mercoledì 3 agosto 2011

Iniziativa “estiva” di Progetto Casorzo. Interpellanze sull’Unesco e le fontane leggere

Iaretti (MPP): “I primo frutti del lavoro della giunta ombra”

Casorzo – Durante la riunione che si era svolta la scorsa settimana a Vignale per la presentazione della zona di eccellenza 9 – Grignolino, da inserire nella Lista dell’Unesco come patrimonio dell’umanità, il presidente Roberto Cerrato aveva lanciato un appello ai comuni affinché aderissero all’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli Langa – Roero e Monferrato. L’associazione in questione si occuperà ai fornire attività di governance, coordinamento e pianificazione delle attività e dei progetti riguardanti il sito. Il territorio comunale di Casorzo è inserito nell’area di eccellenza “Core Zone” n° 9 del Sito, incentrata sulla produzione vitivinicola del Grignolino, pur essendo stato specificato nella presentazione della “Core Zone” che “la grande varietà di vitigni autoctoni ha reso nota l’area anche per il Ruché ed il Malvasia di Casorzo”. I consiglieri del gruppo Progetto Casorzo che aderisce al Movimento Progetto Piemonte, Marzo Zatti, Fabrizio Iaretti ed Aris Solini, hanno presentato una interpellanza nella quale chiedono all’amministrazione comunale se intenda aderire all’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato e quali iniziative intenda promuovere e con quali strumenti di comunicazione nei confronti della popolazione, per sottolineare agli abitanti di Casorzo l’importanza della candidatura del sito “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe – Roero e Monferrato” all’inserimento nella Lista del Patrimonio dell’Umanità, in vista della visita degli ispettori UNESCO prevista nei prossimi mesi di settembre/ottobre 2011.
Il gruppo di minoranza Progetto Casorzo ha poi presentato una seconda interpellanza nella quale chiede al sindaco ed alla giunta se non ritenga il caso di installare anche nel comune della collina monferrina una “fontana leggera”, in grado di erogare acqua refrigerata e filtrata, gasata e non, come è avvenuto anche in altre realtà quali Alfiano Natta e Mirabello Monferrato, dove la popolazione ha reagito in modo positivo all’innovazione. Una fontana leggera, infatti, consentirebbe una notevole diminuzione dell’utilizzo delle bottiglie in plastica, con minori spese per la raccolta differenziata e potrebbe essere frutto della collaborazione con il Consorzio dei comuni per l’Acquedotto del Monferrato.
Commenta il presidente del Movimento Progetto Piemonte Massimo Iaretti: “Sono i primi frutti del lavoro di Marzo Zatti e della “giunta ombra”. Qualcuno potrà anche ironizzare su questo concetto, ma l’obiettivo è semplice: avere una presenza in consiglio comunale che non sia soltanto fatta di una opposizione sterile, urlata e fine a se stessa, che non porta da nessuna parte e servirebbe unicamente ad esacerbare gli animi, ma fare proposte nel merito, come il lavoro svolto da Marco Zatti e dalle persone che con lui collaborano sta dimostrando”.

Casale Monferrato, 2 agosto 2011
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte

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