venerdì 23 settembre 2011

Perché non fare una promozione congiunta del Palio di Asti e della Festa del Vino e del Monferrato? Un modo concreto per avvicinare i due territori

Una proposta del Movimento Progetto Piemonte

Perché non fare una promozione congiunta del Palio di Asti e della Festa del Vino e del Monferrato? Un modo concreto per avvicinare i due territori

Il Movimento Progetto Piemonte valuta positivamente il recente incontro, avvenuto in occasione del Palio di Asti, che ha visto protagonisti il sindaco di Asti, Giorgio Galvagno, ed il sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi. “Sicuramente è stata l’occasione per avviare un dialogo tra due realtà che hanno molto in comune a partire da quel denominatore che è costituito dalla cultura della vite e che potrebbe trovare una concretizzazione attraverso le Strade del vino” commenta il presidente del Movimento Progetto Piemonte Massimo Iaretti, ricordando che proprio nel mese di agosto aveva inviato una serie di lettere ai primi cittadini dei comuni che ebbero un ruolo nel Monferrato storico per arrivare alla convocazione degli Stati Generali del Monferrato. “Gli Stati Generali – precisa Iaretti – non volevano essere, però, la proposta di una Provincia di Monferrato, come qualcuno ha volute ostinatamente vedere, non leggendo fino in fondo le nostre dichiarazioni, bensì il presupposto per un patto di territorio tra realtà che hanno avuto per secoli una storia comune. L’incontro tra i sindaci di Asti e di Casale Monferrato va in questa direzione e come MPP non si può non essere fortemente soddisfatti”. Il presidente del Movimento Progetto Piemonte avanza anche una proposta,legata nello specific al rapporto tra Casale ed Asti: “Si parla con sempre maggiore intensità di marketing territoriale, di sviluppo del territorio in un’ottica di programmazione. Perché allora non partire, da subito con un’iniziativa altamente concreta, ovvero la promozione contestuale, in un’unica ottica, di due eventi che ad Asti e a Casale Monferrato si ripetono tutti gli anni la terza domenica di settembre, ossia il Palio ad Asti e la Festa del Vino e del Monferrato a Casale. Poiché sono due eventi contemporanei e non sono in competizione l’uno dall’altro, la promozione congiunta degli stessi potrebbe avere certamente una ricaduta positiva in termini in termini sia in incoming che di outgoing turistico”. E potrebbe essere l’inizio di una seria politica di comunicazione del territorio monferrino per affermarne il suo ruolo all’interno del Sistema Piemonte.
Casale Monferrato, 23 settembre 2011
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte

giovedì 8 settembre 2011

MPP chiede al sindaco di Borgo San Martino la titolazione di una via a Erminio Spalla, campione sportivo ed attore

Egr.Sig.
Mirco Capra
Sindaco del Comune di
15032 – Borgo S. Martino (AL)
Residenza Municipale

OGGETTO: Richiesta intitolazione via, piazza, strada ad Erminio Spalla

Egregio Signor Sindaco,
sono con questa mia a richiederLe formalmente l’intitolazione di una via, di una strada o di una piazza nel territorio comunale alla persona di Erminio Spalla (nato a Borgo San Martino il 7 luglio 1897 e deceduto a Roma il 14 agosto 1971), figura di primo piano nel secolo scorso del mondo sportivo (campione d’Italia di pugilato fu il primo italiano, il 20 maggio 1923, sconfiggendo il belga Pier van der Veer a fregiarsi del titolo di campione d’Europa) e dello spettacolo una volta terminata la carriera sportive (a partire dal 1939 recitò in vari film, tra cui Miracolo a Milano diretto da Vittorio De Sica e Un uomo facile di Paolo Heusch).
Ricordarlo attraverso la toponomastica sarebbe un modo per esaltare una figura di monferrino e di piemontese per quanto di positiva ha fatto nel campo dello sport e dello spettacolo.
Tanto Le trasmetto e richiedo in qualità di presidente di Movimento Progetto Piemonte, movimento politico, nato il 24 giugno del 2009 a Casale Monferrato, che nel suo Statuto ha posto tra le priorità la valorizzazione e l’esaltazione del ruolo del Piemonte e delle sue componenti territoriali, anche attraverso la valorizzazione delle figure che nei vari campi sono emerse..
Rimanendo a disposizione per ogni chiarimento e/o delucidazione, fiducioso nell’accoglimento di questa richiesta, porgo i miei più cordiali saluti.
Casale Monferrato, 3 settembre 2011
IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Dott. Massimo Iaretti

Iniziativa nel campo della toponomastica, una proposta di MPP per ricordare i piemontesi che hanno contribuito a fare la storia ...

