venerdì 29 aprile 2011

A proposito dell'abolizione dei privilegi delle regioni a Statuto Speciale, un intervento del presidente dell'MPP

Iaretti risponde a Priano sulle Regioni a Statuto speciale
Fonte: Tuono News - 29/04/11
http://www.tuononews.it/tn/article/7DB042969719&Ref=SRC

CASALE MONFERRATO - Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Massimo Iaretti, nel Movimento Progetto Piemonte:
"Ho letto con estrema attenzione il suo intervento, riportato dagli organi di informazione e pubblicato sul sito del Comune di Alessandria, in merito alla Sua proposta di abolire i privilegi per le Regioni a Statuto Speciale e le Province Autonome di Trento e Bolzano.
A nome del movimento che presiedo, il Movimento Progetto Piemonte, nato il 24 giugno del 2009 con l’obiettivo di arrivare al conseguimento dello Statuto Speciale per il Piemonte, mi permetto di dissentire dalla sua impostazione.
Innanzitutto l’accenno al federalismo municipale come panacea di tutti i problemi è ancora prematuro. E’ un passaggio importante, certamente, ma dovremo attendere che vada a regime per dare dei giudizi “sul campo”.
Oggi possiamo fare delle supposizioni, è vero, ma non parlare dati alla mano.
In secondo luogo – ed anche Lei lo riconosce – le Regioni a Statuto Speciale sono nate in un particolare contesto che, sia pure modificato, a tuttoggi esiste. Vanno sicuramente modificate alcune regole, soprattutto sui meccanismi di spesa, ma non superato questo sistema che, anzi, dovrebbe andare incentivato in regioni come il Piemonte, confinanti con altri ambiti nazionali, comunitari e non, per permettere maggiore competitività al suo sistema socio – economico e stroncare, alla base, alcune velleità separatiste che si riscontrano (ed è sufficiente una consultazione su internet per avere una dimensione del problema) tanto nella nostra come in altre regioni del Nord Italia.
E, per essere esplicito, NON mi riferisco assolutamente alla Lega Nord, partito rappresentato in Parlamento e nel Governo della Repubblica.
In ogni caso ritengo che questo sia un argomento sul quale i momenti ed i tavoli di discussioni non mancheranno e che non dovranno avvenire soltanto negli ambiti ristretti degli organi elettivi di secondo grado o delle associazioni di enti locali, ma in quelli elettivi di primo grado che sono i veri depositari della sovranità popolare.
Infine sul punto dell’abolizione dei privilegi mi trova fortemente, molto fortemente concorde, ma a patto che questa strada passi attraverso tutti i livelli della politica e dell’amministrazione, e con provvedimenti concreti e, se del caso, draconiani."

per leggere l'intervento di Priano:
http://www.tuononews.it/tn/article/7DB042157368&Ref=SRC

domenica 17 aprile 2011

A Chivasso si disputerà una partita a cinque per il ruolo di Sindaco.

La Sentinella del 15 aprile 2011

A Chivasso si disputerà una partita a cinque
Tra Matola (primo cittadino uscente), De Mori, Striglia, Vernero e Bruzzese

di Silvia Alberto

CHIVASSO. Con il fine-settimana e con la presentazione ufficiale delle liste, la campagna elettorale per le prossime amministrative chivassesi entrerà nel vivo. In verità ormai da diverse settimane, e nel caso del sindaco uscente da diversi mesi, i muri sono tappezzati dei manifesti dei candidati alla poltrona da primo cittadino. Solo nella tarda mattinata di sabato 17, con la scadenza dei termini per consegnare in Comune le liste si avrà la certezza in merito alle candidature, ma al momento si vocifera di cinque aspiranti sindaco. Primo fra tutti il sindaco in carica,Bruno Matola, che dopo avere governato cinque anni prova a bissare. Nel 2006 aveva vinto al ballottaggio contro Renato Cambursano, che al primo turno aveva sfiorato la vittoria secca (49,2%) per poi perdere con il 48,9% delle preferenze contro il 51,1% dell'esponente del centrodestra. Adesso Matola si presenta appoggiato da tre liste: Pdl, Lega Nord e una lista civica (Per Chivasso con Matola) che raccoglie esponenti della cosiddetta società civile tra cui molti volti noti per il loro impegno dell'associazionismo locale. La strada per la compagine di centrodestra non è però tutta in discesa: se da un lato il sindaco uscente parte avvantaggiato, Matola deve fare i conti con una coalizione che in questi anni un po' l'ha fatto penare, con alcune polemiche recenti, come i problemi al Movicentro e al Palalancia, e soprattutto con un quadro nazionale piuttosto in fibrillazione. Come se non bastasse, il centrosinistra è riuscito a esprimere una candidatura unitaria, quella dell'avvocato Gianni De Mori, alla sua prima esperienza amministrativa, ma abbastanza noto in città grazie alla sua professione. A sostenerlo saranno sei liste: Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, lista civica 'Chivasso per il Bene Comune', lista civica 'Chivasso Futura', Lista I Moderati e Italia dei Valori che si presentano unite. Fuori dai giochi solo Rifondazione Comunista che ha deciso di non candidare un proprio uomo, né di appoggiare De Mori. Terzo candidato a sindaco sarà poi il commercialista. Massimo Striglia, espressione dell'Udc di cui è segretario cittadino, che oltre alla lista di partito potrà contare su una lista civica. Entrambe le liste si caratterizzano per un'alta percentuale di giovani e di donne e potrebbero portare un buon numero di voti a Striglia, che dovrebbe essere il vero ago della bilancia nello scontro tra i due schieramenti di centrodestra e di centrosinistra. Nel 2006 Massimo Giovannini, sotto lo stesso simbolo, aveva portato a casa un migliaio di voti ed era stato determinante per far slittare al ballottaggio l'elezione del sindaco. Decisamente giovane è poi la quarta lista capitanata da Alessandro Vernero, che correrà per il Movimento 5 stelle e che il 1ºmaggio ha in programma di far arrivare in città Beppe Grillo a sostegno della sua candidatura. Ultimo dovrebbe essere infine Nicola Bruzzese, candidato sindaco del Movimento Progetto Piemonte, movimento nato un paio d'anni fa a Casale Monferrato, con carattere regionale e con obiettivo anche quello di ottenere lo Statuto Speciale per il Piemonte.
15 aprile 2011