Fonte: La Gazzetta del Canavese, del 9 dicembre 2010 a pag. 9
Approvata all’unanimità in Consiglio Comunale la proposta avanzata dalla lista civica Progetto Parella (che aderisce al Movimento Progetto Piemonte) di istituire il “Consiglio comunale dei Bambini e delle Bambine”. Con un ordine del giorno, che è stato illustrato dal capogruppo di Progetto Parella, Piermassimo Guarnero, si chiedeva che anche il comune canavesano facesse propria l’esperienza già avviata da altri enti locali. Si tratta del primo passo per arrivare ad un “Consiglio comunale dei bambini e della bambine delle Municipalità della Pedanea”, in quanto l’MPP ha anche inviato un analogo documento ai Sindaci di Colleretto Giacosa, Loranzè, Quagliuzzo e Strambinello, chiedendo che venga discusso ed approvato. “Abbiamo voluto dare il nostro contributo con un passo concreto per abbattere barriere campanilismi – dice Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte – auspicando che questi, che sono veri e propri laboratori di educazione civica sin dalla più tenera età, vengano percepiti come tali da tutti i Comuni”. A Parella l’amministrazione guidata da Roberto Comitini ha pienamente recepito quanto contenuto nell’ordine del giorno e si farà carico di portare tale istanza nelle altre municipalità. Il documento contiene alcune precise indicazioni di indirizzo: che favorisca e promuova il senso di appartenenza alla comunità ed al territorio; che la partecipazione attiva alla vita del Comune di appartenenza e degli altri Comuni della Pedanea sia aperta a tutti i bambini e bambine frequentanti le classi 4° e 5° primaria, nelle scuole presenti sul territorio di Pedanea e comunque residenti nelle 5 municipalità; che abbia sede, a turno, presso ognuno dei 5 palazzi municipali dei comuni della Pedanea; duri per un anno scolastico; che nella prima riunione il Consiglio nomini al proprio interno un Presidente del “Consiglio Comunale dei Bambini e della Bambine delle Municipalità della Pedanea” e, infine, le sue decisioni sotto forma di pareri e proposte siano verbalizzate e sottoposte alle Amministrazioni Comunali, singolarmente o collettivamente, le quali dovranno prenderle in considerazione e dare una risposta motivata.
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