Iniziativa nel campo della toponomastica, una proposta di MPP per ricordare i piemontesi che hanno contribuito a fare la storia ...
“Ricordiamo i Piemontesi”
L’MPP chiede ai cittadini di segnalare fatti o personaggi del Piemonte che sono stati “dimenticati” nella attribuzione di vie, strade o piazza. Inoltrerà alle amministrazioni competenti delle richieste formali di intitolazione perché non vengano dimenticati
E’ una vera e propria rivoluzione toponomastica quella che propone il Movimento Progetto Piemonte. L’MPP propone a tutti i cittadini del Piemonte l’iniziativa “Ricordiamo i Piemontesi”. “Invitiamo tutti i cittadini piemontesi e non a segnalarci, nelle rispettive realtà comunali, i nominativi di persone che hanno contribuito alla storia del Piemonte o che hanno origine in Piemonte e di fatti che sono avvenuti nella storia piemontese, recente e passata e che magari sono caduti nel dimenticatoio o rischiano l’obblio – dice il presidente dell’MPP, Massimo Iaretti – poiché nel nostro statuto sono previste appositamente delle iniziative per valorizzare il patrimonio culturale del Piemonte, una volta ricevute le segnalazioni, e vagliatane la fondatezza storica, le gireremo con richieste formali ai sindaci ed alle amministrazioni ed alle commissioni toponomastiche, ove siano costituite”. In questo modo verrà effettuato almeno un passo concreto, ferma restando la discrezionalità delle singole amministrazioni di accogliere tali richieste o meno. “E’ chiaro – dice ancora Iaretti – che domandare è sempre lecito, ed è altrettanto lecito aspettarsi delle risposte negative. In questo modo, però, è nostra intenzione almeno suscitare un dibattito o un ricordo su persone ed episodi che altrimenti rischierebbero di finire in soffitta per sempre”. Fondamentale sarà in questo senso la collaborazione con i cittadini o le associazioni culturali che vorranno collaborare all’iniziativa, inoltrando le loro segnalazioni, eventualmente corredate da una breve biografia della figura per la quale si renderebbe necessario richiedere l’intitolazione di una via, una strada, una piazza o del fatto storico degno di nota che ha contraddistinto questo o quel luogo, all’indirizzo di posta elettronica portavoce@progettopiemonte.it
Qualche richiesta l’MPP l’ha già inoltrata: quella ai sindaci di Torino, Ivrea, Santhià di intitolare una via alla “Massa Cristiana”, movimento spontaneo che scacciò, sia pure temporaneamente, i francesi occupanti da Torino nel 1799 e al sindaco di Borgo San Martino, per ricordare la nascita nel comune monferrino di Erminio Spalla, primo italiano campione europeo negli anni Venti, poi attore con registi come Dino Risi e Vittorio De Sica. “Ovviamente – conclude Iaretti – questo sarà un modo per cercare di riscoprire aspetti meno noti, ma non meno importanti, della storia di una regione che, non dimentichiamolo, ha dato un contributo importante nella creazione dell’attuale Stato nazionale”
Casale Monferrato, 6 settembre 2011
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte

domenica 4 settembre 2011

Dopo la manovra aggiuntiva che tocca Province e Comuni. Le “Terre del Chiusella verso l’Unione”

Iaretti (MPP) “Il passo è positivo ma attenti alla riforma delle circoscrizioni dei Tribunali, perché se passa così come è stata concepita sarebbe una disgrazia”

