sabato 9 novembre 2013

Dopo l’annuncio degli Stati Generali del Monferrato La soddisfazione del Movimento Progetto Piemonte

Dopo l’annuncio degli Stati Generali del Monferrato
La soddisfazione del Movimento Progetto Piemonte: 
“E’ stata accolta una proposta che noi avevamo lanciato due anni fa.
Un grazie sentito al sindaco di Casale, Giorgio Demezzi”.

Il Movimento Progetto Piemonte valuta molto positivamente la convocazione degli Stati Generali del Monferrato. Si tratta di una proposta che MPP aveva avanzato per primo nell’agosto di due anni fa. Adesso occorre che le varie componenti del Monferrato storico inizino a dialogare tra loro e a cercare delle soluzioni per il rilancio del territorio nel suo complesso. Il Movimento Progetto Piemonte ringrazia il sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi, che ha portato avanti l’idea e l’assessore regionale agli enti locali Riccardo Molinari per aver contribuito alla sua concretizzazione. Adesso è fondamentale il coinvolgimento degli organi di informazione non solo per divulgare quelli che saranno gli esiti ma per fare comprendere alla popolazione dei diversi territori monferrini la portata dell’evento e le prospettive future che esso apre. In ogni caso è un passo importante in direzione di un ripensamento del territorio piemontese, allo scopo di un suo maggiore riequilibrio, soprattutto nelle aree non gravitanti su Torino e la sua area metropolitana.
Casale Monferrato, 8 novembre 2013
Presidente e Portavoce MPP
Massimo Iaretti


venerdì 27 settembre 2013

NO TARES

Parella: Posizione NO TARES del Movimento Progetto Piemonte
Iaretti e Guarnero: “Non è un voto contro un’amministrazione virtuosa, ma contro una politica tributaria schizzofrenica”
Il Movimento vuole approfondire la vicenda passata sotto traccia dell’incremento dello 0,3% a mq. a favore dello Stato

La seduta di Consiglio Comunale che si è svolta a Parella il 25 settembre ha registrato un fatto insolito. Il Gruppo Consiliare di minoranza MPP Progetto Parella ha votato contro sia il Regolamento della Tares, sia la determinazione delle tariffe della tassa, pur riconoscendo di non avere niente contro l’impostazione data dall’amministrazione comunale e, in particolare dal vice sindaco ed assessore al bilancio Silvano Bollettino. “Il nostro non è un voto contro l’amministrazione di Roberto Comitini, né contro la relazione dell’assessore, da questa, anzi, si è potuto vedere che il Comune di Parella ha i conti in ordine ed ha agito con lungimiranza anticipando la copertura della tassa rifiuti – dicono il capogruppo Piermassimo Guarnero ed il consigliere Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte - In questo modo l’unico incremento sarà quello dello 0,3% a metro quadrato, il cui gettito andrà tutto allo Stato e che è stato imposto dalla legge, senza possibilità per le amministrazioni ed i consigli comunali di interferire in questa decisione”. Partendo da questo presupposto Iaretti e Guarnero, hanno fatto verbalizzare che il doppio voto negativo “è un voto politico, contro una politica fiscale e tributaria del legislatore, ai limiti della schizofrenia. Oltre tutto l’introduzione, e soprattutto il mantenimento dello 0,3% sono passati assolutamente sotto traccia. Si è parlato molto di cancellazione dell’Imu, di scongiurare l’incremento dell’IVA (cosa che anche noi auspichiamo per il bene di tutti), ma di questa patrimoniale strisciante non se né accorto nessuno, o tutti hanno finto di non accorgersene, a Torino, come a Roma. Perché ? E’ un aspetto sul quale intendiamo fare un approfondimento e siamo aperti alla collaborazione di quei cittadini o di quei movimenti che volessero condividere quello che per ora è soltanto un ragionamento”. Alla dichiarazione, NO TARES, senza se e senza ma, del Movimento Progetto Piemonte si è aggiunto il voto contrari anche del consigliere MFL, Fabio Toma (che costituisce l’altra minoranza consiliare di Parella) che si è detto in linea con la presa di posizione di Iaretti e Guarnero, ma ha anche aggiunto “che preferirebbe che la tassa sui rifiuti venisse pagata in base ai componenti del nucleo familiare e non ai metri quadrati dell’immobile”.
Casale Monferrato, 27 settembre 2012

Massimo Iaretti Movimento Progetto Piemonte

martedì 13 agosto 2013

Iaretti (MPP) contrari allo studio della Società Geografica che cancella il Piemonte ...

Dopo la presentazione dello studio della Società Geografica italiana su “Il riordino delle funzioni dello Stato”
Iaretti (MPP): “Assolutamente contrari, non si può riscrivere il sistema delle autonomie stando seduti ad un tavolino e vivendo nelle nuvole. Le 3 entità previste dai “saggi”cancellano
il Piemonte senza tenere conto della sua storia”.
Da settembre tavole rotonde ed incontri
per sensibilizzare il Piemonte su questo pericolo
Inoltre MPP ribadisce la richiesta di convocare gli
STATI GENERALI DEL MONFERRATO

Il Movimento Progetto Piemonte – MPP boccia in pieno, senza se e senza ma, le conclusioni contenute nella pubblicazione della Società Geografica Italiana, “Il riordino territoriale dello Stato”, che contengono le risultanze del work shop quasi omonimo “Il riordino territoriale dello Stato. Riflessioni e proposte della Geografia Italiana”, tenutosi l’8 marzo 2013 a Roma. Il documento, coordinato da Michele Castelnuovo, è stato illustrato nel tavolo tecnico al ministero degli Affari Regionali il 19 luglio, alla presenza del sottosegretario Walter Ferrazza. E soltanto nelle ultimissime pagine dopo tanta teoria viene preconizzata, quasi sotto traccia, una divisione amministrativa del territorio nazionale in 36 aree, chiamate “sistemi urbani”. Per quello che oggi è il Piemonte ne verrebbero individuati 3: uno corrispondente in gran parte all’attuale Provincia di Torino, uno comprendente i territori delle province di Vercelli, Biella, Novara, VCO, il Canavese e laValle d’Aosta, un altro le province di Alessandria, Asti e Cuneo, denominate “Le Langhe”.
Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte – MPP rimanda al mittente l’intera impostazione: “Innanzitutto è da evidenziare il modo assolutamente sotto traccia con il quale si sta proponendo questo studio. Il fatto che lo stesso sito della Società Geografica Italiana dica chiaramente che sia stato discusso in un tavolo tecnico al ministero degli Affari regionali, presente un esponente del Governo, indica che non è uno studio fine a sé stesso, bensì qualcosa di più. In seconda battuta l’impressione è che si sta assistendo ad una proposta di riscrittura del sistema delle autonomie locali fatta a tavolino da persone che non hanno avuto alcun contatto, almeno in Piemonte a quanto mi risulta, con chi vive la realtà di governo locale tutti i giorni. L’impressione è che si prosegua sulla sciagurata strada già avviata con il Governo Monti che ha portato a quel mostro giuridico che è la riforma delle circoscrizioni giudiziarie. La Società Geografica Italiana sostiene di aver agito per creare un sistema basato sulla competitività, sulla sostenibilità (viene il dubbio che anche gli estensori dello studio siano stati presi da un afflato proprio degli economisti) dimenticando completamente un fattore fondamentale costituito dalla storia e della tradizioni di un territorio e delle genti che lo abitano. Nel merito del Piemonte, a prescindere da ogni ulteriore considerazione contraria, per la quale si potrebbe scrivere un altro studio, anche se non con i mezzi ed il blasone della Società Geografica Italiana, non si comprende per quale motivo si parli di sistema Langhe, unendo un territorio assai più vasto della Langa geograficamente conosciuta e si dimentichi completamente il Monferrato, con la sua storia ed il suo passato di Stato europeo nel Medioevo. Analoga considerazione deriva dalla creazione del sistema Vercelli – Biella – Novara – Verbania – Canavese – Valle d’Aosta che, addirittura cancellerebbe dalla carta geografica la realtà di una Regione a Statuto Speciale qual è la Valle d’Aosta, staccando poi il Canavese e la Città di Ivrea dal futuro ambito della Città Metropolitana di Torino. Movimento Progetto Piemonte – MPP si opporrà, d’ora in avanti, con tutta la forza, il peso e la determinazione di un movimento che ha alla sua radice l’identità del territorio piemontese e delle differenti componenti sociali, economiche, culturali e linguistiche. Nei prossimi mesi, a partire da settembre/ottobre, Movimento Progetto Piemonte – MPP organizzerà, in collaborazione con altre forze e con associazioni culturali e storici del territorio, come Roberto Maestri presidente del Circolo I Marchesi del Monferrato tavole rotonde ed incontri per sensibilizzare il mondo politico, economico e culturale piemontese su questo grave, e strisciante, pericolo. Inoltre ribadiremo ai sindaci delle città monferrine la necessità della convocazione degli Stati Generali del Monferrato, peraltro già evidenziata dal sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi”.
Casale Monferrato, 13 agosto 2013

Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte

domenica 11 agosto 2013

Modello di reclamo per salvare la linea Casale Vercelli

MPP pubblica un modello di reclamo preconfezionato cui dovete solo aggiungere i vostri dati e la firma, che una volta compilato dovrete inviare a mezzo posta ordinaria al difensore civico della Regione Piemonte per un intervento sull'assessore a favore del mantenimento della linea Casale - Vercelli su rotaia.



UFFICIO DEL DIFENSORE CIVICO DELLA REGIONE PIEMONTE
VIA DELLALA 8 – 10121 - Torino

Il sottoscritto n. a il e residente a - C., Tel Cell. , posta elettronica:
Espone
1 – alcune testate giornalistiche hanno riportato, nel mese di giugno, notizia della soppressione quasi certa della linea ferroviaria Casale – Vercelli, con attivazione di servizio sostitutivo
2 – in data 27.06.2013, il Sindaco di Casale Monferrato ha inviato una lettera all’Assessore Regionale ai Trasporti sottolineando come sia inammissibile l’eliminazione di tale tratta, in quanto si andrebbe a penalizzare in maniera eccessiva non solo la Città di Casale Monferrato, ma l’intero territorio del Monferrato Casalese.
3 – tali considerazioni di opposizione al provvedimento sono contenute in una successiva lettera nella quale Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale e Capigruppo consiliari hanno richiesto un incontro all’Assessore Regionale ai Trasporti per illustrare le ragioni del diniego a tale soppressione.
4 – E’ in corso una petizione, organizzata dal Comitato Pendolari Casale – Vercelli – Milano per chiedere alla Regione Piemonte di non attuare tale provvedimento.
5 – Nonostante l’importanza che la tratta ha peri collegamenti su rotaia per la Città di Casale Monferrato ed il territorio del Monferrato Casalese (la tratta viene utilizzata quotidianamente da un considerevole numero di pendolari che, per motivi di studio o di lavoro, si recano a Torino, Milano, Vercelli, Novara) tuttavia, nel corso degli ultimi anni si è assistito ad una serie di decisioni che l’hanno progressivamente penalizzata in quanto dapprima è stato destinato ad altri scopi il finanziamento previsto per l’elettrificazione, poi è stata inserita tra le linee ferroviarie minori e, soltanto in un secondo momento, temporaneamente mantenuta in vita, pur con molte difficoltà puntualmente evidenziate agli enti proposti ai rappresentati dei pendolari.
6 – Preoccupazione e contrarietà per la soppressione della tratta ferroviaria Casale – Vercelli è stata evidenziata anche dal Magnifico Rettore dell’Ateneo del Piemonte Orientale, nella sua lettera del 8.07.2013, con specifico riferimento alle problematiche che verrebbero crearsi per gli studenti universitari che frequentano i corsi dell’Università “Avogadro” a Vercelli, Novara ed Alessandria
7 – Anche per quanto attiene il servizio sostitutivo su gomma si sono, nel periodo si mantenimento temporaneo, registrati non pochi problemi al punto che l’Associazione Temporanea di Imprese tra Atap Spa, Baranzelli Natur Srl e Stac Srl, in qualità di gestore affidatario del contratto di servizio per l’erogazione dei servizi di TPL di sua competenza, coma da deliberato della Provincia di Vercelli con proprio documento ha annunciato che “non potendo oggettivamente procedere con l’erogazione dei servizi in totale carenza di copertura finanziaria e contrattuale, i servizi sostitutivi i ferrovia delle autolinee Romagnano – Santhià e Vercelli – Casale Monferrato saranno interrotti a partire dal 1 febbraio 2012”, stante la mancata assunzione di impegno formale da parte della Regione Piemonte che aveva garantito il riconoscimento dei relativi corrispettivi solo sino al 31.03.2013.
8 – Tale stato di cose è stato oggetto di apposita richiesta di intervento all’Ufficio del Difensore Civico della Regione Piemonte del 28.01.2013, poi rientrata, alla luce dell’adempimento della Regione Piemonte.
9 – L’atteggiamento della Regione Piemonte, segnatamente le decisioni e gli orientamenti dell’Assessore Regionale ai Trasporti sono palesemente contrastanti con quanto espresso dal III° Piano Regionale dei Trasporti della Regione Piemonte che prescrive, nelle sue enunciazioni generali che “il rilancio delle rete ferroviaria nel suo complesso deve porsi con rinnovato vigore” il che va in tutt’altra direzione con le politiche regionali in materia di trasporto ferroviario degli ultimi anni, legate alla cosiddetta rete “minore”.

Tutto questo premesso il ricorrente

Chiede
All’Ill.mo Difensore Civico del Piemonte di voler intervenire personalmente e per iscritto nei confronti del Presidente della Giunta Regionale e dell’Assessore Regionale ai Trasporti affinché venga TEMPESTIVAMENTE assicurato ai pendolari ed ai viaggiatori, il mantenimento della linea ferroviaria Casale Monferrato – Vercelli per tutte le motivazioni addotte nella narrativa che precede
Li,


Il ricorrente

Il sottoscritto, ai sensi dell’art. 23 D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, acconsente l’utilizzo di dati e informazioni raccolti per le finalità istituzionali dell’Ufficio del Difensore Civico Regionale.

