domenica 12 febbraio 2012

Moncalvo, il MPP prepara iniziative per "salvare" il Giudice di Pace

Fonte: Atnews Quotidiano on line della provincia di Asti http://www.atnews.it

mercoledì 08 febbraio 2012

Dopo l’appello inviato nei giorni scorsi, il Movimento invia un ordine del giorno a tutti i sindaci interessati. Risponderanno?

Il Movimento Progetto Piemonte - MPP ha lanciato nei giorni scorsi un appello a 19 sindaci di comuni della Provincia di Alessandria (la maggior parte) e di Asti per salvare l'ufficio del Giudice di Pace di Moncalvo.
Si tratta di un ufficio giudiziario che "serve" un territorio a cavallo tra le province di Alessandria e di Asti e che rischia di venire soppresso, contribuendo così a desertificare ulteriormente una zona dell'estrema periferia alessandrina qual è la Valcerrina.
La tabella allegata allo schema attuativo del decreto legislativo che dovrà riordinare la presenza di questi magistrati in tutta Italia, infatti, ha previsto che l'ufficio di Moncalvo sparisca e venga accorpato a Casale - con un aumento dei disagi e dei costi per la popolazione residente nella zona - e anche quelli di Valenza, Novi Ligure, Ovada e Serravalle Scrivia dovranno chiudere i battenti.
Non si tratta di una decisione immediata e senza ritorno: le procedure inizieranno con la pubblicazione dell'elenco in Gazzetta Ufficiale, e ci sarà una scappatoia perché i Comuni che appartengono territorialmente alla competenza di quel Giudice di Pace (in questo caso la capofila sarebbe l'astigiana Moncalvo), potranno mantenere l'ufficio dichiarandosi disposti ad accollarsi tutte le spese - anche in forma consorziata - ad eccezione di quelle per il magistrato onorario che rimarrebbero a carico del ministero della Giustizia.
L'MPP, con una lettera ai sindaci li aveva invitati, già sulla fine dello scorso anno, a convocare consigli comunali aperti - analogamente a quanto fatto dall'Unione collinare del Monferrato per la vicenda piccoli comuni, ma non erano giunti segnali.
Adesso il sindaco di Alfiano Natta, Gabriella Paletti, al quale MPP - come agli altri colleghi - ha sottoposto una bozza di ordine del giorno in cui chiede alle amministrazioni comunali una forte presa di posizione politica in materia, si è mosso e ha fatto inserire il documento nella prima riunione utile di consiglio comunale che si terrà il 13 febbraio.
"E' un passaggo importante - dice il presidente di MPP, Massimo Iaretti - perché almeno le acque si iniziano a muovere. La soppressione dei giudici di pace, a Moncalvo, come a Novi Ligure, come a Ovada o a Valenza, non comporterà dei grossi risparmi, perché quella tabella è stata basata su un criterio ragionieristico, non tenendo conto dei contesti territoriali.
Questo discorso vale per Moncalvo ma vale anche per le altre aree. Se, ad esempio, un abitante di Carrega Ligure o di Cabella avesse delle questioni di giustizia, nel prossimo futuro dovrà recarsi ad Alessandria. Il che vorrà dire maggiori costi ed un incremento di cause per il giudice di pace del capoluogo".
"Stupisce che sinora questa situazione, che sarebbe una vera disgrazia per i cittadini, e non solo per gli operatori del mondo giudiziario, sia rimasta sotto silenzio da parte del mondo politico, con qualche, rarissima, eccezione, ad esempio quella del deputato del Pd Luigi Bobba, con il quale – a prescindere dalla diversa posizione politica – sarà interessante avere uno scambio di vedute".
"Su questo argomento, da adesso in avanti attiveremo tutte le iniziative possibili perché il Piemonte e nello specifico i territori dell'Alessandrino e dell’Astigiano, non vadano a disperdere un loro patrimonio così importante. La perdita di un presidio della Giustizia è sempre, a nostro avviso una disgrazia per l’intera comunità".

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