E’ stato il consiglio comunale di Parella il primo dei 4 comuni della Pedanea (gli altri sono Colleretto Giacosa, Quagliuzzo e Strambinello) ad approvare all’unanimità lo Statuto dell’Unione di comuni “Terre del Chiusella”. Venerdì sera il sindaco di Parella Roberto Comitini, nel sottolineare come sia stato compiuto un passaggio “storico” – gli altri 2 comuni dovranno approvare anch’essi lo statuto dell’Unione a stretto giro di posta – ha anche informato che mercoledì sarà a Torino, insieme ai colleghi sindaci di Colleretto Giacosa (Paola Gamba), Quagliuzzo (Domenico Ferraro) e Strambinello (Ersalda Caserio), per illustrare all’assessore regionale agli enti locali Elena Maccanti le ragioni del passaggio che è stato compiuto e per avere certezze in merito al futuro dell’Unione. I 4 comuni, infatti, dopo avere approvato gli statuti formalizzeranno, nei rispettivi consigli comunali, l’adesione alle “Terre del Chiusella”; una volta che sarà superata la fase di grande incertezza determinata dalla recente presentazione della manovra aggiuntiva che, con in provvedimento scritto dalla sera alla mattina come l’articolo 16 (quello che stabilisce la nascita delle unioni municipali e l’abolizione dei consigli comunali e delle giunte sotto i mille abitanti ma per il quale non è stata ancora scritta la parola fine sulla versione definitiva), aveva rischiato di avere una battuta d’arresto. In una riunione informale, svoltasi il 23 agosto, però i rappresentanti delle 4 municipalità, avevano deciso – anche dietro proposta del vice sindaco di Colleretto Giacosa, Alberto Dini e e del consigliere di minoranza di Parella, Massimo Iaretti (Progetto Parella aderente a Movimento Progetto Piemonte – MPP di cui è presidente)

A volte i provvedimenti scritti dalla sera alla mattina, come l’articolo 16 rischiano di fare compiere il classico “passo del gambero” a processi che sono giunti ormai alla fine e che stanno per dare degli esiti positivi. Quattro comuni canavesani, Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello, con una popolazione complessiva di circa 1800 persone, stavano infatti per portare a termine la costituzione di una Unione di comuni chiamata “Terre del Chiusella” con già definita la bozza dello Statuto. Questa avrebbe dovuto venire esaminata in una riunione convocata al municipio di Parella (comune che sarà la sede legale dell’Unione quando partirà) martedì 23 agosto. E il testo era, ed è, il prodotto di un lavoro svolto dai sindaci e dal loro consulente nell’arco dei mesi e maturato dopo un confronto costruttivo tra tutti i Comuni, anche all’interno dei singoli consigli comunali. E per non perdere quanto era stato, dietro sollecitazione del vice sindaco di Colleretto Giacosa Alberto Dini e del consigliere di minoranza di Parella, Massimo Iaretti (Progetto Parella aderente a Movimento Progetto Piemonte – MPP di cui è presidente) si è deciso di portare, in tempi brevi all’approvazione dei rispettivi consigli comunali lo Statuto dell’Unione. Commenta il presidente del Movimento Progetto Piemonte, Massimo Iaretti: “Il lavoro di mesi dei 4 sindaci e, di riflesso, dei 4 consigli comunali, dei consulenti che hanno dato il loro contributo ad uno statuto equilibrato e che guarda in prospettiva non poteva essere vanificato. I quattro comuni hanno fatto prevalere le ragioni del territorio rispetto ad una decisione presa a tavolino senza ponderare bene quelle che sarebbero state le ricadute. Come MPP abbiamo sempre detto in tutte le occasioni che la strada dell’aggregazione, dell’associazione, della collaborazione tra enti locali deve partire dal basso, altrimenti c’è il rischio che venga imposta, come dimostrano le recenti vicende romane, da burocrati senza volto, con buona pace per i principi democratici del decentramento e dell’autonomia delle comunità locali. E un’altra grande minaccia incombe, ancora più insidiosa ed è quella della riforma delle circoscrizioni giudiziarie che rischia di cancellare piccoli tribunali (con meno di 15 magistrati in carico) e uffici del giudice di pace. Se passasse così come è stato ventilato sarebbe veramente una disgrazia per tutti i cittadini e non solo per le categorie o gli enti direttamente coinvolti”.

Casale Monferrato, 3 settembre 2011