venerdì 26 novembre 2010

Nicola Bruzzese è il candidato a Sindaco del Movimento Progetto Piemonte


Fonte: http://www.localport.it/home.asp

Politica - Chivasso - 26/11/2010

di Annarita Scalvenzo

Dopo l’attuale sindaco Bruno Matola, Pdl, e l’avvocato Gianni De Mori, PD, il panorama in vista delle Amministrative del 2011 si arricchisce di un nuovo candidato alla carica di Primo Cittadino: Nicola Bruzzese, sostenuto dal Movimento Progetto Piemonte.
“Più lavoro e meno delinquenza” sono le priorità delineate dal nuovo candidato, che guiderà una lista civica “Progetto Chivasso”, che aderisce al Movimento Progetto Piemonte. Bruzzese, 45 anni, sposato con due figlie, è originario di Reggio Calabria, lavora come elettricista, ed è nuovo all’esperienza politica. «Negli anni scorsi, ho sempre seguito, da fuori, la vita politica ed amministrativa – ha spiegato – e adesso ho deciso di mettermi in discussione e di cercare di fare, insieme agli altri componenti della lista che mi sosterrà alle elezioni amministrative, il possibile per una Chivasso migliore».
Anche se la tornata elettorale sembra essere lontana e non è stata fissata la data delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, Bruzzese ha le idee chiare su quello che sarà il suo programma: «Innanzitutto “Progetto Chivasso” correrà da sola, al di là della destra, del centro e della sinistra e di tutti i tatticismi. Il programma lo scriveremo insieme ai cittadini che vorranno collaborare con noi, ma, sin da ora, ci saranno due punti fermi: il lavoro ed i giovani».
Difendere il lavoro, creare nuove opportunità di impiego e di impresa, non sono solo un dovere, sostiene il Candidato, ma una priorità di una pubblica amministrazione. Più lavoro vuole dire, automaticamente, meno delinquenza. Il secondo campo di intervento sarà rivolto ai giovani. «A Chivasso, obiettivamente, per loro c’è poco: dovremo lavorare, anche duramente, per creare tutte le condizioni per cui Chivasso sia davvero, ed in tutti i sensi, la loro casa comune».
La lista civica “Progetto Chivasso” aderisce al Movimento Progetto Piemonte – MPP, nato il 24 giugno del 2009 a Casale Monferrato, antica capitale del Ducato di Monferrato. E proprio Chivasso fu, per un certo periodo nel Medioevo, capitale del Monferrato. Ma non è l’unico motivo di collegamento tra l’MPP e Chivasso. Nel dicembre del 1944, in questo importante centro della provincia torinese, ha spiegato Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte, consigliere comunale a Parella e candidato presidente della Provincia di Vercelli, venne sottoscritta quella che alla storia è passata come “Carta di Chivasso”, nella quale venivano enunciate l’autonomia delle popolazioni alpine.
«Proprio questo documento, insieme alla Costituzione della Repubblica Italiana è alla base del nostro programma politico, che ha come obiettivo primario l’attribuzione al Piemonte dello status di Regione a Statuto Speciale, per esaltare il ruolo della nostra regione nell’ambito della comunità nazionale. A Chivasso vogliamo portare un messaggio innovative con un programma diretto ai cittadini e scritto insieme ai cittadini».
I chivassesi che vorranno contattare il candidato Sindaco potranno scrivere all’indirizzo di posta elettronica: portavoce@progettopiemonte.it

lunedì 22 novembre 2010

Si presenta la lista civica Progetto Chivasso – MPP. E’ ufficiale, Nicola Bruzzese, candidato a sindaco

