lunedì 30 novembre 2009

Riscopriamo la Massa Cristiana e la Vandea Piemontese

MOVIMENTO PROGETTO PIEMONTE
Casella Postale 11 - 15033 Casale Monferrato
Tel. 349/8773769

Ricordare la "Massa Cristiana" e quella che fu una vera e propria "Vandea Piemontese", con l'intitolazione di una via, di una strada, di una piazza, di un corso. o l'organizzazione di un momento culturale. E' la richiesta che il neonato Movimento Progetto Piemonte ha rivolto in una lettera a Domenico Chiamparino, sindaco di Torino, Massimo Giordano, sindaco di Novara, Carlo Della Pepa, sindaco di Ivrea, Donato Gentile, sindaco di Biella, Bruno Matola, sindaco di Chivasso, Gilberto Caneva, sindaco di Santhià e Franco Berra, sindaco di Pontestura. La "Massa Cristiana" è un movimento spontaneo nato nelle campagne piemontesi, iniziato nel 1799 e sviluppatosi quindi nel periodo napoleonico, su ispirazione e comando del maggiore austriaco di famiglia lombarda Branda de' Lucioni. Molte furono le vittime della repressione che ne seguì, tra le quali 423 persone ghigliottinate a Torino, in piazza Carlina. Fu, dunque, una vera e propria "Vandea Piemontese" come l'ha definita in un suo libro Vittorio Messori. La nascita avvenne in concomitanza con l'offensiva svolta all'inizio del 1799 dalle truppe austro - russe, approfittando dell'assenza di Napoleone impegnato in Egitto. Il Branda de' Lucioni, autodefinitosi "comandante dell'Ordinata Massa Cristiana" fu, con altri, alla guida di artigiani e contadini che, alla testa delle loro colonne, alzavano gli stendardi delle confraternite religiose. L'attività della Massa è stata segnalata a Novara, Biella, Ivrea, Santhià, Chivasso, Pontestura e il 25 maggio 1799 la "Insorgenza" costrinse addirittura i francesi ad abbandonare Torino. Poi, la storia prese un corso diverso quando, il Branda de' Luicioni, inviso ai capi dell'esercito irregolare, venne destituito e la Massa Cristiana invitata a sciogliersi. Il Movimento Progetto Piemonte è nato il 24 giugno scorso, festa di San Giovanni Patrono di Torino, a Casale Monferrato, antica Capitale del Monferrato. L'obiettivo è il conseguimento dello Statuto Speciale per la Regione Piemonte sul modello di quelli esistenti e previsti dalla Carta costituzionale che ne costituisce il punto di riferimento insieme ai valori espressi dalla Carta di Chivasso del 19 dicembre 1943. "Oltre all'obiettivo politico che si porterà a presentare liste nelle prossime elezioni amministrative - dice il portavoce Massimo Iaretti - è per noi prioritaria una azione di valorizzazione della storia e della cultura subalpina. Per questo chiediamo alle amministrazioni dei centri interessati di voler effettuare una riflessione sul passato, anche perché la storiografia ufficiale sembra essersi dimenticata di questo episodio. Napoleone in Piemonte non vuole dire soltanto Marengo".
Della "Massa Cristiana" si è occupato anche uno storico e profondo conoscitore delle vicende delle vallate alpine quale il biellese Gustavo Buratti.
Casale Monferrato, 29 novembre 2009
Massimo Iaretti

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