Li,


mercoledì 7 agosto 2013

Tutor di colonia feline ampliare la formazione anche ai volontari di altri centri monferrini

Dopo la notizia del Registro per i tutor di colonia feline
Graziana Perin (MPP): “Bene il provvedimento
del Comune di Casale Monferrato”
E in una lettera all’assessore De Luca chiede di ampliare
la formazione anche ai volontari di altri centri monferrini

Il Movimento Progetto Piemonte - MPP valuta positivamente la notizia della comunicazione relativa all’istituzione del Registro dei tutor delle colonie feline, attraverso la manifestazione di interesse o la richiesta degli interessati (enti, associazioni, volontari) riguardante il Comune di Casale.
Graziana Perin, responsabile per il Benessere Animale di Movimento Progetto Piemonte – MPP ha scritto all’assessore comunale all’ambiente Vito De Luca sottolineando che “la strada delle formazione dei tutor di colonia felina è sicuramente un passaggio importante per migliorare l’interazione uomo/animale e per assicurare uno stato di maggiore benessere agli animali d’affezione, in linea con la normativa europea, nazionale e regionale”.
Movimento Progetto Piemonte – MPP propone all’assessore De Luca di valutare la possibilità di allargare i corsi di formazione anche a volontari, enti o associazioni del Monferrato Casalese.
La richiesta – spiega Graziana Perin – trae origine da una doppia motivazione: la prima è che la presenza dei felini (gatti in questo caso) è significativa in diverse altre realtà del Monferrato che non hanno la stessa sensibilità o gli stessi strumenti del Comune di Casale. La seconda motivazione risiede nel fatto che, anche per una problematica di questo genere, Casale può svolgere il ruolo di Comune capofila, come più volte è stato sottolineato ed avviene in diversi altri ambiti”
Casale Monferrato, 7 agosto 2013

Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte


lunedì 15 luglio 2013

Iniziativa del Movimento Progetto Piemonte per salvare la ferrovia Casale – Vercelli

Iniziativa del Movimento Progetto Piemonte
per salvare la ferrovia Casale – Vercelli
Da giovedì 18 luglio disponibile un modulo
di reclamo al Difensore Civico Regionale
Il presidente del Movimento Progetto Piemonte Massimo Iaretti è intervenuto al Forum dell’Associazione Nuove Frontiere che si è tenuto, all’Hotel Candiani di Casale Monferrato. In particolare Iaretti è voluto entrare nel merito della vicenda della soppressione della tratta ferroviaria Casale – Vercelli, con il passaggio su gomma della stessa, esprimendo la contrarietà per tale decisione, resa nota dall’assessore regionale ai trasporti Barbara Bonino.
Facendo un paragone storico la difesa di tale linea deve essere il “Monte Grappa”, in quanto non è detto che in un futuro, molto prossimo, anche la Alessandria – Valenza – Casale – Chivasso possa subire la stessa sorte.
Di qui la necessità di azioni e di interventi che, nel concreto, possano incidere al di là di una protesta che sia soltanto espressione di idee o di umori.
Iaretti ha ricordata che il Gruppo Consigliare di Progett’Azione a Palazzo Lascaris, dietro segnalazione ed in collaborazione con MPP, ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale ai trasporti, sottoscritta dal capogruppo (e primo firmatario) Angelo Burzi, Roberto Tentoni e Rosanna Valle. In questo intervento viene espressamente chiesto all’Assessore Bonino di convocare una seduta specifica dell’Osservatorio Permanente sul Traasporto Pubblico Locale, coinvolgendo il Comune di Casale Monferrato, la Provincia di Alessandria, la Provincia di Vercelli, la Provincia di Torino, le amministrazioni dei Comuni interessati dalle linee Casale Vercelli ed anche Alessandria – Valenza - Casale Chivasso, i rappresentanti dei pendolari e degli istituti scolastici per valutare tutte le possibili soluzioni che consentano un utilizzo razionale da e verso Casale Monferrato. In secondo luogo Massimo Iaretti che tutti coloro che sono interessati alla sopravvivenza della tratta ferroviaria mandino un reclamo al Difensore Civico della Regione Piemonte, da sempre attento alle tematiche dei trasporti, affinché possa , a sua volta, “pressare” l’esecutivo regionale.
“Per questo – spiega il Presidente dell’MPP – abbiamo approntato una bozza di reclamo, che è sufficiente inviare per posta ordinaria al Difensore Civico della Regione Piemonte, che metteremo a disposizione di tutti coloro che lo chiederanno.
Per averlo è sufficiente telefonare al numero 370 – 3017529 o inviare una mail a portavoce@progettopiemonte.it a partire da giovedì 18 luglio.

Casale Monferrato, 15 luglio 2013



Massimo Iaretti

Presidente Movimento Progetto Piemonte - MPP


giovedì 4 luglio 2013

Dopo la richiesta del MPP presentata un'interrogazione in Consiglio Regionale per la tratta ferroviaria Casale - Vercelli

Dopo la richiesta del Movimento Progetto Piemonte
Una interrogazione di Progett’Azione in Consiglio Regionale
sul futuro della tratta ferroviaria Casale - Vercelli

La vicenda della tratta ferroviaria Casale - Vercelli e le prospettive per il suo futuro approdano in Consiglio Regionale.
Il Gruppo Consigliare di Progett’Azione a Palazzo Lascaris ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale ai trasporti, sottoscritta dal capogruppo (e primo firmatario) Angelo Burzi, Roberto Tentoni e Rosanna Valle.
Nell’interrogazione viene evidenziato che alcune fonti di informazione hanno recentemente dato la notizia di un possibile taglio della linea ferroviaria e è richiamata la recente lettera inviata dal sindaco Giorgio Demezzi all’assessore Bonino.
Viene sottolineato che la tratta Casale – Vercelli viene utilizzata quotidianamente da un considerevole numero di pendolari che, per motivi di studio e di lavoro, si recano a Torino, a Milano e Novara, a Vercelli. Inoltre nonostante l’importanza che la tratta ha per i collegamenti su rotaia della Città di Casale Monferrato , nel corso degli anni si è assistito ad un serie di decisioni che l’hanno progressivamente penalizzata: dapprima è stato destinato ad altri scopi il finanziamento previsto per l’elettrificazione, poi è stata inserita tra le linee ferroviarie minori e, soltanto in un secondo momento, temporaneamente mantenuta in vita, pur con molte difficoltà puntualmente evidenziate dai rappresentanti dei pendolari. Con una propria nota il Movimento Progetto Piemonte ha sottolineato che “i paventati tagli dei trasporti pubblici locali potrebbero colpire non solo studenti e lavoratori che da Casale si recano sul luogo di studio e di lavoro, ma anche quelli che dalle diverse direttrici vengono a studiare e a lavorare a Casale Monferrato”.
Sulla base di queste considerazioni i consiglieri Angelo Burzi, Roberto Tentoni e Rosanna Valle chiedono all’esecutivo regionale se la Casale – Vercelli sia o meno a rischio di soppressione, quali iniziativa intenda mettere in atto la Regione Piemonte, qualora questo rischio esistesse effettivamente, per far rimanere in esercizio tale collegamento, strategico per il polo ferroviario di Casale Monferrato. Infine viene proposto di convocare una seduta specifica dell’Osservatorio Permanente sul Traasporto Pubblico Locale, coinvolgendo il Comune di Casale Monferrato, la Provincia di Alessandria, la Provincia di Vercelli, la Provincia di Torino, le amministrazioni dei Comuni interessati dalle linee Casale Vercelli ed anche Alessandria – Valenza - Casale Chivasso, i rappresentanti dei pendolari e degli istituti scolastici per valutare tutte le possibili soluzioni che consentano un utilizzo razionale da e verso Casale Monferrato. “L’interrogazione presentata in Consiglio Regionale dal Gruppo Consigliare di Progett’Azione, rappresenta il primo atto concreto del coordinamento (pur con il mantenimento delle reciproche identità) tra Movimento Progetto Piemonte – MPP, “Alleanza europa – La politica dei cittadini e la stessa Progett’Azione, annunciato il 17 giugno scorso a Palazzo Lascaris a Torino” spiega il presidente di MPP, Massimo Iaretti.
In questo modo abbiamo segnalato un problema che riteniamo strategico per il futuro dei collegamenti ferroviari di Casale e del Monferrato – continua Iaretti – e riteniamo che dall’incontro dell’Osservatorio debba uscire una soluzione che scongiuri il pericolo di isolamento, sotto l’aspetto dei trasporti, della Città di Casale Monferrato e del territorio monferrino”.