Nicola Bruzzese


“La priorità è più lavoro e meno delinquenza”
CHIVASSO – Nicola Bruzzese, 45 anni, sposato con 2 figlie, è il candidato a sindaco della lista civica “Progetto Chivasso” che aderisce al Movimento Progetto Piemonte. Originario di Reggio Calabria, lavora come elettricista, ed è nuovo all’esperienza politica. “Ho sempre seguito, da fuori, la vita politica ed amministrativa negli anni scorsi – dichiara il candidato primo cittadino di Chivasso – e adesso ho deciso di mettermi in discussione e di cercare di fare, insieme agli altri componenti della list ache mi sosterrà alle elezioni amministrative, il possibile per una Chivasso migliore”.
Anche se la tornata elettorale sembra essere lontana e non è stata fissata la data delle elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, Nicola Bruzzese ha le idée chiare su quello che sarà il suo programma: “Innanzitutto devo dire che Progetto Chivasso correrà da sola, al di là della destra, del centro e della sinistra e di tutti i tatticismi. Il programma lo scriveremo insieme ai cittadini che vorranno collaborare con noi, Sin da ora, però, ci saranno due punti fermi: il lavoro ed i giovani. Difendere il lavoro, creare nuovo lavoro, cercare di dare nuove opportunità di lavoro e di impresa non sono solo un dovere ma una priorità di una pubblica amminsitrazione. Più lavoro vuole dire, automaticamente, meno delinquenza. Il secondo campo di intervento sarà rivolto ai giovani. A Chivasso, obiettivamente, per loro c’è poco. Dovremo lavorare, anche duramente, per creare tutte le condizioni per cui Chivasso sia davvero, ed in tutti I sensi, la loro casa commune”.
La lista civica Progetto Chivasso aderisce al Movimento Progetto Piemonte – MPP, nato il 24 giugno del 2009 a Casale Monferrato, antica capitale del Ducato di Monferrato. E proprio Chivasso fu, per un certo periodo nel Medioevo, capitale del Monferrato. Ma non è l’unico motivo di collegamento tra l’MPP e Chivasso. “Nel dicembre del 1944 in questo importante centro della provincia torinese – dice Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte, consigliere comunale a Parella e candidato presidente della Provincia di Vercelli – venne sottoscritta quella che alla storia è passata come “Carta di Chivasso” nella quale venivano enunciate l’autonomia delle popolazioni alpine. Proprio questo documento, insieme alla Costituzione della Repubblica Italiana è alla base del nostro programma politico, che ha come obiettivo primario l’attribuzione al Piemonte dello status di Regione a Statuto Speciale, per esaltare il ruolo della nostra regione nell’ambito della comunità nazionale. A Chivasso vogliamo portare un messaggio innovative con un programma diretto ai cittadini e scritto insieme ai cittadini”. I chivassesi che vorranno contattare il candidato sindaco potranno scrivere all’indirizzo di posta elettronica portavoce@progettopiemonte.it
Chivasso, 20 novembre 2010

Massimo Iaretti
Portavoce Lista Civica
PROGETTO CHIVASSO MPP

Interpellanza di MPP a Parella per il Concorso Giuseppe Giacosa

GRUPPO CONSIGLIARE PROGETTO PARELLA – MPP

Egr.Sig.
Sindaco di Parella

Il sottoscritto Massimo Iaretti, consigliere comuale del Gruppo “Progetto Parella – MPP” presenta la seguente

INTERPELLANZA

VISTO il concorso letterario “Il mondo di Giuseppe Giacosa”, bandito dal Consiglio Regionale del Piemonte, in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “25 Aprile” di Cuorgnè, rivolto agli allievi delle scuole medie e secondarie del Canavese, per ricordare Giuseppe Giacosa, nativo di Colleretto

SOTTOLINEATA la centralità della figura di Giuseppe Giacosa nella vita culturale e civile delle Municipalità dell’area della Pedanea (Comuni di Colleretto Giacosa, Loranzè, Parella, Quagliuzzo, Strambinello)

INTERPELLA

il Sindaco e l’Assessore alla Cultura per sapere:

se il Comune di Parella è stato coinvolto nell’organizzazione del concorso letterario intitolato a Giuseppe Giacosa e se c’è notizia del coinvolgimento o della richiesta di coinvolgimento degli altri Comuni della Pedanea;

se il concorso “Il mondo di Giuseppe Giacosa” verrà replicato negli anni a venire;

se non ritiene che una simile iniziativa letteraria possa essere un veicolo di promozione del territorio canavesano in generale, e delle municipalità della Pedanea in particolare, sotto l’aspetto territoriale e culturale e che è, al tempo stesso, utile strumento di conservazione della memoria;

se, in caso di non proseguimento del concorso negli anni a venire, non ritenga che l’Amministrazione Comunale di Parella, sentita la commissione cultura, si faccia promotore di un’iniziativa analoga che ne consenta il ripetersi negli anni a venire, con il coinvolgimento diretto di tutte le Municipalità di Pedanea (Comuni di Colleretto Giacosa, Loranzè, Parella, Quagliuzzo, Strambinello), del Comune di Ivrea, delle strutture scolastiche presenti sul territorio e delle associazioni culturali e storiche esistenti sullo stesso.

