martedì 30 agosto 2011

Anche il sindaco De Mori alla convocazione Stati Generali del Monferrato proposta dal Movimento Progetto Piemonte

Fonte: Localport, Quotidiano del Canavese http://www.localport.it/eventi/notizie/notizie_espansa.asp?N=78322

Politica - Chivasso - 29/08/2011

di Annarita Scalvenzo

Il sindaco di Chivasso, Gianni De Mori, è stato invitato da Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte, alla convocazione degli Stati Generali del Monferrato.
Una ragione storica è alla base di questo coinvolgimento della città nel progetto di questo soggetto politico, poiché Chivasso fu, per un certo periodo, residenza dei Marchesi del Monferrato. Secondo Iaretti, i recenti provvedimenti del Governo in merito all’abolizione delle Province, se venissero mantenuti nella forma originariamente annunciata, comporteranno dei notevoli cambiamenti nel territorio piemontese. Si aprono, pertanto, per gli enti territoriali della nostra regione degli scenari completamente nuovi che introducono a un futuro che sarà decisamente diverso da quanto è stato sino ad oggi. «E’ un’occasione unica per ripensare il territorio – dice Iaretti -, anche a prescindere dalla creazione di nuove province, nate dall’aggregazione di più territorio. L’occasione che mi pare debba essere colta è che un territorio, possa ritrovare un ruolo di primo piano che sempre nel passato ha avuto nel Sistema Piemonte. L’ambito territoriale cui mi riferisco è quello del Monferrato, al quale Chivasso ha significativamente appartenuto, essendo stata peraltro sino al 1435, anno della perdita a favore dei Savoia, residenza preferita dei Marchesi». Di qui, prosegue il Presidente del Movimento Progetto Piemonte, la necessità di un’azione politica forte per riaffermare la centralità del Monferrato nel Piemonte del Terzo Millennio, rispetto a un territorio che coinvolga gli antichi centri ducali e marchionali come Casale Monferrato, Acqui Terme, Moncalvo, Nizza Monferrato,Trino Vercellese, Canelli, Alba, Valenza, ed anche Asti, che è stata residenza dei Marchesi sia pure per un breve periodo.
«La strada, secondo il nostro modesto punto di vista, è quella della convocazione degli Stati Generali del Monferrato, allargati alle realtà amministrative, socio – economiche, sindacali, del mondo della cultura e del volontariato esistenti sul territorio. In quella sede si potrebbero individuare le strategie per un coinvolgimento di tutto il territorio di un percorso e di iniziative comuni che potrebbero avere sicuramente una ricaduta decisamente ampia». Per l’MPP, esiste infatti una convinzione forte e radicata che se questi territori interagissero attraverso un collegamento organico, attraverso una sorta di patto di governo del territorio stesso, il Monferrato così descritto potrebbe giocare un ruolo di primo piano all’interno del Sistema Piemonte e non solo, con notevoli potenzialità sotto l’aspetto turistico, agricolo, di tutela del territorio, socio – produttivo, culturale. E di qui si parte con tutta una serie di proposte: perché non valutare ad esempio l’ipotesi di una Università del Monferrato che raccolga le diverse realtà che già ci sono sul territorio? Perché non offrire pacchetti turistici omogenei o fare una promozione dei prodotti agricoli e una difesa dei produttori agricoli in modo sinergico?

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