Noi
Movimento
Civico Popolare
e
Movimento Progetto Piemonte
PRESO
ATTO dell’attuale
grave crisi che sta attraversando il Paese Italia sotto l’aspetto
socio – economico e sotto l’aspetto dell’identificazione con i
valori della Politica
SOTTOLINEATO
che
gli effetti di questa crisi, mai come in passato, si manifestano
soprattuto in ambito locale, come ha dimostrato e dimostra la
tendenza normativa finalizzata ad accentrare i servizi e le
municipalità
EVIDENZIATO
che le amministrazioni locali sono l’espressione di democrazia
diretta e partecipativa più vicina alla gente ed ai suoi bisogni e
necessità
RICHIAMATI
i
principi di autonomia, decentramento e partecipazione popolare
contenuti nella Carta Costituzionale, nello Statuto della Regione
Piemonte, nella Carta di Chivasso del 19 dicembre 1943 le cui linee
sono tuttoggi attualissime (ed inattuate) a quasi 60 anni dalla
sottoscrizione
AVVERTITA
la necessità di un profondo rinnovamento della classe politica,
nelle persone e nei metodi, prendendo coscienza delle indicazioni e
dei fermenti provenienti dalla cosiddetta “società civile”.
CONSIDERATO
che
l’attuale momento impone di superare visioni preconcette e
settaristiche che, di fatto, portano unicamente ad un arroccamento
sulle proprie posizioni ed interessi di parte, e sono antitetiche ad
un confronto su idee e metodi che è invece alla base di ogni
democrazia.
RILEVATO
il bisogno di un approccio pragmatico alle tematiche ed ai problemi
emergenti del territorio (, deindustrializzazione, occupazione,
difesa dell’ambiente e del suolo, drastica riduzione degli uffici
giudiziari, invarianza dello stato del “welfare”, interventi a
favore dell’agricoltura, della collina e della montagna).
RILEVATO
che
le riforme politiche ed amministrative annunciate e sin qui attuate
si sono rivelate sinora unicamente in proclami all’insegna del
“tutto cambi affinché niente cambi” come le recenti elezioni per
il rinnovo del Consiglio Provinciale che nulla hanno mutato ad
eccezione della privazione del popolo sovrano del suo sacrosanto
diritto di scelta di chi li deve governare e che sono state ancora
una volta occasione di spartizione tra i partiti.
CONSTATATO
che
tale stato di cose da un lato, penalizzato a livello provinciale le
aree più marginali e periferiche della Provincia, nonché i centri
di minori dimensioni, dall’altro lato, non ha valorizzato i
moltissimi amministratori, presenti nei centri della Provincia
SOTTOLINEATA
una comunanza di visione in tale tipo di approccio, nel rispetto
nell’identità e delle rispettive appartenenze politiche dei
singoli, come Cittadini ed Amministratori.
NOI
MOVIMENTO CIVICO POPOLARE E MOVIMENTO PROGETTO PIEMONTE
CI
IMPEGNAMO
a
costituire un soggetto associativo di rete a caratterizzazione
politica e non partitica che preveda:
1
– Il collegamento tra tutte le realtà istituzionali ed i Cittadini
che vi prendono parte
2
– Scambio di informazioni, di documentazione e di esperienze tra le
stesse
3
– Una presenza con proprie liste o collegamenti di liste agli
appuntamenti elettorali, politici ed amministrativi
4
– Il sostegno a tutte le forme di democrazia diretta
(consultazioni, petizioni, proposte di legge di iniziativa popolare,
esperienze di bilancio partecipativo) e referendarie, previste dalle
leggi nazionali, dallo Statuto regionale, dagli Statuti provinciali e
comunali.
5
– l’incentivazione della partecipazione alla vista politica dei
Cittadini e il coinvolgimento attivo degli amministratori,
soprattutto delle realtà periferiche,marginali e di piccole e
piccolissime dimensioni.
Casale/Alessandria/Novi
Ligure,