Casale Monferrato, 4 luglio 2013

Presidente Movimento Progetto Piemonte


lunedì 1 luglio 2013

PROGETT’AZIONE SI COORDINA CON "ALLEANZA EUROPEA - LA POLITICA DEI CITTADINI" E IL MOVIMENTO PROGETTO PIEMONTE

PROGETT’AZIONE SI COORDINA CON "ALLEANZA EUROPEA - LA POLITICA DEI CITTADINI" E IL MOVIMENTO PROGETTO PIEMONTE

Progett’Azione, che in Consiglio regionale può contare sui consiglieri Burzi, Tentoni, Vignale e Valle, Alleanza Europea dell’on. Oreste Rossi e il Movimento Progetto Piemonte di Massimo Iaretti si coordinano in vista dei prossimi appuntamenti politici. Primo banco di prova le amministrative 2014

Progett’Azione, l’associazione politico culturale nata due anni fa con l’obiettivo di giungere alla costruzione di una nuova area moderata, liberale e riformatrice, si consolida sul territorio e coinvolge nel proprio progetto due realtà emergenti del panorama politico piemontese. Questa mattina (17 giugno 2013) a Torino il presidente dell’associazione Gregorio Pettazzi ha presentato il coordinamento politico che Progett’Azione ha attivato con Alleanza Europea – La Politica dei Cittadini, fondata dall’europarlamentare Oreste Rossi e il Movimento Progetto Piemonte presieduto da Massimo Iaretti.
Progett’Azione, associazione nella quale si riconoscono i consiglieri regionali Angelo Burzi, Roberto Tentoni, Gian Luca Vignale e Rosanna Valle, dopo il congresso fondativo del dicembre scorso ha intessuto una fitta serie di relazioni che hanno raccolto importanti adesioni attorno al progetto che vuole affermare un nuovo modo di amministrare, promuovendo il merito, la libertà economica di impresa, la trasparenza e il rigore nei conti pubblici. “Vogliamo operare per dar modo alle migliori energie di affermarsi – ha dichiarato il presidente di Progett’Azione Gregorio Pettazzi - recuperando risorse per far decollare progetti di sviluppo per la promozione sociale. La situazione di crisi che stiamo vivendo ci stimola a fare in fretta, ricercando collaborazioni nuove, senza pregiudizi, per riportare in primo piano i processi di partecipazione democratica basati sulla collaborazione nella definizione degli obiettivi progettuali”.
L’europarlamentare Oreste Rossi, intervenendo alla conferenza stampa, ha dichiarato: “Credo sia importante ripartire dal nostro territorio e rilanciare nuove dinamiche politiche finalizzate alla creazione di una rete di movimenti locali che si impegnano a perseguire obiettivi comuni. Il mio impegno grazie al laboratorio politico “Alleanza europea – la politica dei cittadini”, che si riconosce nei valori dei popolari europei, sarà quello di collaborare con Progett’azione e con il Movimento Progetto per il Piemonte al fine di ridare voce al territorio e alla sua gente a tutti i livelli”. Alleanza Europea - La Politica dei Cittadini è un laboratorio aperto a chiunque voglia mettere e discutere idee e progetti concreti da presentare al Parlamento europeo, finalizzati ad uscire dalla crisi e costruire una società migliore; concretizza la propria azione usando soprattutto i social networks, come mezzi ideali per raggiungere attivisti, partecipanti o semplici osservatori.
Quello che si svolge oggi – ha detto Massimo Iaretti, presidente di Movimento Progetto Piemonte - è un incontro di tre soggetti politici che, partendo da storie differenti e con una loro precisa identità alla quale non rinunciano, hanno un denominatore comune: quello del portare avanti fatti e proposte concrete. E quella odierna non è una situazione che nasce a caso ma che ha già avuto modo di essere testata “sul campo” in occasione delle recenti elezioni amministrative, nell’incontro organizzato proprio dal Movimento Progetto Piemonte, che con la lista “MPP Progetto Ivrea Città dei Quartieri TEG” ha sostenuto la candidatura di Alberto Tognoli a sindaco della città delle Rosse Torri, al quale hanno partecipato l’europarlamentare Oreste Rossi ed il capogruppo in Consiglio regionale di ProgettAzione, Angelo Burzi”. MPP, che ha alla base della sua azione politica il potenziamento dell’autonomia regionale e le politiche a favore della montagna, della collina, dell’agricoltura, quali elementi fondamentali per la salvaguardia (ora) e lo sviluppo (domani) del Sistema Piemonte, ritiene essenziale agire sin da subito nell’ottica di una rete di cittadini, di amministratori, di movimenti, che abbiano la concretezza e la progettualità alla base della loro azione politica, pur nel rispetto dell’individualità e della specificità di ognuno, nessuno escluso.
Primo banco di prova del nuovo coordinamento politico sarà la prossima tornata elettorale amministrativa di primavera, nella quale i tre soggetti politici promuoveranno e sosterranno la formazione di liste civiche nei principali comuni del Piemonte. Al centro dei progetti la buona amministrazione, la promozione della cultura della legalità, la sobrietà delle scelte, la correttezza, non solo formale, dei conti pubblici, il risparmio per il rilancio degli investimenti e dell'occupazione.

