Egr.Sig.
Dott. Ing. Giorgio Demezzi
Sindaco del Comune di
Casale Monferrato
Residenza Municipale
OGGETTO: Richiesta convocazione Stati Generali del Monferrato
Signor Sindaco,
i recenti provedimenti del Governo in merito alla abolizione delle Province, che dovranno essere ovviamente validati dal Parlamento, se venissero mantenuti nella forma originariamente annunciata, comporteranno dei notevoli cambiamenti nel territorio piemontese. Si aprono, pertanto, per gli enti territoriali della nostra regione degli scenari completementi nuovi che introducono ad un futuro che sarà decisamente diverso da quanto è stato sino ad oggi.
Non volendo entrare nel merito di cambiamenti ancora tutti da venire, mi permetto, però, di evidenziare che è un’occasione unica per ripensare il territorio, anche a prescindere dalla creazione di nuove province, nate dall’aggregazione di più territori. Sarebbe questa, peraltro, una operazione aritmetica volta a salvaguardare questo o quell’ambito amministrativo.
L’occasione che mi pare debba essere colta è che un territorio, e lo ribadisco indipendentemente dall’appartenenza ad una o ad un’altra realtà provinciale, possa ritrovare un ruolo di primo piano che sempre nel passato ha avuto nel Sistema Piemonte.
L’ambito territoriale cui mi riferisco è quello del Monferrato del quale Casale è stata per un significativo periodo, dal 1435 al 1536, capitale e del quale ambisce oggi a ritornare avere un ruolo di aggregazione su area vasta, come dimostra la delega per “Casale Capitale del Monferrato” da lei assegnata.
Di qui la necessità di un’azione politica forte per riaffermare la centralità del Monferrato nel Piemonte del Terzo Millennio, rispetto ad un territorio che coinvolta gli antichi centri ducali e marchionali come Moncalvo, Trino Vercellese, Chivasso, Canelli, Nizza Monferrato, Alba, Valenza, Acqui Terme ed anche Asti, che è stata residenza dei Marchesi sia pure per un breve periodo.
La strada, secondo il nostro modesto punto di vista, è quella della convocazione degli Stati Generali del Monferrato, allargati alle realtà amministrative, socio – economiche, sindacali, del mondo della cultura e del volontariato esistenti sul territorio. In quella sede si potrebbero individuare le strategie per un coinvolgimento di tutto il territorio di un percorso e di iniziative comuni che potrebbero avere sicuramente una ricaduta decisamente ampia.
E’ in noi convinzione forte e radicata che se questi territori interagissero attraverso un collegamento organico, attraverso una sorta di patto di governo del territorio stesso, il Monferrato così descritto potrebbe giocare un ruolo di primo piano all’interno del Sistema Piemonte e non solo, con notevoli potenzialità sotto l’aspetto turistico, agricolo, di tutela del territorio, socio – produttivo, culturale. Perché non valutare ad esempio l’ipotesi di una Università del Monferrato che coagula le diverse realtà che già ci sono sul territorio. Perché non offrire pacchetti turistici omogenei o fare una promozione dei prodotti agricoli ed una difesa dei produttori agricoli in modo sinergico.
Tanto Le trasmetto e richiedo in qualità di presidente di Movimento Progetto Piemonte, movimento politico, nato il 24 giugno del 2009 a Casale Monferrato, che nel suo Statuto ha posto tra le priorità la valorizzazione e l’esaltazione del ruolo del Piemonte e delle sue componenti territoriali,
E il Monferrato, per il ruolo che ha avuto nei secoli è una di queste.
Rimanendo a disposizione per ogni chiarimento e/o delucidazione, porgo I miei più cordiali saluti.
Casale Monferrato, 16 agosto 2011
Lettera di analogo contenuto viene inviata ai sindaci di Acqui Terme, Alba, Asti, Canelli, Chivasso, Moncalvo, Nizza Monferrato, Trino Vercellese, Valenza Po
IL PRESIDENTE
Movimento Progetto Piemonte
Dott. Massimo Iaretti
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