lunedì 21 novembre 2011

Richiesta di convocazione di consiglio comunale aperto a sostegno del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Moncalvo

Egr.Sig.
Aldo Fara
Sindaco del Comune di
14036- Moncalvo
Residenza Municipale

A mezzo PEC: moncalvo.ragioneria@pec.it

OGGETTO: richiesta di convocazione di consiglio comunale aperto a sostegno del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Moncalvo

Signor Sindaco,
la recente L. 14 settembre 2011 n. 148 di conversione in legge con modificazioni del D.L. 13 agosto 2011 n. 138 ha riportato prepotentemente alla ribalta la questione della riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari.
A tal proposito la recente presa di posizione delle Amministrazioni Comunali e dei Consigli degli Ordini degli Avvocati che, convocati su iniziativa del Sindaco di Casale Giorgio Demezzi, che mi legge in copia, stanno dando vita ad un Comitato per i “Tribunali di Città”, tendente alla loro permanenza in attività in quanto fondamentali per un esercizio della Giustizia che sia a favore e nell’interesse dei cittadini, è assolutamente condivisibile da parte del Movimento Progetto Piemonte.
Va, però, evidenziato come lo stesso provvedimento legislativo prevede all’art. 1 lettera o) la previsione della “Pubblicazione sul bollettino ufficiale e nel sito internet del Ministero della Giustizia degli uffici del Giudice di Pace da sopprimere o accorpare”. Lo stesso articolato, alla lettera successiva evidenzia la previsione di come, “entro 60 giorni da tale pubblicazione, gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possano richiedere ed ottenere il mantenimento degli Uffici del Giudice di Pace con competenza sui rispettivi territori, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi …”.
Il Comune che Lei amministra appartiene al territorio di competenza dell’Ufficio del Giudice di Pace di Moncalvo per il quale potrebbe esistere, effettivamente, un rischio di soppressione/accorpamento, come recentemente paventato dallo stesso Giudice di Pace coordinatore in dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa.
Va evidenziato che, qualora, detto Ufficio venisse ricompreso nell’elenco previsto dal richiamato art. 1 lett. o) della L. 14 settembre 2011 n. 14, sarebbe posto in atto un vero e proprio, ulteriore, impoverimento del territorio ed un nocumento per i cittadini residenti nello stesso. La competenza territoriale dell’Ufficio del Giudice di Pace, infatti, riguarda 19 comuni dei quali 5 appartenenti alla Provincia di Asti e 14 alla Provincia di Alessandria, distribuiti in un territorio collinare con difficoltà di collegamento non coperto da rete autostradale e con una rete ferroviaria a rischio soppressione (e comunque parte dei centri non ne sarebbe in ogni caso servita) e posto a distanza non ridotta dai due centri capoluoghi di provincia, Alessandria ed Asti, e dal centro zona, Casale Monferrato.
Va altresì sottolineato come l’Ufficio del Giudice di Pace di Moncalvo, continuatore ideale, anche se non funzionale, della storica presenza di strutture giudiziarie nella città aleramica costituita sino all’anno 1999 dalla Pretura di Moncalvo, abbia un ruolo di “prima linea” nell’amministrazione della Giustizia, fungendo anche da filtro per la risoluzione di numerose vertenze, come dimostra il significativo numero di conciliazioni non contenziose ex art. 322 CPC, andate a buon fine.
Senza dimenticare che una sua soppressione, o accorpamento ad altre strutture, sarebbe un ulteriore impoverimento del territorio monferrino al quale appartiene, senza contare che i risparmi che ne deriverebbero sarebbero realmente modesti a fronte dei disagi che si creerebbero per il territorio.
Nell’ottica di progettualità e di proposta che ha sempre contraddistinto il Movimento Progetto Piemonte sin dalla sua fondazione e dall’inizio della sua azione amministrativa, si richiede la convocazione di un Consiglio Comunale aperto avente ad oggetto le azioni da intraprendere per una presa di posizione comune di tutti i Comuni territorialmente interessati a favore del mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Moncalvo. La forma aperta dovrebbe essere utile ad avere il massimo coinvolgimento dei cittadini per una problematiche che, qualora si concretizzasse, sarebbe una vera e propria disgrazia per i disagi ed il nocumento che porterebbe per private ed attività economiche.
Tanto Le trasmetto e richiedo in qualità di presidente di Movimento Progetto Piemonte, movimento politico, nato il 24 giugno del 2009 a Casale Monferrato, che nel suo Statuto ha posto tra le priorità la valorizzazione e l’esaltazione del ruolo del Piemonte e delle sue componenti territoriali.
Rimanendo a disposizione per ogni chiarimento e/o delucidazione, porgo I miei più cordiali saluti.
Casale Monferrato, 21 novembre 2011

Lettera di analogo contenuto viene inviata
ai sindaci di Calliano, Grazzano Badoglio, Penango, Tonco, Alfiano Natta, Castelletto Merli, Cereseto, Cerrina Monferrato, Mombello Monferrato, Murisengo, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Ottiglio, Ponzano Monferrato, Sala Monferrato, Serralunga di Crea, Solonghello, Villadeati.

E per conoscenza:
Al Presidente della Provincia di Alessandria ed al Presidente del Consiglio Provinciale di Alessandria.
Al Presidente della Provincia di Asti ed al Presidente del Consiglio Provinciale di Asti
Al Sindaco di Casale Monferrato

IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Dott. Massimo Iaretti

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