Torino, 17 giugno 2013


CASORZO ESCE DALL’UNIONE COLLI DIVINI

CASORZO ESCE DALL’UNIONE COLLI DIVINI
IL VOTO FAVOREVOLE DI PROGETTO CASORZO MPP
Zatti: “In questa Unione non c’erano obiettivi
ed intenti comunitariamente condivisi”

Il Comune di Casorzo lascia l’Unione Colli Divini nel Cuore del Monferrato. Sabato 22 giugno il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta dell’esecutivo del sindaco Ivana Mussa.
La delibera ha avuto il convinto voto favorevole anche dei tre rappresentanti della minoranza della lista Progetto Casorzo, che aderisce al Movimento Progetto Piemonte.
Abbiamo costatato – dice il capogruppo Marco Zatti – che nell’attuale Unione non vi sono obiettivi e intenti comunitariamente condivisi, per questo riteniamo corretta e condividiamo la decisione dell’amministrazione di uscirne. Nei giorni scorsi, insieme con i colleghi Giovanni Cornalea e Fabrizio Iaretti, avevamo sottoscritto un documento nel quale chiedevamo ai Comuni di passare sopra al campanile e di lavorare per Unioni che fossero davvero Unioni, su larga scala, per la condivisione e la razionalizzazione dei servizi. Ma questo non era possibile nell’Unione attuale”.
Casorzo, 22 giugno 2013

Massimo Iaretti
Presidente e Portavoce
Movimento Progetto Piemonte

giovedì 27 giugno 2013

Borgo San Martino (AL) intitolerà una via ad Erminio Spalla primo italiano a vincere, nel 1923, un titolo europeo di boxe

Dopo la richiesta e la petizione dell’MPP
Borgo San Martino (AL) intitolerà una via ad Erminio Spalla primo italiano a vincere, nel 1923, un titolo europeo di boxe
Iaretti: “Risultato ottenuto grazie all’apporto di sportivi e cittadini ed all’opera intelligente e concreta dal Sindaco Capra”

Borgo San Martino intitolerà una via ad Erminio Spalla. La giunta comunale ha approvato recentemente due delibere, su proposta del sindaco Mirco Capra con riguardo a questo argomento. Nella prima ha manifestato la propria volontà di procedere all’intitolazione della strada a proseguimento di via Santa Rita, che sarà ceduta gratuitamente al Comune da un’impresa. Nella seconda delibera ha preso atto della petizione inoltrata dal Movimento Progetto Piemonte, con la quale il presidente Massimo Iaretti chiedeva di intitolare una via, una strada o una piazza al primo pugile italiano, nativo di Borgo San Martino, che, il 20 maggio del 1923 si fregiò del titolo di campione europeo di boxe. Nella stessa delibera l’amministrazione di Borgo San Martino ribadisce la propria volontà di procedere all’intitolazione non appena verrà acquisita l’area in questione. E, se non ci saranno intoppi, si potrebbe arrivare al risultato entro i prossimi mesi. Entrambe le delibere sono in questi giorni in pubblicazione sull’Albo Pretorio del Comune. Nei mesi scorsi il Movimento Progetto Piemonte aveva inoltrato una petizione che aveva raccolto circa 200 firme, tra cui quelle degli olimpionici del bob Mario Armano e dell’atletica Livio Berruti, raccolte grazie all’impegno ed alla collaborazione del borghigiano Fernando Barbano, del delegato regionale dell’Unione nazionale veterani dello sport Andrea Desana e della sezione casalese, in particolare nella persona del segretario Franco Barco.
Con questi provvedimenti – dice Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte – si concretizza, sul piano amministrativo, un’operazione di recupero dal limbo collettivo della memoria di uno sportivo che, partendo da un paese del Monferrato, ha avuto fama a livello nazionale ed internazionale. Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto la petizione e il sindaco di Borgo San Martino, Mirco Capra che, al di fuori dei riflettori e con sensibilità ed intelligenza, ha operato per arrivare al risultato di intitolare una via ad Erminio Spalla proprio nel novantesimo anniversario della storica vittoria del campionato europeo. L’auspicio è che queste operazioni di recupero della memoria di personaggi della tradizione, della storia e della società piemontese, possano essere ripetuti e con sempre maggiore frequenza in tutto il Piemonte”.
Sulla figura del campione borghigiano è stata recentemente edita una interessante ricerca monografica su “Erminio Spalla – pugile, attore, cantante lirico e … scrittore” nella quale si ripercorrono in modo assolutamente gradevole le varie tappe della vita del campione di boxe (ma non solo), monferrino di nascita, milanese di formazione e dalla vita cosmopolita. Autore è Luigi Ricagni, anch’egli nativo di Borgo San Martino, oggi pensionato delle Ferrovie dello Stato, residente a Roma, che da anni si occupa di ricerche di storia locale.


Casale Monferrato, 27 giugno 2013

Presidente Movimento Progetto Piemonte


sabato 1 giugno 2013

Elezioni Comune di Ivrea del 26 e 27 maggio 2013. Osservazioni.

Agli Organi di Informazione

OGGETTO: Elezioni Comune di Ivrea del 26 e 27 maggio 2013. Osservazioni.

Egregio direttore,
volendo valutare a bocce ferme il risultato della lista “MPP Progetto Ivrea Città dei Quartieri TEG” emergono, a prima vista due considerazioni.
La prima è che la lista, grazie all’impegno del capolista Bruno Tegano e di tutti coloro che hanno voluto partecipazione a questa competizione elettorale, ha consentito in modo significativo l’elezione del candidato sindaco Alberto Tognoli al consiglio comunale di Ivrea. E, ad Ivrea, l’alleanza con Alberto Tognoli e con la Lista dei Cittadini di cui era espressione, continuerà: ad urne ancora aperte e prima ancora di sapere quali fossero gli esiti della consultazione ho telefonato ad Tognoli e gli ho riconfermato, ricambiato, che la nostra proseguirà, con le modalità che metteremo a punto nei prossimi giorni.
La seconda considerazione è che la nostra lista, che è diretta espressione del Movimento Progetto Piemonte , con 223 voti raccolti (ed il 2,10%) supera la Lega Nord con i suoi 197 voti (ed l’1,87%) . Nessuno vuole fare gare con nessuno e vince chi ha preso più voti, sia chiaro, ma qui il dato è innegabile: in questa tornata la lista collegata ad MPP ha preso un numero maggiore di consensi di quello di un partito strutturato su base nazionale, che ha tanto di parlamentari europei, parlamentari nazionali e consiglieri regionali. E sta anche a significare che quel seme gettato il 24 giugno del 2009, nella giornata in cui si celebra il Santo Patrono di Torino, sta incominciando a dare i suoi frutti e che la strada dell’autonomia statutaria regionale, contrapposta a quella di un federalismo confuso e di una improbabile e propagandistica (ma chi ci crede ?) “Macroregione del Nord” , sia quella da seguire per il futuro.
Senza contare che quello di Ivrea è, a memoria, il miglior risultato ottenuto recentemente in Piemonte da una formazione che si richiama all’autonomia regionale. Fatte queste premesse la lista MPP Progetto Ivrea Città dei Quartieri TEG non scioglie le proprie fila, in quanto inizierà a lavorare, da subito, per consolidare la propria presenza in città ed allargarla al territorio eporediese e canavesano (e ovviamente piemontese) in vista delle elezioni comunali, provinciali (sempre che si facciano) ed europee del prossimo anno, magari allargata ad una rete di convergenze per un Piemonte più forte che comprenda anche esperienze diverse come ProgettAzione e i laboratori che si richiamano all’eurodeputato Oreste Rossi, che ringrazio di cuore, insieme ad Angelo Burzi e Gregorio Pettazzi per aver sostenuto la lista e la candidatura di Alberto Tognoli a sindaco in una tornata elettorale particolarmente difficile.
Casale Monferrato, 1 giugno 2013

IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Massimo Iaretti
          Tel. 349/8773769
     www.progettopiemonte.it


lunedì 13 maggio 2013

Alle difficoltà amministrative dei piccoli comuni monferrini occorrerebbe reagire creando un'Unione, superando i campanilismi



Agli Organi di Informazione


OGGETTO: dimissioni Sindaco e Consiglieri Alfiano Natta. Unione dei Comuni del Monferrato

Egregio direttore,
le recenti dimissioni del Sindaco di Alfiano Natta e dell’intero Consiglio Comunale non possono fare passare sotto silenzio la gravità del problema dell’amministrare quotidiano di un piccolo o di un piccolissimo Comune, problema generalizzato in tutto il Piemonte. Non vogliamo fare qui alcuna considerazione nel merito del gesto che ha costretto Sindaco e Consiglieri Comunali a “gettare la spugna” anzitempo, quanto piuttosto evidenziare che si tratta dell’ennesima conferma che le dimensioni della maggior parte dei comuni piemontesi, segnatamente quelli delle aree collinari e montane, non consentono più una libertà di manovra tale da poter amministrare con dei margini di discrezionalità. D’altro canto il legislatore sta andando nella direzione di costringere i Comuni, piccoli e piccolissimi, ad aggregarsi in nuove entità. Come Movimento Progetto Piemonte, da sempre, riteniamo che oggi l’unica strada che un Comune deve seguire per poter avere prospettive di sopravvivenza e margini di manovra, sia quella di anticipare i tempi nella direzione di una prospettiva che preveda aggregazioni anche più ampie di quelle attuali. Questo perché se gli Amministratori oggi vogliono essere protagonisti di un cambiamento e non soltanto destinatari passivi di direttive che passano sopra la loro testa, devono cercare di precorrere i tempi, di guardare in prospettiva non al domani, ma al giorno dopo domani, quando i trasferimenti saranno ulteriormente diminuiti e quando le Province, quali enti intermedi, non saranno più tali. La risposta è, a nostro sommesso avviso, è quella delle Unioni di Comuni che siano rappresentative di realtà non piccole, ma che vadano a coprire una popolazione di almeno 50mila abitanti, perché in questo modo si potrebbero, effettivamente affrontare i problemi in una dimensione di area vasta ed il Monferrato Casalese potrebbe effettivamente avere un ruolo maggiore all’interno del Sistema Piemonte. Questa affermazione non è apodittica o estranea alla realtà: in Provincia di Torino, si è recentemente costituita l’Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese che ha una dimensione di 50mila abitanti, uno dei temi del dibattito politico ad Ivrea è quello della “Grande Ivrea”, ovvero della città che vada ad allargare lo spettro della sua influenza e dei sui servizi ai comuni della sua cintura (una quindicina in tutto) arrivando a raggiungere analoga dimensione di popolazione. Nel Casalese, invece, purtroppo, non si va in questa direzione: anzi la normativa regionale ha avuto un effetto diverso sulle Unioni già esistenti. Emblematico è quello dell’Unione Collinare del Monferrato con sede ad Ozzano Monferrato: raggruppava 8 Comuni con una popolazione di circa 7000 abitanti, che potevano essere una buona base di partenza. Il risultato è che da una le Unioni sono diventate due. Il campanile qui è ancora forte, troppo forte, e se da un lato è un bene l’attaccamento alle tradizioni, alla propria comunità (che nel caso delle Unioni di Comuni non verrebbe meno, anzi correrebbe il rischio sotto un certo aspetto di essere valorizzato) dall’altro l’impressione è che non ci si renda conto che il tempo è poco, la crisi corre, la politica ha oggi tempi di reazione e di decisioni che non sono quelli di ieri. In sostanza riteniamo che certi processi o vanno avviati ora, immediatamente e democraticamente dal basso, oppure si correrà il rischio domani, magari dopo domani, di vedersi imporre decisioni sgradite e prese altrove semplicemente tirando una riga su una carta geografica. Come è avvenuto per la vicenda dei giudici di pace. Ma su questo e sul fatto che, ad esempio, l’ufficio del giudice di pace di Moncalvo, avrebbe dovuto, e potuto, venire mantenuto, torneremo un’altra volta. Certamente, ne siamo consapevoli, nel Canavese e nella Provincia di Torino, i Comuni hanno dimensioni differenti rispetto al Monferrato Casalese, ma vorremmo ricordare le concentrazioni di Comuni esistenti nelle Comunità Montane, prima, e nelle Unioni dei Comuni montani oggi, molti dei quali assolutamente inferiori per popolazione ai comuni monferrini.
Come Movimento Progetto Piemonte ribadiamo che per il Monferrato Casalese la strada da seguire sia quella dell’unica Unione dei Comuni che abbia Casale Monferrato come capofila e che consenta (questa è la vera sfida) a tutti i comuni di avere di mantenere la propria identità e le proprie peculiarità, in un’ottica di servizi messi in rete. Ma per fare questo occorre sapere guardare al di là del proprio orizzonte che, sovente, e lo dimostrano i fatti è ancora troppo limitato.
Come forza autonomista riteniamo che la difesa del “focolare” e della tradizioni sia prioritaria, ma la strada da seguire non sia quella dell’attendere secondo la tradizione del piemontese “bugia nen”, né quella del continuare a recriminare cosa eravamo come eravamo, quanto piuttosto quella di cercare di prevenire gli eventi, ovviamente quando e se sia possibile

Casale Monferrato, 13 maggio 2013
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte
Consigliere comunale Parella (TO)
Consigliere Unione dei Comuni Terre del Chiusella (TO)
Piermassimo Guarnero
Coordinatore Movimento Progetto Piemonte
Consigliere comunale Parella (TO)
Graziana Perin
Consigliere comunale Parella (TO)
Marco Zatti
Consigliere comunale Casorzo (AT)
Fabrizio Iaretti
Consigliere comunale Casorzo (AT)
Consigliere Unione dei Comuni Colli DiVini (AT)
Giovanni Cornalea
Consigliere comunale Casorzo (AT)

sabato 13 aprile 2013

TUTTI I CANDIDATI DELLA LISTA CIVICA “MPP PROGETTO IVREA CITTA’ DEI QUARTIERI TEG

TUTTI I CANDIDATI DELLA LISTA CIVICA “MPP PROGETTO IVREA CITTA’ DEI QUARTIERI TEG

Ci sono due consiglieri comunali uscenti (Tegano ed Antolini), sei donne e un’età media di 44 anni

