Un
reclamo al Difensore Civico Regionale
Il
Movimento Progetto Piemonte chiede che non smettano
le
corse sostitutive sui bus sulla tratta Casale – Vercelli
E
lancia uno slogan: “Assessore Bonino ridacci il trenino”
Dal
1 febbraio, se non interverranno fatti nuovi, i pendolari – per la
maggior parte studenti e lavoratori, della tratta Casale –
Vercelli, avranno un ulteriore problema: l’Associazione Temporanea
di Impresa composta, da Atap spa, Baranzalli Natur Srl e Stac Srl, ha
annunciato l’interruzione dei servizi automobilistici sostitutivi
di ferrovia. Alla base di questa decisione c’è il fatto che la
Regione Piemonte non ha assunto sino ad oggi alcun impegno formale
per la loro prosecuzione, nonostante ripetuti solleciti. Il Comitato
pendolari Casale Monferrato – Milano, via Vercelli, evidenzia che
le corse effettuate con bus sono quelle delle 20 e 21 da Casale a
Vercelli e delle 20.30 e 21.30 da Vercelli a Casale, i servizi del
sabato dalle ore 15 alle 20 ogni ora da Casale a Vercelli e
viceversa, tutti quelli del periodo natalizio, pasquale e festivo dal
30 giugno al 15 settembre. In questo modo si andrebbe a penalizzare
ulteriormente una città come Casale Monferrato, creando notevoli, ed
ulteriori, disagi ai pendolari che intendono utilizzare la ferrovia
come mezzo di trasporto. Il presidente del Movimento Progetto
Piemonte – MPP , Massimo Iaretti ha inviato un reclamo al Difensore
Civico della Regione Piemonte, nel quale, dopo aver esposto la
situazione ed i disagi cui vanno incontro i pendolari, chiede al suo
ufficio di agire presso il presidente della giunta regionale e
l’assessore regionale ai trasporti affinché venga evitato questo
rischio di interruzione dei servizi automobilistici sostitutivi
della ferrovia, che potrebbe preludere ad una soppressione definitiva
della linea ferroviaria.
“Come
MPP abbiamo voluto fare questo passo ufficiale – dice Massimo
Iaretti – perché riteniamo che debba essere tentato tutto il
tentabile, in ogni sede, per salvaguardare un collegamento strategico
per Casale Monferrato in direzione non solo di Vercelli, ma anche di
Milano e di Torino. L’impressione è che la giunta regionale guardi
unicamente all’alta velocità ed alla linea di collegamento diretto
con Milano, lasciando progressivamente morire tutte le linee
ferroviarie minori. Quello che è stato effettuato nei mesi scorsi
non è stata semplicemente una razionalizzazione ma un massacro
indiscriminato di un patrimonio del Piemonte, quello della viabilità
su rotaia. E tutto è avvenuto senza avere delle soluzioni
alternative. L’auspicio è che da Torino venga una risposta
positiva, alla nostra sollecitazione ed anche a tutte quelle voci che
sinora si sono fatte sentire per evitare che i bus della Associazione
Temporanea di Impresa cessino di girare sulla linea Casale –
Vercelli ed anche sulla tratta Romagnano – Santhià. Come nella
scorsa estate abbiamo più volte ribadito a proposito dei tagli che
“Cota, la linea non si pota” adesso diciamo con altrettanta forza
ASSESSORE BONINO RIDACCI IL TRENINO, essendo disponibili al dialogo
ed al confronto con tutti coloro che volessero avviare delle
iniziative a difesa di queste linee, in considerazione dell’alto
valore sociale, oltre che economico, che le stesse hanno”.
Casale
Monferrato, 28 gennaio 2013
Massimo Iaretti
Presidente
Movimento Progetto Piemonte
Nessun commento:
Posta un commento