mercoledì 11 aprile 2012

Dura presa di posizione dell’MPP sul taglio di 12 linee ferroviarie in Piemonte da parte della Regione

COTA, COTA, LA FERROVIA NON SI POTA

“Questi tagli affosseranno il sistema ferroviario piemontese. Uno dei migliori d’Italia e penalizzeranno molti centri della nostra Regione che saranno depotenziati dei collegamenti. Ricorreremo al Difensore Civico Regionale”

“COTA, COTA LA FERROVIA NON SI POTA”.
MPP – Movimento Progetto Piemonte è nettamente contrario all’annunciata soppressione di 12 linee ferroviarie e con queste poche parole si rivolge al Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. La soppressione delle tratte Alba – Asti, Alba – Alessandria, Asti – Casale – Mortara, Cuneo – Mondovì, Cuneo – Saluzzo – Savigliano, Novi – Tortona, Alessandria – Ovada, Casale – Vercelli, Santhià – Arona, Pinerolo – Torre Pellice, Chivasso – Asti e Ceva – Ormea, è stata calata dall’alto e senza un reale confronto con le popolazioni e le amministrazioni interessate, andando così a creare le premesse per affossare il sistema ferroviario piemontese, uno dei migliori d’Italia quanto a capillarità ed a penalizzare molti centri della Regione che verranno nettamente depotenziati nei collegamenti su rotaia.
Il disegno di “razionalizzazione” è chiaro: ad di là dei principali assi di collegamento il resto delle rete dovrà essere progressivamente dismesso a favore del trasporto su rotaia con tutte le problematiche che ne conseguono (maggiore impatto ambientale, aumento del traffico veicolare, tempi di percorrenza più lunghi) unite ai maggiori disagi dei pendolari, lavoratori e studenti.
Colpisce il fatto che un Governo regionale a guida di un esponente di un partito che ha fatto del federalismo la sua bandiera attui una politica fortemente decisionista e centralista. Venticinque anni fa l’allora presidente della Regione Piemonte Vittorio Beltrami disse che “Non ripeteremo gli errori del centralismo romano”. Oggi il suo successore Roberto Cota, con l’assessore ai trasporti Barbara Bonino attua una operazione in perfetto stile neo centralista, senza peraltro essere neanche venuta a spiegare sul territorio le ragioni di questo intervento e se i risparmi attesi (pare intorno ai 15 milioni di euro) verranno utilizzati per il sistema piemontese dei trasporti o per altre voci del bilancio regionale.
E’ poi da notare come alcune città, quali Asti, Casale Monferrato, Alba, siano state ancora più pesantemente di altre toccata da queste scelte di tagli di linea. E per tutte parla la vicenda della Casale – Vercelli, tratta utilizzata da studenti e pendolari con notevole frequenza, per la quale era già stata deliberata nel recente passato l’elettrificazione, sospesa lo scorso anno. Adesso invece si è scoperto che la linea su rotaia verrà soppressa. Come Movimento Progetto Piemonte faremo tutte le azioni necessarie a sostegno delle ragioni dei pendolari affinché la Regione Piemonte ripensi all’annunciata politica di tagli alle linee ferroviarie, siamo disponibili a sentire le ragioni dei pendolari e a farci interpreti delle loro istanze e, a brevissimo, sarà depositato un ricorso al Difensore Civico regionale perché intervenga, nei limiti della sua competenza, a tutela dei cittadini piemontesi su questo punto.
E invitiamo tutti a gridare con forza quello che sarà il nostro slogan:
“COTA, COTA LA FERROVIA NON SI POTA”.

Casale Monferrato, 11 aprile 2012
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte

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