Parella, 20 novembre 2010
Massimo Iaretti

lunedì 15 novembre 2010

MASSIMO IARETTI (MPP)DICE NO ALL’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE SENZA AVERE PRIMA RIFORMATO LE AUTONOMIE

In occasione della serie di incontri “I politici e la gente”. AD ALICE CASTELLO.
MASSIMO IARETTI (MPP)DICE NO ALL’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE SENZA AVERE PRIMA RIFORMATO LE AUTONOMIE

ALICE CASTELLO - Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte e candidato presidente alla Provincia di Vercelli per la lista “Progetto Provincia Valsesia Vercelli” ha preso parte al primo della serie di incontri “I politici e la gente”, organizzato dall’assessore alla cultura del Comune di Alice Castello Lodovico Ellena. Protagonista della serata è stato il deputato ciglianese Luigi Bobba (Pd).
Iaretti è intervenuto nel breve dibattito successivo al contributo del relatore, molto costruttivo e nel merito dei problem della politica, soffermandosi soprattutto sul ruolo delle Province. Questo in sintesi l’intervento:
“Pensare di abolire le province con un colpo di spugna è demagogia pura. Lo Stato unitario è sempre stato modellato sulle province. Cosa ne sarebbe delle Camere di commercio, delle prefetture, delle questure, dei comandi provinciali dell’Arma, soltanto per citare alcune istituzioni strutturate territorialmente. A parte questa considerazione se non si va a ripensare il sistema della autonomie locali dal basso, con Comuni che abbiano tetti minimi di popolazione molto più alti di quelli attuali, con sindaci che abbiano poteri effettivi, alla francese, tutto sarebbe soltanto una liturgia della parola. Come Movimento Progetto Piemonte siamo favorevoli ad una ristrutturazione territoriale delle Province (e la proposta di Valsesia – Vercelli – Casale va in questa direzione) e ad una definizione effettiva di poteri in capo ad esse, in quanto enti di governo dell’area vasta. Siamo invece fortemente contrari ad una elezione di secondo grado, perché non farebbe altro che allontanare ancor più il cittadino dalla politica. Il problema vero è quello di un profondo ricambio di sangue della politica, evitandone il professionismo. Non dimentichiamo che apparteniamo al popolo, ci elegge il popolo e, finito il mandato, torniamo al popolo”.
Vercelli, 14 novembre 2010
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte

domenica 7 novembre 2010

Nascerà un Consiglio dai Bambini della Pedanea? Una proposta dell'MPP


Massimo Iaretti, presidente dell'MPP

Fonte: La Gazzetta del Canavese - Giovedì 4 novembre 2010 - Anno 5 - n. 42 - articolo a pag. 9

PARELLA
Prosegue il cammino verso l’integrazione dei 5 comuni della Pedanea. Anche se all’appello manca soltanto il mandato al primo cittadino di Loranzè (ma arriverà tra poche settimane), i sindaci della stessa Loranzè, Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello si sono ritrovati per valutare insieme la strada per arrivare ad una gestione associata dei servizi. Intanto, però, dal Movimento Progetto Piemonte, presente con tre Consiglieri di minoranza a Parella, arriva una originale proposta che vorrebbe fare crescere la cultura civica dello stare insieme. «Proponiamo a tutti e cinque i comuni di costituire un Consiglio intercomunale dei bambini della Pedanea – dice Massimo Iaretti, Presidente del Movimento Progetto Piemonte e Consigliere comunale di minoranza a Parella – La nostra iniziativa ha una doppia finalità: da un lato quella di diffondere una coscienza civica sin dalla più tenera età, ed in questo momento ce n’è veramente bisogno in tutto il Paese, dall’altra di abituare sin da piccolissimi gli abitanti di questi comuni a ragionare in un’ottica che vada al di là del campanilismo puro e semplice.» Così in questi giorni l’MPP, Movimento Progetto Piemonte, invia ai Comuni della Pedanea una lettera di accompagnamento ad una proposta di ordine del giorno nel quale, se approvati dai rispettivi consigli comunali, si impegnano i Sindaci a concorrere all’istituzione del „Consiglio dei bambini e delle bambine delle municipalità della Pedanea“. «Il documento – spiega Graziana Perin, referente Mpp per le politiche scolastiche e sociali e Consigliere a Parella – spiega come il Consiglio sia un laboratorio costituito per favorire la crescita civica dei piccoli cittadini e, in particolare, il senso di appartenenza alla comunità ed al territorio, la partecipazione alla vita del comune, l’educazione civica, la capacità di prendere decisioni autonome e responsabili, una migliore conoscenza di istituzioni e servizi pubblici, la conoscenza del proprio ruolo e di quello degli altri.» Il progetto è destinato ai bambini di tutti i comuni della Pedanea delle classi quarta e quinta primaria, che dovranno eleggere un Presidente del Consiglio che farà la promessa formale davanti ai sindaci dei comuni interessati. «Il Consiglio dei bambini come quello dei ragazzi – dice ancora Iaretti – non è una novità perché diversi comuni, anche in Canavese, l’hanno già adottato, mentre è una novità assoluta il fatto che si pensi di istituirlo coinvolgendo da subito più comuni. L’idea, ovviamente sempre che venga recepita, è che la sede sia itinerante presso l’uno o l’altro municipio.» Movimento Progetto Piemonte chiede anche che i Sindaci ed i Consigli Comunali tengano conto delle decisioni prese dal Consiglio dei Bambini e delle Bambine e ne diano risposte motivate. «In questo modo – aggiunge Graziana Perin – abbiamo voluto dare un nostro contributo concreto, ad impatto economico bassissimo o praticamente nullo alla vita sociale della Pedanea. Siamo anche disposti ad illustrarlo nelle varie realtà municipali, ovviamente se ci verrà richiesto e auspichiamo che l’iniziativa trovi il più ampio sostegno.»