Sostiene la candidatura a Sindaco di ALBERTO TOGNOLI

Due consiglieri comunali uscenti, sei donne e 10 uomini, un’età media di 44 anni. Questi sono i numeri della Lista Civica “MPP Progetto Ivrea Città dei Quartieri TEG” che alle prossime elezioni amministrative del 26 e 27 maggio sosterrà la candidatura di Alberto Tognoli a Sindaco di Ivrea. La formazione nasce dall’incontro tra il Movimento Progetto Piemonte, presieduto da Massimo Iaretti, Territorio e Governo di Bruno Tegano e dalla volontà di tanti cittadini di fare qualcosa di concreto per lo sviluppo di Ivrea e per recuperare il posto che spetta alla Città come punto di riferimento per il Canavese e nell’ambito del Sistema Piemonte. Ad aprire la lista ci sono Bruno Tegano, 52 anni, consigliere comunale uscente e Tiziana Margherita Antolini, 50, consigliere comunale uscente. Seguono, nell’ordine Giuseppino Albino Binel 77 anni, Ester Cerchio, 42, Nicola Bruzzese, 49, Tiziana Gaglianese, 24, Nicolas Corrente, 26, Federica Lucia Iandolino, 51, Giorgio Corrias, 46, Mariana Tofan, 32, Alessandro Costabloz, 37, Lorella Maria Vota, 50, Luigi D’Alessandro, 41, Giuseppe Massa, 65, Stefano Miola, 22, Diego Antonio Maria Pecoraro, 31.
La lista ha già definito i primi appuntamenti del taccuino elettorale: sabato 20 aprile sarà presente con un banchetto in Piazza di Città dalle ore 9 alle 18.30, come pure domenica 21 aprile, sempre dalle ore 9 alle 18.30,in corso Botta per la raccolta delle firme. Martedì 16 sarà invece al Centro Civico nel quartiere Bellavista dalle ore 21.15, per un incontro con la popolazione e sempre al Centro Civico del quartiere Bellavista, martedì 23 aprile, alle ore 21.15, ci sarà la presentazione ufficiale alla cittadinanza.
Spiega Massimo Iaretti portavoce della lista civica: “La nostra è una presenza realmente sganciata da pregiudizi o asservimenti a questo o quel partito, a questo o a quel gruppo di potere. L’obiettivo è un progetto per Ivrea, che condividiamo pienamente con il candidato Sindaco Alberto Tognoli e con la Lista dei Cittadini, sintetizzato nel nostro motto “Dalla Città dei Quartieri alla Grande Ivrea”. L’obiettivo è quello di una città che recuperi il ruolo che è andata via via perdendo in tanti anni di amministrazioni , tutte con la stessa matrice, di capofila del Canavese e di cardine del sistema socio – economico piemontese. Tutto questo senza però dimenticare i suoi quartieri che ne costituiscono la spina dorsale, come pure il coinvolgimento della partecipazione dei cittadini nelle scelte che dovranno venire prese. Questo progetto è condiviso da donne e uomini che hanno diversa provenienza e capacità differenziate che intendono mettere al servizio della Città”.

Ivrea, 13 aprile 2013

Per comunicazioni :
Massimo Iaretti
Cell. 349/8773769 e 370/3017529

martedì 5 marzo 2013

In un convegno l’11 marzo prossimo verrà presentato il Candidato Sindaco di Ivrea

LISTA DEI CITTADINI E “UN PROGETTO PER IVREA” ALLEATI ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE
In un convegno l’11 marzo prossimo verrà presentato il Candidato Sindaco
La Lista dei Cittadini che ha come riferimento Antonio Cuomo e Alberto Tognoli e la Lista Civica Progetto Ivrea – Città dei Quartieri, che fa riferimento a Territorio e Governo di Bruno Tegano ed al Movimento Progetto Piemonte, presieduto da Massimo Iaretti organizzano per lunedì 11 marzo 2013, a partire dalle ore 20.30, in Sala Santa Marta, un convegno nel quale verranno affrontate tematiche relative allo sviluppo della Città di Ivrea ed al suo ruolo nel Canavese ed in Piemonte. Nel corso della serata, che è organizzata dall’Associazione Culturale Idea Canavese ,verrà presentato il candidato Sindaco delle due Liste Civiche per le prossime elezioni comunali del 26 e 27 maggio prossimi.
“Si tratta dell’ennesimo passaggio, coerente con il percorso iniziato nel mese di settembre scorso nel quale avevamo, il consigliere comunale Tegano ed il Movimento Progetto Piemonte – dice Massimo Iaretti, presidente di MPP e portavoce della lista civica Progetto Ivrea – Città dei Quartieri – incominciato un percorso verso le elezioni del 2013. L’alleanza con la Lista dei Cittadini è stato il secondo passo di questo progetto che vuole portare ad Ivrea una ventata di novità, sganciata dai canoni ormai superati della vecchia politica e della contrapposizioni, spesso fittizie, tra centro – destra e centro sinistra. Come MPP avremo un ruolo importante come voce autonomista della coalizione, che si riflette sul filo conduttore del nostro programma “Dalla Città di quartieri alla Grande Ivrea”.
“Una città non può essere punto di riferimento per un territorio – spiega Iaretti – se non ha prima un rapporto coerente con le proprie periferie. Poi, però, deve essere in grado di esercitare una funzione di attrazione sui comuni di minori dimensioni a lei adiacenti, superando campanilismi e gelosie da primadonna. Sarà questo il nostro compito, oltre a quello di premere, in caso di vittoria, per uno snellimento della macchina burocratica ed un superamento del sistema della partecipazioni, senza dimenticare quelle che sono le nostre priorità, a partire dalla rivendicazione di una più forte potestà statutaria per il Piemonte. E siamo sicuri che il candidato Sindaco che verrà espresso dalla coalizione sarà sicuramente garante del rispetto di queste nostre richieste”.
Ivrea, 5 marzo


Per comunicazioni :
Massimo Iaretti
Cell. 349/8773769 e 370/3017529

lunedì 25 febbraio 2013

Nuovo consigliere per Progetto Casorzo - MPP

Nuovo consigliere per Progetto Casorzo - MPP
Giovanni Cornalea subentra ad Aris Solini
E Fabrizio Iaretti rappresenterà le minoranze
nell’Unione di Comuni ColliDivini

C’è un cambio nella “squadra” del gruppo consigliare Progetto Casorzo – MPP che aderisce al Movimento Progetto Piemonte. Ad Aris Solini, dimissionario, è subentrato Giovanni Cornalea (già candidato sindaco a Carrega Ligure) che subentrerà anche nella commissione agricoltura del Comune di Casorzo. Il gruppo consigliare è, pertanto, composto, oltre che dal neo – ingresso Cornalea, dal capogruppo Marco Zatti e da Fabrizio Iaretti, il quale è stato recentemente eletto come rappresentante delle minorane in seno all’Unione dei Comini ColliDivini, in segito ad una votazione che si è svolta presso il municipio di Grana, insieme al consigliere comunale di Montemagno, Ghidella. “E’ nostra intenzione – ha detto Fabrizio Iaretti – dare anche in sede di Unione dei Comuni un contributo concreto ed attivo, con proposte che, ovviamente, si rivolgono ad un ambito territoriale più ampio”.
Casorzo, 25 febbraio 2013

