sabato 7 gennaio 2012

Nuovi assetti provinciali e Stati Generali del Monferrato

Al Direttore de “La Gazzetta d’Asti”

OGGETTO: Nuovi assetti provinciali e Stati Generali del Monferrato.

Egregio direttore,
gli articoli di Massimiliano Bianco, apparsi nell’edizione del 23 dicembre, “Asti inglobata ad Alessandria ?” e “Un coro di no bipartisan della politica astigiana”, sono occasione per fornire al dibattito sul future delle Province, segnatamente di quella di Asti, un ulteriore contributo.
Come Movimento Progetto Piemonte sin dallo scorso anno, a fronte della schizzofrenia del legislatore che un giorno scrive una cosa, salvo smentirla il giorno dopo, abbiamo sempre sottolineao che la soppressione, sic et simpliciter, delle Province senza aver riordinato l’assetto degli enti locali, sarebbe comunque deleteria, visto che questi enti esistono dalla nascita dello Stato Italiano.
La strada che proponiamo – e che riguarda senza dubbio grande parte dell’Astigiano - + quella della convocazione degli Stati Generali del Monferrato, ovvero delle realtà che lo costituivano storicamente (a questo proposito una lettera è stata inviata ai sindaci sindaci di Casale Monferrato, Acqui Terme, Alba, Asti, Chivasso, Nizza Monferrato, Canelli, Moncalvo,Valenza Po, Trino Vercellese e ed altre missive verranno inviate per sensibilizzare anche altri centri territorialmente coinvolti), quindi enti locali, realtà socio – economiche, culturali, associative ed organi di informazione. E, a tal proposito, sottolineo proprio l’importanza del ruolo che possono avere i mass media come termometro dei desiderata dalla popolazione, lungi comunque da me l’idea che si venga a creare un Partito dei Giornalisti. Gli Stati Generali dovrebbero poi valutare, tramite il confronto delle varie realtà, quali potrebbero essere gli elementi di unione o di disunione di questo territorio per arrivare alla stesura di uno o più patti territoriali su tematiche di area vasta.
A titolo di esemplificazione questi potrebbero riguardare il turismo (per una promozione unitaria del territorio), la cultura (perché non pensare ad una “Università del Monferrato), l’agricoltura, il commercio, l’industria attraverso i distretti, i trasporti (la tanto discussa rivitalizzazione dell’Asti – Casale, con il suo prolungamento verso Nord potrebbe passare di qui), la difesa del suolo. E non posso che registrare con soddisfazione il passo dei sindaci di Casale e di Asti ed i contatti avviati quest’estate con il momento della presenza del primo cittadino di Casale al Palio di Asti ed il suo incontro con i sindaci dell’Astigiano al Teatro Alfieri.

Tale processo, infatti, deve partire dai Comuni di maggiori dimensioni, come Asti e Casale e l’auspicio, come ho personalmente evidenziato sia al sindaco di Asti che al sindaco di Casale Mofnerrato, è che tutto non si fermi a quel punto, ma vada prosegua, sia nel creare un qualcosa che superi le province (come il progetto Enolandia, che è cosa differente da quanto si sta qui proponendo) sia che veda all’interno di un ambito provinciale più ampio nuovi equilibri e nuovi “Patti di territorio”.
Come Movimento Progetto Piemonte noi ci crediamo e su questo progetto siamo pronto a misurarci ed a lavorare insieme a tutti coloro che lo vorranno portare avanti.

Cordialmente

Casale Monferrato, 28 dicembre 2011

IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte

Dott. Massimo Iaretti
Tel. 349/8773769
www.progettopiemonte.it

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