piuttosto radicato anche a Vercelli e nel Vercellese lavorandovi da oltre 20 anni.

"Partiamo con largo anticipo rispetto alla data delle elezioni, peraltro solo ipotetica – dice Massimo Iaretti – perché è nostra intenzione fare conoscere il nostro progetto per la Valsesia, il Vercellese e non solo, ai cittadini, in quanto è nostra intenzione avere sempre con loro un contatto diretto e trasparente e fare seguire, ove sia possibile, alle parole vuote, dei fatti concreti. La nostra sarà una campagna elettorale lunga, sobria, senza apparenze inutile, dagli enormi manifesti che campeggiano da sempre sui muri di Vercelli, agli spot sui mass media. Cercherò, e insieme a me tutti coloro che appartengono alla mia formazione politica, incontri e contatti personali, ovunque e dovunque sia possibile".

Un primo esempio "sul campo" verrà dall’organizzazione che "Progetto Provincia Valsesia Vercelli" intende darsi. Nei prossimi giorni verrà completato l’organico dei "delegati di collegio", ovvero di coloro che si occuperanno delle varie parti del territorio provinciale e saranno sul posto referenti della lista civica e punto di osservatorio e di ascolto verso i cittadini,sia prima che dopo le elezioni, qualunque ne sarà l’esito.

"La lista e l’MPP non vogliono essere un fuoco di paglia – dice ancora Iaretti – ed il nostro progetto lo scriveremo con la gente dopo averla sentita nelle baite, nelle case, nei circoli, nelle piazze, nelle strade e ovunque ci sia data la possibilità di parlare e di confrontarci".

Quindi un programma che dovrà venire dal basso e non dall’alto, anche se ci sono alcuni punti fissi.

"Sin d’ora diciamo – continua Massimo Iaretti – che il nuovo presidente ed il nuovo consiglio provinciale di Vercelli dovranno avere la capacità e la responsabilità di costruire un ente territoriale nuovo.

La Provincia di Vercelli, così come è oggi, con le sue limitazioni territoriali e la sua scarsa popolazione non ha più ragione di esistere.

La fusione in un nuovo soggetto con Casale Monferrato sul genere della "coprovincia" o "Provincia federate", tanto spinta dal deputato Roberto Rosso, rischia di nascere già morta se è solo una operazione aritmetica per mantenere in vita l’Ente Provincia.

Allora si che si dovrebbe concordare con chi dice che è una operazione mirante solo a salvare delle sedie e delle poltrone".

Noi invece crediamo fortemente all’integrazione della Valsesia, del Vercellese e del Casalese in un nuovo soggetto che vada dal Monte Rosa alle colline del Monferrato passando per la pianura risicola. Esso sarebbe davvero un elemento di riequilibrio territoriale del Piemonte Nord Orientale e consentirebbe una promozione del territorio attraverso le sue potenzialità turistiche, culturali, agroalimentari, socio – produttive".

Iaretti indica, con larghissimo anticipo, quali saranno - ovviamente se i cittadini della Valsesia e del Vercellese daranno fiducia a lui ed alla lista che lo sosterrà – i primi due atti che compirà a livello provinciale: l’immediata costituzione di un tavolo di lavoro istituzionale per aprire da subito a Casale ed all'area Casalese per la creazione del nuovo ente territoriale e la modifica dello Statuto Provinciale con la previsione dell’istituzione del "Cantone Valsesia" quale soggetto autonomo e componente della nuova Provincia.

Sui vari aspetti socio – economici e strutturali, nonché sull’importantissima questione della sanità, il cui patrimonio va comunque e sempre difeso con forza, "Progetto Provincia Valsesia Vercelli" elaborerà dei documenti specifici, frutto del confronto tra le idee dei suoi aderenti e la popolazione. In questo modo si cercherà di "somministrare" a Valsesiani e Vercellesi, rendendoli partecipi, un piatto davvero diverso e non la solita minestra riscaldata della partitocrazia.

Questo affinché Vercelli e la Valsesia continuino ad essere protagonisti di un territorio autonomo, con un ruolo determinante nell’economia del Piemonte.

Vercelli, 5 ottobre 2010

Massimo Iaretti

Presidente Movimento Progetto Piemonte