Massimo Iaretti
Presidente e Portavoce
Movimento Progetto Piemonte




lunedì 28 gennaio 2013

Un reclamo del MPP al Difensore Civico Regionale

Un reclamo al Difensore Civico Regionale
Il Movimento Progetto Piemonte chiede che non smettano
le corse sostitutive sui bus sulla tratta Casale – Vercelli
E lancia uno slogan: “Assessore Bonino ridacci il trenino”

Dal 1 febbraio, se non interverranno fatti nuovi, i pendolari – per la maggior parte studenti e lavoratori, della tratta Casale – Vercelli, avranno un ulteriore problema: l’Associazione Temporanea di Impresa composta, da Atap spa, Baranzalli Natur Srl e Stac Srl, ha annunciato l’interruzione dei servizi automobilistici sostitutivi di ferrovia. Alla base di questa decisione c’è il fatto che la Regione Piemonte non ha assunto sino ad oggi alcun impegno formale per la loro prosecuzione, nonostante ripetuti solleciti. Il Comitato pendolari Casale Monferrato – Milano, via Vercelli, evidenzia che le corse effettuate con bus sono quelle delle 20 e 21 da Casale a Vercelli e delle 20.30 e 21.30 da Vercelli a Casale, i servizi del sabato dalle ore 15 alle 20 ogni ora da Casale a Vercelli e viceversa, tutti quelli del periodo natalizio, pasquale e festivo dal 30 giugno al 15 settembre. In questo modo si andrebbe a penalizzare ulteriormente una città come Casale Monferrato, creando notevoli, ed ulteriori, disagi ai pendolari che intendono utilizzare la ferrovia come mezzo di trasporto. Il presidente del Movimento Progetto Piemonte – MPP , Massimo Iaretti ha inviato un reclamo al Difensore Civico della Regione Piemonte, nel quale, dopo aver esposto la situazione ed i disagi cui vanno incontro i pendolari, chiede al suo ufficio di agire presso il presidente della giunta regionale e l’assessore regionale ai trasporti affinché venga evitato questo rischio di interruzione dei servizi automobilistici sostitutivi della ferrovia, che potrebbe preludere ad una soppressione definitiva della linea ferroviaria.
Come MPP abbiamo voluto fare questo passo ufficiale – dice Massimo Iaretti – perché riteniamo che debba essere tentato tutto il tentabile, in ogni sede, per salvaguardare un collegamento strategico per Casale Monferrato in direzione non solo di Vercelli, ma anche di Milano e di Torino. L’impressione è che la giunta regionale guardi unicamente all’alta velocità ed alla linea di collegamento diretto con Milano, lasciando progressivamente morire tutte le linee ferroviarie minori. Quello che è stato effettuato nei mesi scorsi non è stata semplicemente una razionalizzazione ma un massacro indiscriminato di un patrimonio del Piemonte, quello della viabilità su rotaia. E tutto è avvenuto senza avere delle soluzioni alternative. L’auspicio è che da Torino venga una risposta positiva, alla nostra sollecitazione ed anche a tutte quelle voci che sinora si sono fatte sentire per evitare che i bus della Associazione Temporanea di Impresa cessino di girare sulla linea Casale – Vercelli ed anche sulla tratta Romagnano – Santhià. Come nella scorsa estate abbiamo più volte ribadito a proposito dei tagli che “Cota, la linea non si pota” adesso diciamo con altrettanta forza ASSESSORE BONINO RIDACCI IL TRENINO, essendo disponibili al dialogo ed al confronto con tutti coloro che volessero avviare delle iniziative a difesa di queste linee, in considerazione dell’alto valore sociale, oltre che economico, che le stesse hanno”.
Casale Monferrato, 28 gennaio 2013
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte


giovedì 24 gennaio 2013

Più che Unione andrebbe definita DIVISIONE del Monferrato

Avrete letto alcune settimane fa sui giornali locali della frammentazione dell'UNICA Unione collinare degna di questo nome che avevamo nel Monferrato di area casalese
Mi riferisco all'UNIONE COLLINARE DEL MONFERRATO che era costituita in maniera uniforme geograficamente (a differenza di quelle della Valle Cerrina) ed anche piuttosto estesa e popolata (la trovate nel sito della Regione Piemonte, che ovviamente non è ancora aggiornato, dopo quasi due mesi dai fatti disgregativi cui faccio riferimento:
Due grossi comuni si sono staccati creando un'altra Unione, San Giorgio e Rosignano, oltre a Cellamonte, che è più piccolo ma molto significativo dal punto di vista culturale, storico, architettonico e turistico
Rimangono nell'Unione originaria (che porta ancora il riferimento al Monferrato) Ozzano Monferrato, Olivola, Sala Monferrato, Terruggia e Treville.
I comuni di Terruggia ed Olivola rimangono staccati geograficamente, rendendo il territorio dell'Unione disomogeneo, con relative incrementi di spese per i servizi condivisi
Mi ero ripromesso di non occuparmene, perché come sapete non ripongo più alcuna fiducia e non ho aspettative per questo territorio che do ormai per perso nel suo inesorabile declino, ma poi non sono riuscito a trattenermi almeno dal rammaricarmi per l'assenza di prospettive, dialogo e cooperazione tra le parti, che più che progettualità localizzate, condivisione parcellizzata, ricerca di identità microterritoriali, mi danno sempre più l'impressione metaforica di voler salire su delle scialuppe mentre la nave affonda, senza rendersi conto che il mare attorno è prossimo alla "tempesta perfetta" e pertanto saranno travolti da onde anomale gigantesche.
Complessivamente entrambe le Unioni, sia l'originaria sia quella nuova appena formatasi, superano di poco la fatidica soglia dei 3000 mila abitanti, come impone la legge regionale promulgata da poco, che tra l'altro deroga ai riferimenti statali che ponevano la soglia del numero di abitanti ben oltre ... ma la politica locale non si dovrebbe fare con i numeri e le statistiche ma con la conoscenza e la progettualità ed il senso di appartenenza alla "patria", come la si intendeva nel medioevo, un'identità comunitaria e territoriale localizzata e coesa, come ho già avuto modo di descrivere in diversi testi storico culturali pubblicati.
Temo manchi la consapevolezza della gravità della situazione che dovrebbe indurre gli amministratori locali a coagulare tutte le risorse disponibili, soprattutto umane, per iniziare a prevedere e prevenire le ripercussioni che ci saranno quando il costo del parassitismo di stato si massimizzerà ed esaspererà gli animi e minerà le esistenze già rese precarie, e gli enti locali si troveranno in prima linea a gestire situazioni di emergenza e conflittualità provocate ed aggravate da coloro che, opportunisticamente e cinicamente, si saranno resi latitanti e godranno di impunità ...
Chiunque si tenga aggiornato ed abbia letto gli ultimi dati dell'ISTAT sulla situazione di progressiva povertà del popolo italiano sa di cosa sto parlando e dovrebbe essere consapevole di quali difficoltà incombono ...
Buona fortuna
Claudio Martinotti Doria