mercoledì 3 novembre 2010

Ad agosto il cane annegò in un pozzo. A vent'anni dalla legge vi sono ancora pozzi non protetti. Interpellanza di MPP

Ad agosto il cane annegò in un pozzo. La disperazione del padrone. Sulla questione sono state presentate interpellanze a Treville e Rosignano

Fonte: Casale News http://www.casalenews.it/index

2 Novembre 2010 – TREVILLE – Lo scorso 16 agosto un cane da caccia, un segugio italiano, è annegato in un pozzo a Treville, mentre assieme al suo padrone effettuava un normale addestramento in vista della stagione venatoria. Il suo padrone, Mauro Ambrosetti di Parona, ci ha inviato questa lettera per segnalare l’accaduto e invitare chi di dovere a prendere provvedimenti. Sulla questione sono state presentate due interpellanze, una di Paolo Pensa (Movimento Progetto Piemonte) a Rosignano che alleghiamo integralmente, e un’altra del gruppo La Destra a Treville.
“Vorrei portare – scrive Ambrosetti – a conoscenza dei lettori del Suo giornale, un episodio che mi ha coinvolto, fisicamente ed emotivamente, in prima persona, per evitare che simili situazioni, o ancora peggiori, possano verificarsi ad altri, in conseguenza della mancanza di rispetto delle leggi o del semplice menefreghismo. Il 16 agosto scorso mi sono recato a Treville con il mio cane, un segugio italiano, per fargli effettuare il normale addestramento pre – caccia, consentito per legge dal giorno precedente”.
“Dopo aver fiutato la presenza di una volpe, l’animale ne iniziava l’inseguimento nel bosco. Non vedendolo arrivare come di consueto, mi mettevo alla sua ricerca e, guidato da uno strano latrare, scoprivo che era precipitato in un pozzo, che aveva una apertura a livello del terreno ed era privo di qualsiasi protezione. Le dimensioni dell’apertura, inoltre, erano tali (circa un metri 1,30 x 1,30) che avrebbe potuto benissimo cadervi anche una persona”.
“A questo punto, essendo da solo, cercavo di recuperare il mio cane, sporgendomi all’interno del pozzo, e mettendo così a repentaglio la mia stessa incolumità, ma ogni sforzo era vano perché il livello dell’acqua era di circa due metri e mezzo e non vi era nessun appiglio che consentisse sulle pareti del pozzo la discesa”.
“Vorrei sottolineare che questo non è un fatto personale, ma una questione di civiltà, di sicurezza ed incolumità pubblica, in quel pozzo poteva anche finirci una persona, magari un bambino, e le conseguenze avrebbero potuto essere ancor più tragiche di quello che è accaduto, già di per se grave”.
“E’ semplicemente assurdo che in presenza di norme legislative chiare, che impongono che i pozzi vengano protetti e segnalati, in queste campagne il caso che mi è capitato non sia isolato”.
“Dico questo con cognizione di causa, perché conosco bene il territorio monferrino, esercitandovi attività venatoria da oltre 30 anni, e , anzi, ho avuto notizia di pozzi trovati aperti a Cereseto, ad Ottiglio, a San Giorgio e di altri cacciatori che, dopo il fatto si sono rivolti alle autorità competenti perché ne provvedano alla chiusura”.
“Per questo, e lo ripeto non per un fatto meramente personale, voglio lanciare un appello a tutti i cacciatori ed alle persone di buon senso perché, qualora vengano a conoscenza di simili situazioni, ne facciano immediatamente segnalazione, affinché si possano evitare tragici incidenti. In fin dei conti si tratta soltanto di rispettare una legge che esiste da anni”.
Mauro Ambrosetti, Parona (PV)