sabato 4 agosto 2012



Sulla questione dell’ipotesi di “smarino” a Verolengo
Un deciso no del Movimento Progetto Piemonte
Perché non aprire per Borgo Revel
un tavolo con le associazioni ambientaliste”

Nei giorni scorsi era stata ventilata l’ipotesi che la Giunta Municipale di Verolengo avrebbe discusso la richiesta della LTF se il Comune fosse interessato ad ospitare in cava lo “smarino”, ovvero il materiale risultante dagli scavi della nuova linea ferroviaria Torino – Lione. Su questo punto c’è stata una presa di posizione contraria, netta e precisa, del Mac – Movimento Ambientalista Chivassese, di Legambiente e di Pro Natura, alla quale anche il Movimento Progetto Piemonte ha aderito, come ribadisce tuttora. L’MPP ritiene di dover intervenire in questa vicenda, innanzitutto dietro sollecitazione di cittadini di Verolengo. In secondo luogo, senza entrare nel merito della più complessa ed articolata vicenda della TAV, evidenzia che sarebbe assurdo aggiungere un’altra “ferita” ad un territorio che è già stato abbondantemente e pesantemente sfruttato nel passato sotto questo aspetto. Lo “smarino” della Valsusa è già stato rifiutato da Torrazza, Montanaro e Chivasso, con atti ufficiali. Il Movimento Progetto Piemonte chiede al Sindaco di Verolengo di farlo portando all’approvazione del Consiglio Comunale un documento analogo a quelli già votati negli altri Comuni, in modo che, con la massima trasparenza e nella sede istituzionale competente, si vada a dire un no senza se e senza ma a questa ipotesi che non porta alcun arricchimento al territorio, bensì ne costituirebbe un depauperamento. E non si dimentichi che lo “smarino” contiene amianto. E questo dato, in un territorio segnato così pesantemente in vite umane (il riferimento è alla vicenda Eternit di Casale Monferrato ed alla Saca di Cavagnolo con la scia di morti che hanno lasciato alle spalle e continuano a lasciare) deve avere necessariamente il suo peso in ogni valutazione.
Riguardo alla cava di Borgo Revel ci permettiamo di suggerire l’apertura di un tavolo di confronto con le associazioni ambientaliste: da loro potrebbero arrivare suggerimenti alternativi o nuovi alla soluzione di problema che certamente facile non è . E non si risolve aggiungendo rifiuti al territorio.

Casale Monferrato, 1 agosto 2012
Massimo Iaretti
Presidente Movimento Progetto Piemonte

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