Al
Direttore
de “La Pulce nell’Orecchio”
OGGETTO:
Turismo e Stati Generali del Monferrato.
Egregio
direttore,
l’articolo “Monferrato: tutti lo vogliono,
nessuno (o quasi) lo piglia” apparso su La Pulce on line, ha il
pregio di mettere a nudo quale sia la vera situazione dello
sviluppo, non solo turistico, del Monferrato. Una premessa va fatta:
non guardiamo ad Expo 2015 come alla soluzione di tutti i problemi,
con frotte di turisti e di investimenti che arriveranno da tutto il
mondo. Non è così: non è stato così per i vari eventi del passato
dai mondiali di calcio di Italia ’90, passando per le Celebrazioni
Colombiane del 1992, i Giochi Olimpici Invernali del 2006. Non è
stato così con l’attribuzione del riconoscimento Unesco ai Sacri
Monti Piemontesi e non lo sarà neanche nel caso dei Paesaggi
Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato. Il tanto decantato
brand è solo uno specchietto per le allodole sulla bocca di qualche
politico transitato al turismo da chissà quale altro percorso di
tuttologo. O è la risultante dell’ennesimo studio di marketing
commissionato a qualche luminare di qualche Ateneo (sarebbe
interessante che in casi del genere venissero divulgati i costi).
Finita la premessa negativa occorre spiegarne le conseguenze e il
ragionamento fatto nell’articolo ci trova pienamente d’accordo:
manca la premessa fondamentale, ossia una politica di promozione
turistica dell’INTERO territorio monferrino. Insomma se Casale,
Asti, Alba, Acqui, Nizza, Canelli, Moncalvo e, perché no ?, Trino e
Chivasso anche se appartengono ad altre realtà provinciali, non
cercano di fare un ragionamento di una proposta comune di area vasta,
si avrà sempre uno spezzettamento del territorio, tale da impedire
con altre realtà turisticamente più avanzate e più apprezzate.
Qualche
giorno fa durante una riunione di lavoro – la politica in questo
caso non c’entra – ad Asti è stato fatto notare che quando si
parla, all’estero, di Monferrato e di Langa non c’è praticamente
paragone: mentre tutti conoscono la seconda, il primo è sovente
sconosciuto. Sono parole magari dure da digerire ma reali e se una
cosa è vera c’è soltanto una strada da seguire: rimboccarsi le
maniche e lavorare concretamente per superare il problema.
Come Movimento Progetto Piemonte è da due anni che proponiamo (lo abbiamo fatto con una serie di lettere inviate sin dall’estate 2010 ai sindaci di Casale Monferrato, Valenza Po, Asti, Alba, Acqui, Nizza, Canelli, Moncalvo ,Trino , Chivasso) di convocare gli Stati Generali del Monferrato. In concreto si tratterebbe di un tavolo di lavoro, allargato alle forze economiche e sociali ed agli organi di informazione, che consentirebbe di capire quali siano le linee da adottare per lo sviluppo di questo territorio nella sua accezione più ampia e che potrebbe trovare concretizzazione in Patti territoriali sulle singole materie. E il turismo sarebbe proprio uno dei settori nei quali ci potrebbe essere una ricaduta.
Come Movimento Progetto Piemonte è da due anni che proponiamo (lo abbiamo fatto con una serie di lettere inviate sin dall’estate 2010 ai sindaci di Casale Monferrato, Valenza Po, Asti, Alba, Acqui, Nizza, Canelli, Moncalvo ,Trino , Chivasso) di convocare gli Stati Generali del Monferrato. In concreto si tratterebbe di un tavolo di lavoro, allargato alle forze economiche e sociali ed agli organi di informazione, che consentirebbe di capire quali siano le linee da adottare per lo sviluppo di questo territorio nella sua accezione più ampia e che potrebbe trovare concretizzazione in Patti territoriali sulle singole materie. E il turismo sarebbe proprio uno dei settori nei quali ci potrebbe essere una ricaduta.
Purtroppo
a parte una forte sovrapposizione al progetto Enolandia di Giorgio
Galvagno (che al momento è fermo, dopo l’esito delle Comunali di
Asti) e una valutazione positiva da parte dell’Amministrazione
Comunale di Casale Monferrato, abbiamo avuto solo un assordante
silenzio dagli altri destinatari delle missive. Certamente la strada
degli Stati Generali è un passaggio delicato, che va di là del
concetto di Provincia, e supera i confini daziari del Comune. Ma come
dimostra chiaramente l’evoluzione in atto, occorre precedere i
tempi se non li si vuole subire dall’alto. In pratica cercare di
fare della programmazione e non un’amministrazione un poco più
ampia di quella condominiale. Ovviamente senza attaccarsi a feticci
come l’Expo 2015 che, per portare una ricaduta sul territorio, deve
anche vederne creare prima i presupposti.
Quanto
agli Stati Generali del Monferrato, poiché l’MPP è un Movimento
Piemontese ed i Piemontesi sono gente tenace, tornerà a riproporli
nelle prossime settimane con una nuova serie di lettere, non solo ai
Sindaci, ma anche alle diverse forze politiche e sociali presenti sul
territorio.
Cordialmente
Casale
Monferrato, 24 novembre 2012
IL
PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Movimento Progetto Piemonte
Dott. Massimo Iaretti
Tel. 349/8773769
www.progettopiemonte.it
Tel. 349/8773769
www.progettopiemonte.it
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