Quassolo:
approvata all’unanimità mozione del gruppo
“ Ambiente e Salute - Non bruciamo la
Valle Dora”
a sostegno del progetto “AV Porta del Canavese
Monferrato”
Iaretti (MPP): un grazie al consiglio comunale di
Quassolo ed agli amici della minoranza. Peccato che ad Ivrea non sia
stata capita l’importanza strategica di questo progetto e si
preferisca cercare finanziamenti con il retino per le farfalle per
elettrificare
la Chivasso – Ivrea - Aosta
Nei
giorni scorsi il consiglio comunale di Quassolo ha approvato una
mozione sulla stazione Alta Velocità Porta del Canavese
Monferrato.. Il gruppo consiliare di Quassolo “ Ambiente e Salute -
Non bruciamo la Valle Dora” , accogliendo l’invito
dell’associazione Identità Comune di Chivasso e del Laboratorio
Nuovo Canavese di Moltalto Dora ha presentato la mozione che è stata
votata all'unanimità dal Consiglio. Il consigliere Giovanni Andrina
ha evidenziato, nell’illustrarla in aula, come Quassolo e gli altri
comuni del territorio debbano puntare sulla vocazione turistico -
agricola e ha richiamato il suo intervento del dicembre scorso con il
quale si era schierato contro il pirogassificatore auspicando una
rete di comuni uniti nell'affrontare i temi ambientali. In tale
occasione aveva delineato un percorso per la rinascita del comune
che, a suo parere doveva puntare su una sana valorizzazione delle
risorse naturali
in grado di diventare motore di
sviluppo, in un territorio nel quale l'industria ha perso la sua
importanza. “Con l'approvazione della mozione sulla stazione di
interscambio AV, ha sottolineato Andrina - si realizza un
primo passo concreto verso una nuova direzione, con il quale l'area
intorno alla Dora Baltea al confine con la Valle d'Aosta, vede
l'occasione per non essere più una terra lontana dai grandi
capoluoghi di regione del Nord ma un territorio connesso alla rete
ferroviaria veloce” In questo modo sarebbe più facile richiamare
turisti provenienti da tutta Italia e dall'estero, puntando sulle
tradizioni enogastronomiche dei luoghi e contando sull'effetto EXPO.
E' un peccato, sostiene il consigliere, che Ivrea non abbia sostenuto
tale progetto, ma i piccoli comuni del Canavese, per non scomparire,
devono cogliere questa opportunità e far sentire la loro voce!".
Sull’argomento
interviene anche il presidente del Movimento Progetto Piemonte –
MPP e portavoce del Laboratorio Nuovo Canavese, oltre che estensore
del documento: “Innanzitutto ringraziamo gli amici del gruppo
consigliare “ Ambiente e Salute - Non bruciamo la Valle Dora”,
oltre che l’intero consiglio comunale di Quassolo per avere
compreso appieno la validità di procedere verso un progetto che ha
costi bassi, da un lato, e che consentirebbe un vero e proprio
riequilibrio territoriale, facilitando un accesso “democratico”
all’Alta Velocità per le genti del Canavese, della Valle d’Aosta
e del Monferrato. Purtroppo questo non sembra essere stato compero
appieno da alcune forza politiche al governo ed all’opposizione
della città di Ivrea dove, con la lodevole eccezione del consigliere
comunale Alberto Tognoli, un analogo ordine del giorno è stato
respinto. Il progetto di Porta del Canavese Monferrato è fattibile
e di (relativo) basso costo, e consentirebbe una risoluzione quasi
immediata dei problemi, la ventilata elettrificazione della Chivasso
– Ivrea – Aosta, avrebbe senz’altro dei tempi molto, molto più
lunghi, senza contare che si rischia di andare alla ricerca dei
finanziamenti con il retino per le farfalle”.
Casale
Monferrato, 22 gennaio 2014
Presidente
e Portavoce MPP
Massimo
Iaretti
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