Sulla questione dell’ipotesi di “smarino” a
Verolengo
Un deciso no del Movimento Progetto Piemonte
“Perché non aprire per Borgo Revel
un tavolo con le associazioni ambientaliste”
Nei
giorni scorsi era stata ventilata l’ipotesi che la Giunta
Municipale di Verolengo avrebbe discusso la richiesta della LTF se
il Comune fosse interessato ad ospitare in cava lo “smarino”,
ovvero il materiale risultante dagli scavi della nuova linea
ferroviaria Torino – Lione. Su questo punto c’è
stata una presa di posizione contraria, netta e precisa, del Mac –
Movimento Ambientalista Chivassese, di Legambiente e di Pro Natura,
alla quale anche il Movimento Progetto Piemonte ha aderito, come
ribadisce tuttora. L’MPP ritiene di dover intervenire in questa
vicenda, innanzitutto dietro sollecitazione di cittadini di
Verolengo. In secondo luogo, senza entrare nel merito della più
complessa ed articolata vicenda della TAV, evidenzia che sarebbe
assurdo aggiungere un’altra “ferita” ad un territorio che è
già stato abbondantemente e pesantemente sfruttato nel passato sotto
questo aspetto. Lo “smarino” della Valsusa è già stato
rifiutato da Torrazza, Montanaro e Chivasso, con atti ufficiali. Il
Movimento Progetto Piemonte chiede al Sindaco di Verolengo di farlo
portando all’approvazione del Consiglio Comunale un documento
analogo a quelli già votati negli altri Comuni, in modo che, con la
massima trasparenza e nella sede istituzionale competente, si vada a
dire un no senza se e senza ma a questa ipotesi che non porta alcun
arricchimento al territorio, bensì ne costituirebbe un
depauperamento. E non si dimentichi che lo “smarino” contiene
amianto. E questo dato, in un territorio segnato così pesantemente
in vite umane (il riferimento è alla vicenda Eternit di Casale
Monferrato ed alla Saca di Cavagnolo con la scia di morti che hanno
lasciato alle spalle e continuano a lasciare) deve avere
necessariamente il suo peso in ogni valutazione.
Riguardo
alla cava di Borgo Revel ci permettiamo di suggerire l’apertura di
un tavolo di confronto
con le associazioni ambientaliste: da loro potrebbero arrivare
suggerimenti alternativi o nuovi alla soluzione di problema che
certamente facile non è . E non si risolve aggiungendo rifiuti al
territorio.
Casale
Monferrato, 1 agosto
2012
Massimo Iaretti
Presidente
Movimento Progetto Piemonte
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