lunedì 15 marzo 2010

Carrega Ligure, tre liste per ottanta abitanti

Carrega, tre liste per ottanta abitanti
Scritto da Il Secolo XIX di Genova e riportato su http://www.altavaltrebbia.net
Carrega Ligure. Tre liste per 80 votanti. In pratica, un candidato sindaco ogni ventisei potenziali elettori. È, ancora una volta, il "caso Carrega" a destare curiosità. Il paese, arrampicato sull'appennino piemontese nell'alta Val Borbera, diviso su 11 frazioni, aveva conosciuto cinque anni di commissariamento poiché l'unica lista che si era presentata al giudizio degli elettori, dieci anni fa, non aveva raggiunto il quorum. Agli ottanta aventi diritto per lo più persone anziane, se ne devono aggiungere altri 156 iscritti all'Aire, cittadini residenti all'estero. Si tratta in prevalenza di discendenti di emigrati in America che raramente tornano in Piemonte e, soprattutto, non tornano per votare. Così non si era raggiunto il quorum richiesto della metà più uno degli aventi diritto e a guidare il paese era stato un commissario prefettizio. Cinque anni fa si erano presentate due liste, tanto per scongiurare altri cinque anni di commissariamento. Guido Gozzano, un ingegnere informatico che vive abitualmente a Genova, ma che torna spesso nel paese di origine, era riuscito ad essere eletto. Ora si ripresenta a capo di una lista "Unione democratica". In paese si è faticato a costituire anche la seconda lista, "Alleanza democratica", guidata da Giovanni Chiesa, per non inciampare ancora nel rischio del mancato quorum. A sorpresa, però, di lista se ne è presentata un'altra che sarà guidata da Giovanni Cornalea: "Lista civica Progetto Piemonte - Mpp". Il candidato è un finanziere in pensione di Rosignano. «Siamo un movimento regionalista, non separatista e neppure federalista - spiega il portavoce Massimo Iaretti - che ha come obiettivo l'autonomia del Piemonte, la tutela della montagna, del territorio e dell'agricoltura. Ecco perchè partiamo da Carrega».

Il "terzo incomodo", inutile negarlo, ha lasciato sorpresi un po' tutti a Carrega, a partire dal sindaco che punta ad una rielezione facile e probabile, anche perchè ha già ottenuto il voto di non belligeranza della lista concorrente ma parente "Alleanza democratica".

«In realtà la nostra lista non è "contro" quella del sindaco uscente Guido Gozzano, con il quale mi lega anche un rapporto di amicizia. Se non fossero nate due liste, si rischiava il commissariamento. Più che un politico io mi sento pertanto un volontario - dice il candidato Giovanni Chiesa di "Alleanza Democratica" - è evidente che la collaborazione tra le due liste sarà massima. La terza? E' stata una sorpresa per tutti, ma ben venga il confronto». Pochi i punti del programma di Gozzano (e di Chiesa): la sopravvivenza di un piccolo comune che si trova alle prese con bilanci risicati, uno spopolamento da record (alcune delle frazioni sono già disabitate dagli anni Settanta) e una rete stradale da tenere efficiente e che si mangia gran parte degli stanziamenti. C'è poi il progetto delle "Case a un euro", lanciato lo scorso anno dal sindaco e che ha fatto il giro d'Italia. Per il momento il progetto è in una fase di studio: sono state censite le case disabitate che potrebbero essere cedute alla cifra simbolica, dietro l'impegno di ristrutturarle. Si tratta ora di prendere contatti con i legittimi proprietari, molti dei quali introvabili perchè emigrati da tempo, e concordare una forma di cessione. È stata coinvolta anche l'Università di Genova, facoltà di architettura. Secondo Gozzano, quelle delle case ad un euro, è una «idea da perseguire e portare avanti». Secondo l'avversario di Progetto Piemonte è,invece da stoppare per perseguire una «politica abitativa più realistica».
Irene Navaro
Articolo tratto da Il Secolo XIX del 04/03/2010

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