Lettera
Aperta ai Cittadini Piemotesi
LA PATRIA PIEMONTESE E’ IN
PERICOLO
MPP: Lo Statuto Speciale per
salvare il Piemonte
contro il neo – centralismo e
la Padania che non c’è
Cittadini
del Piemonte,
la Patria Piemontese è in pericolo. Questo
non vuole essere un inutile allarmismo, ma un dato di fatto. Da un
lato c’è la spinta verso la realizzazione di una Macroregione del
Nord, fortemente voluta da Roberto Formigoni, presidente della
Regione Lombardia, dall’altro c’è la mozione sulla Comunità
Autonoma del Nord che, come evidenziato su “La Padania” del 25
settembre scorso sta sostenendo la Lega Nord in tutte le Regioni,
Piemonte compreso. Dall’altro ancora c’è una spinta neo –
centralista favorita dal “verminaio” politico che si sta venendo
a scoperchiare in questi giorni con le inchieste della Magistratura.
In una recente trasmissione Rai del mattino è stato citato un
sondaggio (c’è da chiedersi come mai sia stato commissionato e chi
l’abbia commissionato così tempestivamente) nel quale una
percentuale piuttosto alta di italiani si sarebbe espressa in modo
contrario alle Regioni ed una altrettanto alta avrebbe proposto degli
accorpamenti in entità ancora maggiori. Sotto quest’ultimo aspetto
si starebbero aprendo le danze per un balletto analogo a quello messo
in scena per le Province: non potendo abolirle del tutto perché
previste dalla Costituzione come enti territoriali, si svuotano con
la legge ordinaria dalle loro funzioni di ente di area vasta e le si
diminuiscono accorpandole. E qui la regia potrebbe mandare in scena
il medesimo spettacolo. E in questo quadro la Macroregione del Nord
o la Comunità Autonoma di Regioni che sia, aprirebbe la strada ad un
accorpamento di Regioni nel nome di una inesistente Padania (che non
è proprio il caso di dire “si bella e perduta” perché si perde
una cosa che esiste, non una che non è mai esistita, se non nella
mente di qualcuno). In un quadro del genere il Piemonte rischierebbe
– tra l’altro governato da un presidente di formazione lombarda,
di visioni lombarde e di presenza lombarda e romana – di diventare
una entità territoriale secondaria al traino della locomotiva
lombardo – veneta con la quale non avrebbe alcuna attinenza. La
storia e la vocazione europea del Piemonte e del sistema Lombardo –
Veneto sono da sempre stati diversi, uno volto alle Alpi ed alla
Francia ed alla Svizzera, l’altro al sistema bavarese e dell’Alpe
Adria.
Come
Movimento Progetto Piemonte – MPP lo abbiamo detto e scritto
moltissime volte nel recente passato ed in tutte le sedi nelle quali
siamo presenti, ed in tutte le tribune nelle quali abbiamo diritto e
possibilità di parola: la strada da seguire è quella dello Statuto
Speciale, o comunque di una profonda revisione dello Statuto che
permetta una maggiore autonomia alla comunità regionale piemontese
ed alla salvaguardia del suo ambiente, del suo territorio, delle sue
tradizioni, e ultimo (ma non per questo meno importante, anzi) del
suo tessuto socio – economico, compreso quello agricolo, con la
possibilità di trattenere il regione almeno il 90% di imposte e
tasse. Per questo il nostro Movimento convocherà nel prossimo mese
di novembre una tavola rotonda nella quale verranno invitate tutte le
forze interessate ad uno sviluppo del ragionamento sul percorso da
intraprendere per lo Statuto Speciale (con un occhio di particolare
riguardo a quelle autonomiste e statutariste) o, quanto meno, per
una profonda revisione dell’attuale carta statutaria piemontese,
prevedendo una serie di riforme reali della politica e non soltanto
di facciata.
I
piemontesi, del resto, sono persone concrete e preferiscono passi
fatti con la gamba piuttosto che pericolose fughe in avanti verso
concentrazioni che, al di là dello slogan, non si sanno dove possano
portare. E soprattutto vogliono essere loro a determinare il proprio
futuro e non farlo determinare da chi vive e opera a Roma o a Milano.
Casale
di Sant’Evasio (Casale Monferrato), 8 ottobre 2012
IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Dott.
Massimo Iaretti
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