mercoledì 22 gennaio 2014

alta Velocità, Porta del Canavese Monferrato

Quassolo: approvata all’unanimità mozione del gruppo
Ambiente e Salute - Non bruciamo la Valle Dora
a sostegno del progetto “AV Porta del Canavese Monferrato”
Iaretti (MPP): un grazie al consiglio comunale di Quassolo ed agli amici della minoranza. Peccato che ad Ivrea non sia stata capita l’importanza strategica di questo progetto e si preferisca cercare finanziamenti con il retino per le farfalle per elettrificare
la Chivasso – Ivrea - Aosta

Nei giorni scorsi il consiglio comunale di Quassolo ha approvato una mozione sulla stazione Alta Velocità Porta del Canavese Monferrato.. Il gruppo consiliare di Quassolo “ Ambiente e Salute - Non bruciamo la Valle Dora” , accogliendo l’invito dell’associazione Identità Comune di Chivasso e del Laboratorio Nuovo Canavese di Moltalto Dora ha presentato la mozione che è stata votata all'unanimità dal Consiglio. Il consigliere Giovanni Andrina ha evidenziato, nell’illustrarla in aula, come Quassolo e gli altri comuni del territorio debbano puntare sulla vocazione turistico - agricola e ha richiamato il suo intervento del dicembre scorso con il quale si era schierato contro il pirogassificatore auspicando una rete di comuni uniti nell'affrontare i temi ambientali. In tale occasione aveva delineato un percorso per la rinascita del comune che, a suo parere doveva puntare su una sana valorizzazione delle risorse naturali in grado di diventare motore di sviluppo, in un territorio nel quale l'industria ha perso la sua importanza. “Con l'approvazione della mozione sulla stazione di interscambio AV,   ha sottolineato Andrina - si realizza un primo passo concreto verso una nuova direzione, con il quale  l'area intorno alla Dora Baltea al confine con la Valle d'Aosta, vede l'occasione per  non essere più una terra lontana dai grandi capoluoghi di regione del Nord ma un territorio connesso alla rete ferroviaria veloce” In questo modo sarebbe più facile richiamare turisti provenienti da tutta Italia e dall'estero, puntando sulle tradizioni enogastronomiche dei luoghi e contando sull'effetto EXPO. E' un peccato, sostiene il consigliere, che Ivrea non abbia sostenuto tale progetto, ma i piccoli comuni del Canavese, per non scomparire, devono cogliere questa opportunità e far sentire la loro voce!".
Sull’argomento interviene anche il presidente del Movimento Progetto Piemonte – MPP e portavoce del Laboratorio Nuovo Canavese, oltre che estensore del documento: “Innanzitutto ringraziamo gli amici del gruppo consigliare “ Ambiente e Salute - Non bruciamo la Valle Dora”, oltre che l’intero consiglio comunale di Quassolo per avere compreso appieno la validità di procedere verso un progetto che ha costi bassi, da un lato, e che consentirebbe un vero e proprio riequilibrio territoriale, facilitando un accesso “democratico” all’Alta Velocità per le genti del Canavese, della Valle d’Aosta e del Monferrato. Purtroppo questo non sembra essere stato compero appieno da alcune forza politiche al governo ed all’opposizione della città di Ivrea dove, con la lodevole eccezione del consigliere comunale Alberto Tognoli, un analogo ordine del giorno è stato respinto. Il progetto di Porta del Canavese Monferrato è fattibile e di (relativo) basso costo, e consentirebbe una risoluzione quasi immediata dei problemi, la ventilata elettrificazione della Chivasso – Ivrea – Aosta, avrebbe senz’altro dei tempi molto, molto più lunghi, senza contare che si rischia di andare alla ricerca dei finanziamenti con il retino per le farfalle”.

Casale Monferrato, 22 gennaio 2014
Presidente e Portavoce MPP
Massimo Iaretti


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